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Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
FARE
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vol.2 pag.348-403
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Omografo 1
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Esempio: | Bocc. nov. 60. 13. Cominciò a far le maggiori croci, che vi
capevano. |
Definiz: | §. I. Far croce, assolutam. e Far croce delle braccia, o colle braccia, vagliono Arrecarsi le
braccia al petto a guisa di croce in atto di umiliazione, e di preghiera. Lat. decussare in
preces manus. |
Esempio: | Dant. Purg. 5. Sciolse al mio petto la croce, Ch'i' fe' di me quando 'l dolor mi
vinse. |
Esempio: | But. Purg. 5. 2. La croce, cioè delle braccia, e delle mani, che io Bonconte avea
fatto al mio petto, e però dice, ch'io fei di me, cioè delle mie braccia, e mani. |
Esempio: | G. V. 4. 16. 1. Si gittò in terra a' piè di Giovanni Gualberti, facendogli croce
delle braccia, chieggendogli mercè per Giesù Cristo. |
Esempio: | E G. V. 12. 20. 6. Fuggendosi in casa, e faccendo croce colle
braccia, chieggendo mercè al popolo. |
Esempio: | Fir. As. 70. Di nuovo incominciato un dirotto pianto, e facendo delle braccia
croce ec. or pregava questi, e or quegli altri. |
Definiz: | §. II. Far le croci, Pregare instantemente. Lat. enixè
orare. |
Esempio: | Ar. Supp. 2. 4. Anzi pregoti, e te ne fo le croci. |
Definiz: | §. III. Fare il segno della croce, e Fare la croce, vagliono Segnare col segno della
croce insegna de' cristiani. Lat. crucis signo munire. |
Esempio: | Dant. Purg. 2. Poi fece il segno lor di santa croce. |
Definiz: | §. IV. E neutr. pass. vale Segnarsi col segno della croce. Lat. crucis signo se
munire. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 6. 20. Fecesi il segno della croce il frate, Di qualche mala cosa
dubitando. |
Esempio: | E Ber. Orl. 2. 24. 17. E non vedendo alcun più far difese,
Alcun, che volti a' nimici la faccia, Fassi la croce, e 'l forte scudo imbraccia. |
Definiz: | §. V. Farsi il segno della croce di checchessia, vale Prenderne maraviglia. Lat.
demirari. |
Definiz: | §. VI. Fare delle croci, o delle crocette, modo basso, significa Non aver da mangiare. Lat.
fame laborare. Gr. λιμῷ
ἀπόλλυσθαι. |
Definiz: | FARE CRUCCIO. Adirarsi, Pigliar collera. Lat. irasci. |
Esempio: | Nov. ant. 57. 6. Fece cruccio col Re, e nella pace gli domandò lo
dono. |
Definiz: | FARE CUORE, o BUON CUORE. Pigliare animo; e si usa anche neutr. pass. Lat.
bono animo esse. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 3. 61. Fatto cuore rientra in senato, e trova rinforzate
l'accuse. |
Esempio: | Cecch. Donz. 5. 2. Fate buon cuore, Serrate il parentado di Forese. |
Esempio: | Red. lett. 1. 364. Reveritissimo signor Marcello, si faccia animo, si faccia
cuore. |
Definiz: | §. I. Fare tanto di cuore, vale Pigliar grande animo. Lat. spiritus
sumere. |
Esempio: | Malm. 10. 18. Si ringarzulla, e fa tanto di cuore. |
Definiz: | §. II. Far cuor di leone. Lat. animum commasculare,
Apul. |
Esempio: | Fir. As. 54. Non impaurito mica per così gran pericolo, anzi facendo un cuor di
leone, me ne andai dal banditore, e dissi ec. |
Definiz: | §. III. Far del cuor rocca, Pigliare ardire. Lat. constanti, firmo, erecto
animo esse. |
Esempio: | Libr. cur. malatt. Quantunque lo mal sia grandissimo, si esorti lo 'nfermo a far
del cuor rocca, e a sperar bene. |
Esempio: | Gell. Sport. 5. 2. E pur bisogna far del cuor rocca. |
Definiz: | §. IV. Far cuor duro, Ostinarsi. Lat. obdurare. |
Esempio: | Cavalc. Frutt. ling. Ma perchè in quel giorno niuno impedimento gli addivenne,
fece cuor duro. |
Definiz: | FARE CURA. Curare, Medicare. Lat. mederi. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 2. 32. 23. Non prender tu per medico Uom, che non sa far
cura. |
Esempio: | Cant. Carn. 85. D'ogni mal d'ogni natura, Se la piaga non è guasta, Noi facciam
perfetta cura. |
v. DA BURLA.
