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Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
FARE
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vol.2 pag.348-403
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Omografo 1
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Esempio: | E Cron. Mor. appresso: Promise darci l'uso di Livorno, come di
cosa nostra, ma non la tenuta, e di questo si feciono le carte piene, quanto si seppe vedere pe' savj nostri, e
suoi. |
Definiz: | §. II. Far carte false per alcuno, dicesi quando uno per isvisceratezza d'affezione farebbe per un
altro qualsivoglia cosa, per grande, e pericolosa ch'ella si fosse. Lat. ad omnia pro aliquo
paratum esse. |
Esempio: | Varch. Suoc. 5. 3. Gismondo farebbe carte false per lui. |
Esempio: | Lasc. Gelos. 2. 4. Dite pure, io farei per voi, non che altro, carte
false. |
Definiz: | §. III. Far carte falsissime, vale lo stesso, ma ha maggior forza, ed espressione. |
Esempio: | Ambr. Cof. 2. 1. E così tanto feci, che Me l'obbligai, che infin carte falsissime
Are' fatto per me. |
Definiz: | §. IV. Far le carte, vale Mescolar le carte da giucare avanti di incominciare il
giuoco. |
Definiz: | §. V. Far le carte, figuratam. significa Essere il principale a maneggiare alcun negozio; e si dice anche di Chi
più degli altri ciarla nelle conversazioni. |
v. CASELLA §. II.
Definiz: | FARE CASO. Stimare, Importare. Lat. referre, pendere. |
Esempio: | Cecch. Dot. 2. 5. Più dugento, o trecento non fa caso. |
Esempio: | E Corr. 1. 3. Io la fo fatta, che l'aver io detto Della bestialità, non
farà caso. |
Esempio: | Bemb. pros. 1. Ma giudicano a' dotti di qualunque secolo tanto ciascuno dover
piacere, quanto egli scrive, che del popolo non fanno caso. |
Definiz: | §. I. Far caso, per Fare impressione. |
Esempio: | Dant. Par. 14. Nella mia mente fe subito caso Questo ch'io dico, siccome si tacque
La gloriosa vita di Tommaso. |
Definiz: | §. II. L'immaginazion fa caso, e L'immaginazion non fa caso, proverbj contrarj; e
vagliono L'immaginazione fa parere quel, che non è, o per lo contrario. |
Esempio: | Cecch. Donz. prol. E perchè, come dicon questi dotti, L'immaginazion fissa fa
talora Caso. |
Esempio: | Bern. rim. 6. Così con quello io mi certificai, Che l'immaginazion non facea
caso. |
Esempio: | Cas. rim. burl. Or non dirà più 'l Berni, Che l'immaginazion non faccia
caso. |
Definiz: | FARE CASTELLI IN ARIA. Far disegni in vano, Pensare cose vane, e impossibili. Lat.
vigilantem somniare, vanâ spe duci. Gr. ὀνειροπολεῖν. |
Esempio: | Alleg. 3. Ch'è bella cosa, ove nessun contraria, Starsi nel letto, e far castelli
in aria. |
Esempio: | Cecch. Donz. 4. 3. Anch'io talora fo castelli in aria. |
Esempio: | Malm. 10. 7. Così la strega in cella solitaria Attende a far mille castelli in
aria. |
Definiz: | FARE CAVALCATA. Muover milizia a cavallo. Lat. equestrem expeditionem
agere, obequitare. Gr. καθιππεύειν. |
Esempio: | G. V. 7. 126. 2. Temendo, che la detta cavalcata non fosse fatta per tradimento
della terra. |
Definiz: | FARE CAVALIERE. Conferire il grado della cavallería. Lat. equestri militiae
adscribere. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 35. La contessa intende di farvi cavaliere bagnato, alle sue
spese. |
Definiz: | §. Farsi cavaliere, vale Prendere il grado della cavallería. Lat. in
equitum collegium cooptari, equestrem dignitatem consequi. |
Esempio: | G. V. 12. 89. 3. Fecesi il detto Tribuno far cavaliere al sindaco del popol di
Roma all'altare di san Pietro. |
Esempio: | Cron. Morell. 319. Fecesi cavaliere per le mani di messer
Lotto. |
Definiz: | FARE CAUTO. Assicurare, Dar sicurtà. Lat. cautionem facere, spondere,
fideiubere. Gr. ἐγγυᾶν. |
Esempio: | Cecch. Dot. 4. 5. Lo farete cauto Di renderla, e pagargli la pigione In questo
mentre. |
Definiz: | §. E far cauto, vale ancora Render cauto. |
Definiz: | FARE CAUZIONE. Promettere per altri, Entrar mallevadore. Lat. spondere,
cautionem facere, fideiubere. Gr. ἐγγυᾶν. |
v. CAZZUOLA §. II.
