Lessicografia della crusca in rete

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141) Dizion.1° Ed. .
RIMASTICARE
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pag.712

RIMASTICARE.

Esempio:

Fr. Giord. P. La parola d'Iddio si è cibo dell'anima, la prima volta, che l'huomo ode, se non la rimastica anche poco gli fa prò, o niente.

142) Dizion.1° Ed. .
RIMBECCARE
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pag.712

RIMBECCARE.

Esempio:

Franc. Sacch. Io non ho potuto dir parola, ch'e' non m'abbia rimbeccato.

143) Dizion.1° Ed. .
omografo. 2
RIO
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pag.719

RIO.

Definiz:

Si compone della voce RIO, e di BUONO, la parola DI RIMBUONO, che vale, di rio in buono, che trattandosi di rendite di posessioni, vale l'uno anno per l'altro.

144) Dizion.1° Ed. .
RISPONDERE
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pag.726

RISPONDERE

Esempio:

Petr. Son. 277. Ed ella avrebbe a me forse risposto Qualche santa parola.

145) Dizion.1° Ed. .
RUSTICANO
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pag.740

RUSTICANO.

Esempio:

Serm. S. Agost. D. A voi, frate' miei, si dirizza questa parola, che siete huomini rusticani.

146) Dizion.1° Ed. .
S
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pag.740

Definiz:

lettera di suon vemente, come la R. posta in composizion co' suo' primitivi, ha forza molte volte, di privativo: come CALZARE SCALZARE, MONTARE SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo: come PORCO SPORCO, MUNTO SMUNTO. Alle volte di frequentativo: come BATTERE SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso: CAMPARE SCAMPARE, BANDITO SBANDITO, BEFFARE SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni: il primo più gagliardo, e, a noi, più familiare: come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile o rimesso, usato più di rado: come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, ne anche si pone in principio della parola, se non quando, immediatamente, ne segue una consonante: come SMERALDO, sdentato, ec. Consente dopo di se, nel principio della parola, tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, riceve, dopo di se, le medesime consonanti, ma più malagevolmente: e, per lo più, in composizione, con la preposizion DIS o MIS: come DISDETTA, MISLEALE: ma col C, P, T, s'accoppia frequentemente, senza difficultà: come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè, col suon più gagliardo: come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO: ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso: come SBARRA, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE, SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R, in mezzo alla dizione, e in diversa sillaba: come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.

147) Dizion.1° Ed. .
SCHIAVELLARE
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pag.762

SCHIAVELLARE.

Esempio:

Vend. Cr. Poich'io ebbi la parola da Pilato, io lo schiavellai della croce.

148) Dizion.1° Ed. .
SCHIODARE
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pag.763

SCHIODARE.

Esempio:

Dittam. Io ho sì ben legato, a nodo a nodo, Nella mia mente ciò, che detto avete, Ch'a pena una parola non ne schiodo.

149) Dizion.1° Ed. .
SCONCIARE
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pag.768

SCONCIARE.

Esempio:

Valer. Mass. Affermando, che niuna parola uscirebbe della sua bocca, per la quale la sua causa se ne sconciasse.

150) Dizion.1° Ed. .
SCUDO
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pag.775

SCUDO.

Esempio:

Cavalc. med. cuor. Ogni parola d'Iddio è uno scudo a quelli, che in lui sperano.

151) Dizion.1° Ed. .
SEGNALE
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pag.780

SEGNALE.

Esempio:

E Bocc. num. 8. E tutto nel viso cambiato, eziandio, se parola non avesse detta, diede assai manifesto segnale ciò esser vero.

152) Dizion.1° Ed. .
SENNO
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pag.785

SENNO.

Esempio:

Amm. ant. Pregoti che non metti parola, per parola, ma senno, per senno.

153) Dizion.1° Ed. .
SOPRABBONDANTE
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pag.816-817

SOPRABBONDANTE.

Esempio:

Bocc. nov. 16. 31. Ne la soprabbondante pietà, e allegrezza materna, le permisero di potere alcuna parola dire.

154) Dizion.1° Ed. .
SORCO, e SORCIO
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pag.819

SORCO, e SORCIO.

Esempio:

Sen. Pist. Il sorcio è una parola, il sorcio rode, il cacio. dunque la parola rode il cacio,

Esempio:

E Sen. Pist. appresso. Il Sorcio è una parola, la parola non rode il formaggio, dunque il sorcio non rode il formaggio.

155) Dizion.1° Ed. .
SOTTESSO
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pag.822

SOTTESSO.

Definiz:

Avverb. Divenuto una parola, come lunghesso, e simili, sotto. Lat. sub.

156) Dizion.1° Ed. .
SPIRITO E poeticamente SPIRTO
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pag.836

SPIRITO. E poeticamente SPIRTO.

Esempio:

Bocc. n. 73. 21. Non poteva raccoglier lo spirito a formare intera la parola.

157) Dizion.1° Ed. .
SPUNTONE
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pag.840

SPUNTONE.

Esempio:

Mor. S. Greg. Egli percuote se medesimo con lo spunton della sua parola.

158) Dizion.1° Ed. .
STERNATO
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pag.848

STERNATO.

Esempio:

Cavalc. medic. cuor. Per la qual parola, quasi turbato, posò lo legno, e diedeli tante, che lo lascioe giacere sternato in terra, per morto, e poi riprese lo legno.

159) Dizion.1° Ed. .
STRUMENTO, eSTORMENTO
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pag.859

STRUMENTO, eSTORMENTO.

Esempio:

Maestruz. Imperocchè la parola, e 'l fatto sono strumento dello 'ngannare.

160) Dizion.1° Ed. .
SUCCIARE
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pag.862

SUCCIARE.

Definiz:

¶ Diciamo SUCCIO à quel segno, che rimane in su la pelle succiata, al quale, con più onesta parola, si dice anche ROSA,

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