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FARE
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vol.2 pag.348-403


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Definiz: FARE BARATTERÍA. Ingannare. Lat. fraudem facere, dolo malo negotiari. Gr. δολερῶς πραγματεύεσθαι.
Esempio: Dant. Inf. 22. Quivi mi misi a far barattería, Di che i' rendo ragione in questo caldo.
Definiz: FARE BARATTO. Barattare. Lat. permutare. Gr. ἀλλάττειν.
Esempio: Fr. Iac. T. 3. 8. 44. Chi da lui è tratto, Con lui sì fa baratto.
Esempio: E Fr. Iac. T. 3. 9. 63. Chi gli dona lo suo core, Si fa un col suo fattore, Or ben pensaci amatore, Che baratto è questo a fare.
Definiz: FARE BARBA. Barbicare. Lat. radices agere, radicari. Gr. ῥιζοβολεῖν.
Definiz: §. I. Far la barba, vale Rader la barba. Lat. barbam concinnare, mentum radere.
Esempio: Fir. nov. 4. 231. Fattosi dare dal fratello un certo rasoiaccio tutto pieno di tacche, col quale alcuna volta il sabato la moglie gli faceva la barba, lo mise sul cassone.
Definiz: §. II. Diciamo in proverb. Far la barba di stoppa; che vale Far qualche male ad alcuno, che non ne tema, o non se lo pensi.
Esempio: Morg. 18. 55. Quanti ne giunge, riscontra, o rintoppa, Faceva a tutti la barba di stoppa.
Definiz: §. III. Fare in barba, o alla barba d'alcuno.
v. BARBA §. I.
Definiz: FARE BATOSTA. Contendere con parole. Lat. contendere, rixari. Gr. ἐρίζειν.
Esempio: Lasc. Sibill. 1. 3. O Fuligno, che bella batosta avete voi fatto?
Esempio: Varch. Suoc. 3. 5. Io voglio andare a dirle questa batosta, ch'hanno fatto costoro.
Definiz: FARE BATTAGLIA. Combattere. Lat. praeliari. Gr. μάχεσθαι.
Esempio: Fr. Iac. T. 2. 5. 1. Or udite la battaglia, Che mi fa 'l falso nemico.
Esempio: E Fr. Iac. T. 4. 3. 7. Levossi l'eresía, ec. Contra la veritate Fece grande battaglia.
Esempio: Tac. Dav. ann. 10. 132. Ma ordinandosi i due capitani Parti a far battaglia, repente s'accordano.
Definiz: FARE BATTIFOLLE. Far bastista; e figuratam. Contrapporre.
Esempio: G. V. 8. 86. 2. Fecer fare i Fiorentini una terra per far battifolle agli Ubaldini.
Definiz: FARE BAU BAU. Lo stesso, che Far baco, nel signific. del §. III.
Definiz: FARE BAVA, o LA BAVA. Gettare, o Mandar fuori dalla bocca la bava. Lat. expumare. Gr. ἐξαφρίζεσθαι.
Esempio: Malm. 7. 85. Per la stizza può formar parola, Si sgraffia, batte i denti, e fa la bava.
Definiz: FARE BEATO. Beare. Lat. beare. Gr. μακαρίζειν.
Esempio: Dant. Inf. 4. Trasseci l'ombra del primo parente, Ed altri molti, e fecegli beati.
Definiz: §. Far beato, vale Attribuire la venerazion di beato, Metter nel numero de' beati ec. Lat. in beatorum album referre. Gr. ἀποθεοῦν.
Definiz: FARE BECCO. Giacersi colla moglie altrui, Congiugnersi con lei carnalmente. Lat. adulterium committere, cum alienâ uxore coire.
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 2. 6. Ch'io non vo' fare la mia donna femmina, e me becco.
Definiz: §. Fare il becco all'oca; maniera giocosa, esprimente Venire a conclusione di cosa difficile, e che non si sarebbe forse creduta. Lat. colophonem imponere. Gr. κολοφῶνα ἐπιτιθέναι.
Esempio: Cecch. Stiav. 5. 2. Enterrò in casa Della Papera, e quivi vo' provarmi, S'i' so far per un tratto il becco all'oca.
Esempio: Salv. Granch. 1. 4. Intanto tu aresti agio a fare Il becco all'oca.
Definiz: FARE BEFFA, o BEFFE. Burlare, Ingannare. Lat. irridere, ludificari. Gr. παίζειν.
Esempio: Bocc. g. 6. pr. 4. E anche delle maritate so io bene in quante, e quali beffe elle fanno a' mariti.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 5. Seco proposero di fargli di questa penna alcuna beffa.
Definiz: §. Farsi beffe, ed anche colle particelle MI, TI, SI sottintese, Burlarsi, Prendere a giuoco. Lat. contemnere, irridere. Gr. ἐπιγηλᾶν.
Esempio: Bocc. nov. 29. 6. Il Re si fece in se medesimo beffe delle parole di costei.
Esempio: E Bocc. nov. 48. 4. Di questo consiglio più volte beffe fece Nastagio.
Esempio: E Bocc. nov. 49. 18. Alla quale i fratelli, faccendosi beffe di lei, dissero.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 63. Che mai di niuno uomo farai beffe, che di me non ti ricordi.
Esempio: Cecch. Mogl. 4. 1. E poi se ne farebbon beffe, ch'io conosco Cambio me' di te.