Definiz: | FARE DADDOVERO. Operar risolutamente. Lat. serio agere, firmiter aliquid
facere. |
Esempio: | Alleg. 263. Ed ella fe che e' fece daddovero. |
Definiz: | FARE DALL'A ALLA ZETA. Far tutto. Lat. a carceribus ad
calcem. |
Esempio: | Malm. 1. 19. Ma quì Baldon farà dall'a alla zeta. |
Definiz: | FARE DANARI. Trovare, o Mettere insieme danari. Lat. pecuniam sibi
comparare. |
Esempio: | Ambr. Cof. 2. 1. E parravvi un bellissimo Modo di dare al parentado indugio, E far
danari. |
Esempio: | Buon. Fier. 3. 4. 9. Così dunque chi vota aver la borsa Si trova, non pensare a
far danari? |
Definiz: | FARE DANNO. Arrecar danno, Danneggiare. Lat. facere damnum, laedere,
nocere. Gr. βλάπτειν. |
Esempio: | M. V. 9. 52. Que' dentro ec. dirizzarono manganelle, colle quali assai danno
facevano. |
Esempio: | Albert. 60. Agguarda i casi ec. che meno fa danno ciò , ch'è preveduto
dinanzi. |
Definiz: | §. Farsi danno, neutr. pass. Danneggiarsi. Lat. seipsum
laedere. |
Esempio: | Cecch. Dot. 4. 2. E se non ch'io lo confortava sempre A star allegro, e a non si
far danno, E' si sarebbe morto. |
Definiz: | FARE DANZA. Danzare. Lat. choream ducere, saltare. Gr.
ὀρχεῖσθαι. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 11. 139. Civettava col capo, facendoglisi intorno con grida
disonesta danza. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 3. 30. 5. O grande mia speranza, ec. Farem gioiosa
danza. |
Definiz: | FARE DA PIEDE. Neutr. pass. Ricominciare. Lat. denuò incipere, rursus
aggredi. Gr. πάλιν
ἄρχεσθαι. |
Esempio: | Alleg. 143. Ma facciamci da piede a mondarla con mano. |
Esempio: | Malm. 4. 67. E convenne talor farsi da piedi. |
Definiz: | FARE DA SE, DA TE, DA VOI, e simili. Operare di per se quella tal persona, che si accenna. Lat.