Definiz: | FARE CEDOBONIS. Fare cessione a' creditori di tutti i beni. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 4. 39. Se egli avesse fatto cedobonis, andremmo a lira, e soldo
cogli altri creditori. |
Definiz: | FARE CEFFO. Far muso, Mostrar d'aver per male una cosa. Lat. frontem
contrahere. Gr. τὸ
μέτωπον
ἀνασπᾶν. |
Esempio: | Gell. Sport. 3. 4. Oh io non voglio, ch'io veggo, che tu m'hai fatto
ceffo. |
Esempio: | Fir. Trin. 2. 5. Quando io ne la sgrido, ella trova scuse, che non m'entrano, e
fammi ceffo. |
Esempio: | Buon. Fier. 2. 3. 12. Che ci fa ceffo con quel mento innanzi. |
Definiz: | FARE CENA. Apparecchiare cena, Convitare a cena. Lat. parare coenam,
praebere coenam. Gr. δειπνίζειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 17. 15. Fece una sera, per modo di solenne festa, una bella
cena. |
Esempio: | Alleg. 164. Che non si faccia mai desinare, o cena speziale, e di garbo, dove non
intervenga ec. uno almeno di tanti affamatissimi poeti, che vanno attorno copiosamente mendicando il
pane. |
Definiz: | §. I. Far da cena, vale Preparare la cena. Lat. instruere coenam.
Gr. δεῖπνον
ὁπλίζειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 89. 12. Le disse, che così facesse far da cena, come
Melisso divisasse. |
Esempio: | Cecch. Donz. 4. 9. Messer Lapo mandatene Riposo Su in casa a far da
cena. |
Definiz: | §. II. In proverb. Fare la cena di Salvino, vale Pisciare, e andare a letto; e si dice di chi non
ha da cena; modo basso. |
Esempio: | Malm. 4. 23. Se non si fa la cena di Salvino, Quanto a mangiar non c'è
assegnamento. |
Definiz: | FARE CENERE. Incenerire, Ridurre in cenere. |
Esempio: | Cant. Carn. 152. Ma poichè morte nostre membra tenere, Che parien fatte per le man
di Venere, Ebbe condotte in terra, e fatte cenere, Amor dannocci all'Inferno meschine. |
Definiz: | FARE CENNO, o UN CENNO. Accennare. Lat. innuere, adnictare. Gr.
προσνεύειν. |
Esempio: | Franc. Barb. 255. 2. Che talora tra loro Fanno cenni. |
Esempio: | Cecch. Mogl. 1. 3. Guarda, per quanto stimi l'amicizia Mia, di non ne far pur,
vedi, un cenno Con persona. |
Definiz: | FARE CENTRO. Voler checchessia intorno a un punto. Lat. *centrum
facere. |
Esempio: | Dant. Par. 10. Io vidi più fulgor vivi, e vincenti Far di noi centro, e di se far
corona. |
Esempio: | But. Far di noi, cioè di Beatrice, e di me centro, cioè mezzo. |
Definiz: | FARE CERCA. Cercare. Lat. anquirere, quaeritare. Gr.
ζητεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 75. 3. Lasciato quel, ch'andava cercando, incominciò a far cerca nuova,
e trovò due suoi compagni. |
Definiz: | §. Far la cerca, per Andar limosinando, Accattare, Mendicare. Lat. victum quaeritare. |
Esempio: | Gell. Sport. 3. 3. Io non fui stamane prima tornato da far le cerche con la
cassetta, ec. |
Definiz: | FAR CERCHIO. Piegare. Lat. flectere, curvare. |
Definiz: | §. Far cerchio, per Circondare. |
Esempio: | Lab. 237. E tutta gongola, quando si vede bene ascoltare, e odesi dire Monna cotale
de' cotali, e vedesi cerchio fare. |
Esempio: | Galat. 17. Ciascuno si volge a mirarli, e fassi loro cerchio. |
Definiz: | FARE CERTO. Certificare. Lat. certiorem facere. Gr.
μηνύειν. |
Esempio: | Amet. 47. Dimandatami del mio parere, con vera risposta la ne fei
certa. |
Esempio: | Petr. son. 96. Per far voi certo, che gli estremi morsi ec. Mai non
sentì. |
Definiz: | FARE CHIARO. Chiarire, Certificare. Lat. certiorem facere,
declarare. Gr. δηλοῦν. |
Esempio: | Bocc. nov. 11. 13. E che questo, che io dico, sia vero, ve ne può far chiaro
l'ufficial del signore. |
Esempio: | E Bocc. nov. 21. 2. Mi piace ec. di farvene più chiare con
una piccola novelletta. |
Esempio: | E Bocc. nov. 26. 6. Pregò Ricciardo, che per amor di quella
donna, la quale egli più amava, gli dovesse piacere di farla chiara di ciò, che detto avea di Filippello. |
Esempio: | Dant. Par. 8. Fatto m'hai lieto, e così mi fa chiaro. |
Definiz: | §. Far chiaro, per Far lume, o luce. Lat. diem inducere, lucem afferre,
clarare. Gr. φῶς
ἐπιφέρειν. |
Esempio: | Bocc. g. 5. p. 1. E li surgenti raggi per tutto il nostro emisperio avean fatto
chiaro. |
Esempio: | Ar. Fur. 42. 73. Onde scudieri in gran frotta veniro Con torchi accesi, e fero
intorno chiaro. |
Definiz: | FARE CHIASSO. Romoreggiare, Strepitare. Lat. fremitum edere,
tumultuari. Gr. θορυβεῖν. |
Definiz: | §. I. Fare un chiasso, vale Parlar con veemenza, o con esagerazione. Lat. vociferari. |
Esempio: | Alleg. 172. Cominciò la brigata a fare un chiasso Del vostro prelibato
musicone. |
Definiz: | §. II. Fare il chiasso, Ruzzare, Scherzare. |
Definiz: | FARE CHIOSA, o LA CHIOSA. Chiosare. |
Esempio: | Pataff. 7. E poi fanno la chiosa a refettorio. |
Definiz: | FARE CIANCIA. Cianciare. Lat. nugas agere. Gr.ληρεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 11. 8. Ma fa meglio, che altr'uomo ec. far queste ciance di
contraffarsi in qualunque forma vuole. |
Definiz: | FARE CILECCA, o LA CILECCA, o UNA CILECCA. Mostrare di dare altrui checchessia, e non gilele dare.
Lat. frustrari. Gr. ἐξαπατᾶν. |
Esempio: | Varch. Ercol. 84. Quando si mostra di voler dare qualche cosa a qualcuno, e fargli
qualche rilevato benefizio, e poi non se gli fa, si dice avergli fatta la cilecca, la quale si chiama ancora natta, e
talvolta vescica, o giarda. |
Esempio: | Burch. 1. 24. Al giubbileo fecion gran cilecca. |
Esempio: | Lor. Med. canz. 66. Tu mi dicevi: apri bocchi, Poi m'hai fatta la
cilecca. | continua...
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