Definiz: FARE BELLO. Abbellire. Lat. nitorem impertiri, ornare. Gr. κοσμεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 14. 12. Una povera femminetta per ventura suoi stovigli colla rena, e coll'acqua salsa lavava, e facea belli.
Esempio: Ar. Cass. prol. O se potesse a voi questo medesimo Far, donne, ch'egli ha fatto alla sua fabula, Farvi più che mai belle!
Definiz: §. I. Farsi bello, neutr. pass. Adornarsi, Divenir bello. Lat. se exornare.
Esempio: Petr. son. 294. Conobbil'io, che a pianger quì rimasi, E 'l ciel, che del mio pianto or si fa bello.
Esempio: E Petr. canz. 40. 4. E bella farsi, Tanto più la vedrem, quanto più vale Sempiterna bellezza che mortale.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 10. E nelle spente ceneri patrizie Si voglion rimpastare, e farsi belli.
Definiz: §. II. Farsi bello di quel d'altri.
v. BELLO. §. XVI.
Definiz: §. III. Fare il bello.
v. BELLO §. XV.
Definiz: §. IV. Far belle le piazze ec. vale Dar da discorrere male di se al pubblico. Lat. sese vulgi maledictis proscindendum praebere.
Esempio: Cecch. Spir. 1. 3. I' voglio Indugiar quant'i' posso a dirne il vero, A far belle le piazze.
Definiz: §. V. Fare bello il vicinato, vale Farsi burlar da' vicini. Lat. viciniae deridiculum fieri, se sibilandum praebere, risum de se dare. Gr. γέλωτα ὀφλισκάνειν.
Esempio: Cecch. Donz. 2. 2. Facciano Ogni dì bello il vicinato.
Definiz: §. VI. Fare bel bello, vale Far pian piano.
Definiz: FARE BENE. Operare con giustizia, con saviezza, con perfezione. Lat. bene facere, rectè facere. Gr. εὖ ποιεῖν.
Esempio: Dant. Inf. 4. Fannomi onore, e di ciò fanno bene.
Esempio: E Dan. Inf. 15. Ti si farà per tuo ben far nimico.
Esempio: Franc. Barb. 65. 13. Ben fa lingua, che tace Senza dimanda sempre, quando serve.
Esempio: E Franc. Barb. 65. 21. E fai ben se riservi La pezza intera, quanto puoi, tagliando.
Esempio: E Franc. Barb. 117. 8. Uom, che non ha in sua ordine vita, Ben fa ognun, che vita.
Definiz: §. I. Far bene, vale Guadagnare, Acquistare. Lat. lucrifacere. Gr. κερδαίνειν.
Esempio: Dittam. 5. 26. Che l'uom, ch'è pigro, non farà mai bene.
Esempio: Cecch. Donz. 3. 4. E però d'ogni mercanzía si può Far bene, quando il temporal l'aiuta.
Definiz: §. II. Fare bene, vale Allignare, Far frutto, Crescere. Lat. terram comprehendere, radices agere, fructum edere, inolescere.
Esempio: Cecch. Mogl. 4. 10. Ecco di quella Invidia furfantina, e secca, che Fa oggi sì per tutto bene, e massime Nell'orto degli affamati.
Definiz: §. III. Far bene, per Tornar bene, Giovare. Lat. prodesse, iuvare. Gr. λυσιτελεῖν.
Esempio: G. V. 10. 132. 1. Per la qual cosa fecero cercar trattato di pace col comune di Firenze, la quale ebbe tosto buono compimento, perchè facea così bene per li Fiorentini, come per li Pistolesi.
Definiz: §. IV. Far bene, o del bene altrui, vae Aiutare, Beneficare. Lat. benefacere. Gr.
Esempio: Alleg. 76. Il qual, oh gran vergogna, Avend'a far del ben a un cortigiano, Lo farò al segretario, idest ruffiano.
Definiz: §. V. Fare bene, o Del bene per l'anima, vale Esercitare opere di pietà. Lat. animi curationi se dare, pietatis opera exercere. Gr. τὴν εὐσέβειαν ἀσκεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 24. 11. Che di questo, e d'ogni altro bene, che egli per l'anima sua faceva, ell'era contenta.
Esempio: Cecch. Stiav. 4. 3. O quant'arebb'ei fatto meglio a fare Di que' danari un po' di ben per l'anima!
Esempio: Albert. 2. 64. Lo stolto sempre procrastina di far bene, dicendo, dimane farò bene, doman farò bene, e sempre l'un dimane dimanda l'altro dimane, e non mai oggi.
Definiz: §. VI. Farla bene, vale Essere in buono stato. Lat. bene rem gerere. Gr. εὐπράττειν.
Esempio: Cecch. Corr. 5. 8. E fatta Lì compagnía con certo Messinese, La facea bene, se la morte non gli Guastava il tutto.
Definiz: §. VII. Fare per bene, vale Operar con buon fine. Lat. bonae rei causâ agere. Gr. εἰς καλὸν ποιεῖν.
Esempio: Cecch. Corr. 2. 5. Io non lo fei per mal nessuno. G. Nè anco per bene.
Definiz: FARE BENEFICIO. Beneficare. Lat. beneficium afferre. Gr. εὐεργετεῖν.
Esempio: Fr. Iac. T. 2. 28. 7. La gloria non gusta, Ch'ebbe Stefano beato, Chi non fa de' benefici, Siccom'esso, anco a' nemici.
Definiz: FARE BICA. Ammassare, Ammucchiare, Ammontare. Lat. congerere.
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