per se, per te, etc. facere. |
Esempio: | Cecch. Dot. 3. 7. Fa' conto non mi avere Trovato, e fa' da te. |
Esempio: | E Cecch. Dot. 4. 2. Voi non vi Avevate a fidar mai di persona, E far
da voi. |
Esempio: | E Stiav. 3. 3. In fatti chi vuol fare e bene, e presto, Faccia da
se. |
Esempio: | E Corr. prol. Non ha possuto far la spesa, e fare Da se non
fa. |
Definiz: | FARE DA VERO. Operar risolutamente, o seriosamente. Lat. serio agere,
firmiter aliquid agere. |
Esempio: | Cecch. Mogl. 3. 5. Non sarebbe mala cosa il burlare, e meglio il far da
vero. |
Esempio: | Malm. 4. 2. Non ha che far niente colla fame, Che fa da vero, purch'ella ci
arrivi. |
Definiz: | FARE DEBITO. Indebitarsi. |
Esempio: | M. V. 1. 63. Li condusse al soldo della Chiesa faccendo debito sopra
debito. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 4. 8. 19. Con lui debito fatto hai, Che convienti un dì
pagare. |
Definiz: | §. Fare il debito, vale Fare l'obbligo, Adempir l'obbligazione. Lat. oneri
satisfacere, munus exequi, implere. Gr. τὰ
καθήκοντα
ἀποτελεῖν. |
Esempio: | Ar. Len. 3. 2. Facciamo il debito Nostro noi. |
Definiz: | FARE DECISIONE. Decidere. Lat. rem decidere. Gr.
κρίνειν. |
Definiz: | FARE DEGNO. Render degno. Lat. dignum constituere. Gr.
ἄξιον
ποιεῖν. |
Esempio: | Dant. Purg. 5. Che fa l'uom di perdon talvolta degno. |
Esempio: | E Dan. Par. 6. Vedi quanta virtù l'ha fatto degno Di
riverenza. |
Definiz: | FARE DEL BEN BELLEZZA. Far bene assai; ma si dice più per ironía, e allora vale Spendere, e
Consumare quanto uno ha scialacquando. Lat. proterviam facere. |
Esempio: | Malm. 3. 52. Ch'ella fece per lui del ben bellezza. |
Definiz: | FARE DELLA NECESSITÀ VIRTÙ. Fare per necessità una cosa, che per altro non si farebbe, Cedere al
tempo. Lat. parere necessitati, necessitatem sequi. Gr. τῇ ἀνάγκῃ
ἕπεσθαι. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 1. 12. La nona (legione) ec. fece della necessità
virtù. |
Esempio: | Varch. Suoc. 4. 4. L'aver cervello non vuol dir altro, che sapersi accomodare al
bisogno, e fare della necessità virtù. |
Definiz: | FARE DEL MAGNO. Ostentare magnificenza. |
Esempio: | Buon. Fier. Intr. 1. Lauto il mangiare, e 'l bere Ambisce, e studia a far del
magno. |
Definiz: | FARE DEL RESTO. Termine del giuoco; e vale Giuocare di tutto quel danaro, che uno ha
davanti. |
Definiz: | §. E figuratam. vale Consumare ogni cosa. Lat. proterviam facere. |
v. FAR RESTO.
Definiz: | FARE DERRATA BUONA ec. Dare per poco prezzo. Lat. parvi vendere.
Gr. ὀλίγου
πωλεῖν. |
Esempio: | Cant. Carn. 15. Buona roba abbiam, brigata, E faccianne gran
derrata. |
Definiz: | FARE DESINARE. Convitare, Imbandire desinare. Lat. ad prandium vocare,
prandium exhibere. Gr. ἑστιᾶν. |
Esempio: | Cecch. Mogl. 1. 3. Perch'io vo' dir di voler far Domenica Un desinare a' miei
parenti. |
Esempio: | Alleg. 164. Che non si faccia mai desinare, o cena speziale, e di garbo, dove non
intervenga ec. uno almeno di tanti affamatissimi poeti. |
Definiz: | §. Fare il desinare, o da desinare, vale Apprestare il desinare. Lat. prandium parare. Gr. ἄριστον
ὁπλίζειν. |
Definiz: | FARE DIAVOLO, che anche più comunemente si dice FARE IL DIAVOLO. Usare ogni sforzo.
Lat. omnem lapidem movere. Gr. πάντα λίθον
κινεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 23. 13. Se io non avessi guardato al peccato, e poscia per vostro
amore, io avrei fatto il diavolo. |
Esempio: | Ar. Len. 3. 2. Non lo vorrà patire, e farà il diavolo. | continua...
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