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121) Dizion.1° Ed. .
PAROLA
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pag.594-595
PAROLA.
Esempio: E Bocc.nov. 4. 9. D'una parola in altra procedendo, ad aprire il suo disiderio pervenne.
Esempio: E Dan. Purg. cant. 5. Quivi perdei la vista, e la parola.
Esempio: Petr. Son. 138. Ond'io non potei mai formar parola.
Esempio: Amm. ant. Essendo tu fedele interpretatore, non ti curare di sponere parola per parola.
Definiz: ¶ Diciamo Chieder la parola, domandar licenzia. Latin. veniam petere, petere facultatem.
Esempio: Passav. 94. Chiese la parola allo Scolaio di poterne ragionar con l'Abate suo.
Definiz: Dar parola, acconsentíre, e promettere. Latin. assentiri, promittere.
Esempio: G. V. 5. 31. 2. Mai non vollono dar parola alla detta vendita.
Definiz: Dar la parola, obbligarsi a parola.
Esempio: Bocc. nov. 23. 22. Infino ad ora ti do la parola, che tu ne facci quello, che l'animo ti giudica, che sia ben fatto.
Definiz: Pigliare in parole: attaccarsi a una parola del parlar d'uno, stravolgendo il senso di sua intenzione. Latin. capere in sermone, dice la scrittura.
Definiz: Huomo di sua parola, cioè che mantiene quel ch'e' promette.
Definiz: Pigliar parola, è farsi dar la parola di quel che si debba fare.
Definiz: Andar sopra la parola. Assicurarsi sotto altrui fede.
Definiz: Le parole non s'infilzano: col quale s'avvertisce a non si fidar di parola, ma assicurarsi con iscrittura, o con pruove.
Definiz: Ogni parola non vuol risposta: cioè non bisogna tener conto, e levarsi in collora d'ogni minima cosa, che ti sia detta.
Definiz: Parola di Re: cioè, da osservarsi, senza alcuna eccezione, e che, come disse Ar. Fur. non ne manchi pure un iota.

122) Dizion.1° Ed. .
PAROLETTA
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pag.595
PAROLETTA.
Definiz: Dim. di parola.

123) Dizion.1° Ed. .
PAROLOZZA
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pag.595
PAROLOZZA
Definiz: Parola materiale, e rozza.

124) Dizion.1° Ed. .
PAROLUZZA
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pag.595
PAROLUZZA.
Definiz: Dim. di parola.

125) Dizion.1° Ed. .
PERDERE
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pag.611
PERDERE.
Esempio: Bocc. n. 37. 7. Non istette poi guari, che egli perdè la vista, e la parola, e in brieve egli si morì.
Esempio: Dan. Purg. 5. Quivi perdei la vista, e la parola.

126) Dizion.1° Ed. .
PERITOSO
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pag.614
PERITOSO.
Esempio: Tav. dicer. La parola del Signore non può far prode huomo del peritoso, ne forte, ne ardito del codardo.

127) Dizion.1° Ed. .
PERMETTERE
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pag.614
PERMETTERE.
Esempio: Bocc. nov. 16. 31. Le permisero di potere alcuna parola dire.

128) Dizion.1° Ed. .
PERVEGNENTE
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pag.617
PERVEGNENTE.
Esempio: Collaz. S. Pad. viva è la parola di Dio, ed efficace, e più trapassevole d'ogni coltello acuto, e pervegnente, insino alla division dell'anima.

129) Dizion.1° Ed. .
POSPORRE
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pag.640
POSPORRE.
Esempio: E Dan. Par. cant. 14. Forse la mia parola par tropp'osa, Posponendo il piacer degli occhi belli.

130) Dizion.1° Ed. .
PREDICANTE
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pag.644
PREDICANTE.
Esempio: Dan. Purg. 22. E la parola tua sopra toccata, Si consonava a' nuovi predicanti.

131) Dizion.1° Ed. .
PREDIRE
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pag.644
PREDIRE.
Esempio: Collaz. S. Pad. E quella parola, che molto tempo dinanzi fu predetta per l'Ecclesiaste.

132) Dizion.1° Ed. .
PREGHIERA
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pag.645
PREGHIERA.
Esempio: E Tes. Br. appresso. Preghiera è boce di miseria, e parola di dolore.

133) Dizion.1° Ed. .
PROSPEROSO
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pag.659
PROSPEROSO.
Definiz: ¶ Diremmo anche in questo significato RUBIZZO, ma è parola bassa, e, per lo più, si dice de' vecchi.

134) Dizion.1° Ed. .
QUASIMENTE
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pag.671
QUASIMENTE.
Definiz: Avverb. e val lo stesso, che, quasi, ed è di quelli, che per proprietà di linguaggio, o s'aggiugne, o si lieva lor la parola MENTE. Insieme, insiememente, e infiniti altri.

135) Dizion.1° Ed. .
R
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pag.674
R
Definiz: lettera di suono aspro, e nelle voci, dove è raddoppiata, e frequentata, denota sempremai rigidezza. Consente dopo di se tutte le consonanti nel mezzo della parola, in diversa sillaba, come GARBO, BARCA, PERDONO, FORFORA, ORGANO, ORLO, ARME, ORNARE, SERPE, TARQUINIO, VERSO, CORTE, NERVO, SFERZA: e in tutti questi luoghi ritiene il suo intero suono. Ammette avanti di se nel principio, e nel mezzo della parola, e nella stessa sillaba, la consonante B, C, D, F, G, P, T, V, e fa perder loro alquanto di suono, come BRACCIO, AMBRA, CRUSCA INCRESPATO, DRAGO ANDRONE, FRAGOLA REFRIGERIO, GRATO AGRO PRATO RAPPRESAGLIA, TRAVE INTRECCIATO, CAVRETTO SOVRANO: ma l'V è quasi sempre in mezzo della parola. Nel principio della parola riceve ancora la S, come SRADICARE, e la S, si pronunzia nel suono più rimesso, quale nella voce ACCUSA, di che alla lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola frequentemente, come FERRO, CARRO, ec.

136) Dizion.1° Ed. .
RAGIONEVOLE
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pag.680-681
RAGIONEVOLE.
La parola RAGIONEVOLE, manca nella stampa.

137) Dizion.1° Ed. .
REPLICARE
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pag.695
REPLICARE.
Esempio: Bocc. n. 51. 4. Ma egli or tre, or quattro, e sei volte replicando una medesima parola.

138) Dizion.1° Ed. .
RESTAURAZIONE
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pag.696
RESTAURAZIONE.
Esempio: S. Grisost. Dell'umana restaurazione parlando, nella parola del pastore, non disse? ec.

139) Dizion.1° Ed. .
RICOGLIERE
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pag.702-703
RICOGLIERE.
Esempio: E Bocc. nov. 91. 5. Il famigliare questa parola ricolse.

140) Dizion.1° Ed. .
RICREARE
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pag.705
RICREARE.
Esempio: Espos. Vang. Per la parola d'Iddio ogni cosa fu creata, ricreata, e riformata, e rinnovata.

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