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omografo. 2
FARE
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vol.2 pag.348-403


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Esempio: G. V. 12. 105. 2. Chi muore in contumacia di santa Chiesa, e scomunicato, sempre pare, che faccia mala fine.
Definiz: FARE FINTA. Fingere. Lat. fingere, simulare. Gr. ὑποκρίνεσθαι.
Esempio: Cecch. Mogl. 3. 2. Perchè fece egli quella finta meco?
Definiz: FARE FIOCCO. Fioccare.
Definiz: §. Fare il fiocco, vale Essere abbondanza di checchessia.
Esempio: Dav. Colt. 191. Ne' luoghi solatíi (i bruchi) fanno il fiocco, ne' bacíi non se ne genera.
Definiz: §. II. Fare un fiocco, vale Fare beffa. Lat. ludificari. Gr. ἐμπαίζειν.
Esempio: Ar. Cass. 1. 5. E se l'audacia pari al desiderio Avessino, che a i padri loro osassino Di far un fiocco, come mi promettono Di far, e facilmente far potrebbono.
Esempio: E Len. 1. 1. Gli vorrò far fare un fiocco.
Definiz: FARE FOCE. Sboccare. Lat. se exonerare, effluere. Gr. εἰσβάλλειν.
Esempio: G. V. 1. 43. 2. Ove fa foce di costa alla città d'Ostia.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 2. Perverrete colà, dove una piazza Fa foce a molte strade.
Definiz: FARE FONDAMENTO. Fondare. Lat. iacere fundamenta, inniti. Gr. καταβάλλεσθαι θεμέλιον.
Esempio: Franc. Barb. 97. 16. Fa d'umiltate nel cor fondamento.
Esempio: Borgh. Orig. Fir. 30. Non veggio fino ad ora, che ci si possa far sopra fondamento alcuno.
Definiz: FARE FORCA. Dicesi da' fanciulli allorachè tralasciano la scuola.
Definiz: §. I. Fare le forche, vale Pigliare altrui con moine per indurlo a far checchessia. Lat. fingere, simulare, blandè interminari. Gr. ὑποκρίνεσθαι.
Esempio: Fir. nov. 7. 262. E fra l'aiuto del prete, e fra che ella seppe far le forche bene, il buon uomo le promesse la limosina.
Esempio: Buon. Fier. 1. 5. 6. E dimmi un gran gaglioffo, un pippion nuovo, S'io non so far le forche.
Definiz: §. II. Fare le forche, Fingere, Simulare.
Esempio: Varch. Suoc. 4. 6. Io dubito, che questa non sia una ragia, e che costui non faccia le forche per non parere.
Esempio: Ed Ercol. 83. Far le forche, è sapere una cosa, e negare, o infingersi di saperla, o biasimare uno per maggiormente lodarlo; il che si dice ancora far le lustre, e talvolta le maríe.
Definiz: FARE FORTE. Fortificare. Lat. munire, corroborare. Gr. ἐπιτειχίζειν.
Esempio: Fr. Iac. T. 3. 18. 2. Risguarda a questa schiera, Preghiamoti Signor, fanne sì forti, Che non curiam le morti.
Esempio: Petr. son. 150. E s'amor sopra me la fa sì forte Sol quando parla, ovver quando sorride, Lasso che fia?
Definiz: §. Far forte, Aiutar con danari, genti, o simili. Lat. opem ferre, auxiliari. Gr. βοηθεῖν, ἐπικουρεῖν.
Esempio: Cron. Morell. 310. Noi volemmo farlo forte della gente nostra, e farlo Imperadore.
Definiz: FARE FORTUNA. Guadagnare, Arricchire. Lat. ditescere, prosperâ fortunâ uti. Gr. πλουτεῖν.
Definiz: §. I. Fare la fortuna d'uno, o a uno, vale Avanzarlo in dignità, o ricchezze. Lat. fortunam alicui fabricari.
Definiz: §. II. Per Far tempesta, e figuratam. Far nocumento, o contrasto.
Esempio: Bemb. lett. 2. 32. E rendomi più che sicuro, che se aveste voluto far loro fortuna, non ne sarebbono usciti così asciutti.
Definiz: FARE FORZA. Forzare. Lat. vim facere, cogere. Gr. βιάζειν.
Esempio: Bocc. nov. 3. 3. Sì era avaro, che di sua volontà non l'avrebbe mai fatto, e forza non gli voleva fare.
Esempio: Dant. Inf. 11. De' violenti il primo cerchio è tutto, Ma perchè si fa forza a tre persone, In tre gironi è distinto, e costrutto; A Dio, a se, al prossimo si pone Far forza, dico in se, ed in lor cose.
Esempio: E Dan. Inf.appresso: Puossi far forza nella deitade, Col cuor negando, e bestemmiando quella.
Esempio: Buon. rim. 28. Favvi amor forza ancora, O pur per morte liberi ne sete?
Esempio: E Buon. rim. 29. Sì duro è 'l fren, per cui l'affanno ascondo, Che 'n farle forza più mi fo dolente.
Definiz: §. I. Fare per forza, vale Esser forzato a fare. Lat. cogi. Gr. βιάζεσθαι.
Esempio: Tac. Dav. ann. 10. 144. Protestando, se Cesare la tentennasse, d'andare a fargliele far per forza.
Definiz: §. II. Fare forza, vale Importare. Lat. referre, interesse. Gr. διαφέρειν.
Esempio: Bocc. nov. 78. 6. Disse il Zeppa: egli non è ora di desinare di questa pezza. Spinelloccio disse: non fa forza, io ho altresì a parlar seco d'un mio fatto.
Esempio: Fiamm. 4. 173. Se per piacere a Iddio ci si viene, l'anima ornata di virtù basta, nè forza fa, se 'l corpo di ciliccio fosse vestito.
Esempio: Com. Inf. 2. E non fa forza quì, che trasponga, e metta innanzi quello, che è ultimo.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 136. La cioppa ec. perchè ella sia più corta, non fa forza, che parrete un mezzo uomo d'arme.
Esempio: Liv. M. E non fanno forza a che fine elli se ne vengano.
Esempio: Sen. Pist. Se io sarò messo in prigione, non fa forza.
Esempio: E Sen. Pist. altrove: E non faceano forza, se l'acqua non era molto chiara.
Definiz: FARE FRACASSO. Far rumore. Lat. strepitum edere. Gr. δουπεῖν.
Esempio: Fr. Iac. T. 5. 22. 23. Chi ne cadesse a basso, Faría grande fracasso.
Esempio: Malm. 1. 51. Or ch'ei fa moto, fa sì gran fracasso, Ch'io ne disgrado il diavol 'n un canneto.
Definiz: §. Per Far comparsa, pompa, Apparire. Lat. nomen habere. Gr. διαβόητον εἶναι.
Esempio: Cecch. Donz. 1. 1. E quei, che fanno quà maggior fracasso, Bene spesso son là i peggio stanti.
Definiz: FARE FRANCO. Francare, Esentare, Privilegiare. Lat. immunem facere. Gr. ἐξαιρεῖν.
Esempio: G. V. 7. 113. 4. Lo Re gli fece franchi d'ogni gravezza per dieci anni.
Definiz: §. I. Fare franco, vale Affrancare, Dare la libertà; e si dice propriamente de' servi. Lat. liberum efficere, libertatem dare, manumittere. Gr. ἐλευθεροῦν.
Esempio: Bocc. nov. 47. 3. Intanto che egli piaceva sì a messere Amerigo, che egli il fece franco.
Definiz: §. II. Farsi franco, vale Farsi animoso, ardito. Lat. animum augere. Gr. καταθαρσύνεσθαι.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 20. E non è sazio alcun di lor, nè stanco, Ma combattendo più, si fa più franco.
Definiz: §. III. Fare il franco, vale Operare arditamente, o con franchezza. Lat. fidenter se gerere, audaciam praeseferre, ostentare. Gr. προθυμίαν προφαίνειν.
Definiz: FARE FRATE. Mettere in alcuna delle religioni claustrali. Lat. aliquem in monasterium coniicere, ad monachicum abitum suscipiendum impellere, vel suadere. Gr. εἰς μοναστήριον ἐμβάλλειν.
Esempio: Bern. Orl. 3. 7. 4. Che non volean prete far, nè frate Chi non era d'età.
Definiz: §. Farsi frate, o Friere, neutr. pass. vale Entrare in alcuna religione claustrale. Lat. monachum fieri. Gr. μοναχὸν γίγνεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 32. 6. Oltre ad ogni altro uomo divenuto cattolico, andò, e si fece frate minore.
Esempio: Franc. Barb. 237. 15. Ancor da' lusinghieri, E da color, che frieri Si fanno per mostrarti, Che in lor possi fidarti.
Esempio: Morg. 2. 6. Ditemi un poco, caro padre mio, Per che cagion voi vi faceste frate?
Definiz: FARE FREDDO. Esser freddo. Lat. frigus esse. Gr. χειμάζειν.
Definiz: §. Far freddo a uno, vale Sentir freddo colui, di cui si ragiona, Patir freddo. Lat. frigore corripi, algere. Gr. ψύχεσθαι.
Esempio: Lasc. Gelos. 3. 3. E perchè già mi cominciava a far freddo.
Definiz: FARE FRESCO. Esser fresco. Lat. algorem esse.
Definiz: §. Far fresco a uno, vale Sentir fresco colui, di cui si parla.
Esempio: Bocc. nov. 77. 32. Senzachè fresco le faceva troppo più, che voluto non avrebbe.
Definiz: FARE FRETTA. Stimolare a far presto. Lat. urgere, incitare. Gr. ἐπείγειν.
Esempio: Malm. 1. 12. Di modo ch'ei la chiama, e le fa fretta.
Definiz: FARE FRODO. Celare alcuna cosa a' gabellieri per non pagar la gabella.
Definiz: FARE FRUTTO. Fruttificare. Lat. fructum edere. Gr. ἐπικαρπίζεσθαι.
Esempio: Cr. 2. 9. 1. Comincerà ad attrarre il nutrimento ec. e da capo verzicare, e far frutto.
Esempio: E Cr. 4. 12. 4. Perocchè questi (sermenti) come pampinarj, men fanno frutto.
Esempio: Petr. canz. 32. 6. Mostrami altro sentier di gire al cielo, E di far frutto, non pur fiori, e frondi.
Esempio: E Petr. son. 247. Ove nacque colei, ch'avendo in mano Mio core, in sul fiorire, e 'n sul far frutto È gita al cielo.
Esempio: Tesorett. Br. Facea la terra frutto Sanza nulla semente.
continua...
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