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257 274 367 527 0 1425 occorrenze
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21) Dizion.1° Ed. .
ARTICOLO,
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pag.80-81

ARTICOLO,
Definiz: si è parola, la qual non aggiunta a voce di nome sust. o a voce, che stia, come nome sust. niente non significa, e non ha luogo nel favellare, e sono, il, lo, li, la, le, della natura, e forza del quale, vedi ne' suoi avvertimenti, il Salviati Avvert. . Lat. articulus. Gr. ἄρθρον.

22) Dizion.1° Ed. .
ATTIGNERE
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pag.92

ATTIGNERE
Esempio: G. V. 12. 57. 4. Ma per attigner danari, d'ogni picciola parola oziosa, che alcuno dicesse, per niquità, contra Dio, ec. condannava in grossa somma.

23) Dizion.1° Ed. .
A VERBO A VERBO
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pag.96

A VERBO A VERBO
Definiz: avverbialm. a parola per parola, senza mutar niuna parola. Lat. ad verbum.

24) Dizion.1° Ed. .
AVOLO, e AVO
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pag.98

AVOLO, e AVO
Definiz: AVO parola poetica.

25) Dizion.1° Ed. .
AVVEGNADIOCHE
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pag.100

AVVEGNADIOCHE
Definiz: lo stesso, che AVVEGNACHE, interpostavi la parola DIO, per proprietà di linguaggio.

26) Dizion.1° Ed. .
AZZICARE
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pag.103

AZZICARE
Definiz: In questo signific. diciamo anche, bucicare, parola contadinesca.

27) Dizion.1° Ed. .
B
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pag.104

B
Definiz: Lettera, assai simile al P. e all'V consonante, dicendosi molte voci con l'una, e con l'altra scambievolmente: come SERBARE, e SERVARE, NERBO, e NERVO, BOCE, e VOCE, PUBBLICO, e PIUVICO. Delle consonanti riceve dopo di se, nella medesima sillaba, la L, e la R, e vi perde alquanto di suono, come, OBBLIGO, PUBBLICO, BRACCIO, OMBRA, benchè, con la L, di rado si truovi appresso i Toscani, ne mai in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci Latine, come, BLANDO, BLANDIMENTO, ec. Consente avanti di se, in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, Come ALBUME, LEMBO, ERBA, USBERGO, quantunque si truovi di rado con la S, in mezzo della parola, e, per lo più, ne' verbi composti con la proposizione DIS, come DISBRIGARE. Usasi più frequentemente in principio di parola, come SBANDITO, SBATTERE. E deesi sempre la S. avanti al B, pronunziar col suon più sottile, o rimesso, come nella voce ACCUSA, di che si dice nella lettera S, Puossi raddoppiar nel mezzo della parola, quando egli occorre, come, NEBBIA, TREBBIO.

28) Dizion.1° Ed. .
BALESTRARE
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pag.107

BALESTRARE
Esempio: Tes. Br. 7. 13. E certo le parole son simili alle saette, le quali l'huomo può balestrare leggiermente, ma ritener nò: così è la parola, che và, senza ritornare.
Esempio: Filoc. lib. 4. 181. Invano ci balestrerrebbe parola, chi s'ingegnasse di farmene rimanere.

29) Dizion.1° Ed. .
BATTERE
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pag.114

BATTERE
Esempio: M. Vill. 11. 5. Lo battè in terra morto, che mai non fe parola.

30) Dizion.1° Ed. .
BATTESIMO
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pag.114

BATTESIMO
Esempio: E Maestruz. di sotto. Che è il battesimo quanto alla sustanzia, e forma? E un lavamento fatto sotto prescritta forma di parole, sì come pone il Maestro delle sentenzie: ma secondo Agostino, battesimo è una tinzione nell'acqua, con parola di vita santificata.

31) Dizion.1° Ed. .
BERGOLINARE
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pag.120

BERGOLINARE.
Esempio: Franco Sacch. Fugli detto, come era figliuol d'un'huomo di Corte, chiamato Bergamino, o Bergolino. Disse M. Valore. E' m'ha sì bergolinato, ch'io non ho potuto dir parola, ch'e' non m'abbia rimbeccato.

32) Dizion.1° Ed. .
BESTEMMIA
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pag.121

BESTEMMIA.
Esempio: Passav. 246. Detta la parola, di subito venne un gran tuono, e una saetta focosa gli entrò per la bocca, con la quale aveva detto quella abbominevol bestemmia.

33) Dizion.1° Ed. .
BOCE, e VOCE
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pag.126

BOCE, e VOCE.
Definiz: ¶ Per parola, vocabolo.

34) Dizion.1° Ed. .
omografo. 1
BRUSCO
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pag.134

BRUSCO.
Esempio: Dan. Par. 17. Pur sentírà la tua parola brusca.

35) Dizion.1° Ed. .
C
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pag.138

C
Definiz: E, per conoscere questa diversità di suono, sarebbe necessario assegnare a ciascheduno il suo proprio carattere. NON si pone il C avanti ad altre consonanti, che alla L e R, nella stessa sillaba, e perde alquanto del suo suono: ma alla L più di rado, come CONCLUSIONE, CLERO CRINE, INCRESPATO. Ammette avanti di se, nel mezzo della parola, ma in diversa, sillaba, La L, N, R, S: come CALCA, ANCORA, ARCO, TOSCO: ma la S gli va avanti, ancor nel principio, come SCUDO, SCHERMO: e sempre si pronunzia la S innanzi al C nel primo modo più comune, come nella voce CASA, di che vedi nella lettera S. Mettesi la C avanti al Q, quando il Q si dee raddoppiare, come ACQUA, ACQUISTO, conciossiacosachè il Q non sia altro, che C. Nel mezzo di parola si raddoppia, quando bisogna, come STECCO, BOCCA.

36) Dizion.1° Ed. .
CACIO
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pag.139

CACIO.
Esempio: Sen. Pist. Il sorciò è una parola, il sorcio rode il cacio, dunque la parola rode il cacio.

37) Dizion.1° Ed. .
CAPPERO
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pag.155

CAPPERO.
Definiz: CAPPERI, è anche parola di maraviglia, e CAPPITA. Lat. hui, papae.

38) Dizion.1° Ed. .
CARAPIGNARE
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pag.156

CARAPIGNARE.
Definiz: verbo neut. pass. quasi, caro pegno dare, vale quasi impegnarsi con parole a uno, a fine di cavarne qualche utile: parola disusata, forse composta, per ischerzo, dall'Autore.

39) Dizion.1° Ed. .
CERCA
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pag.171

CERCA.
Definiz: e diremmo anche, alla busca, parola bassa, onde buscare, che val trovare quel che si cerca. Lat. eruscare.

40) Dizion.1° Ed. .
CESSAME
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pag.173

CESSAME.
Definiz: da cesso, parola di scherno, e inferisce qualità di cose, o di persone sporche, e di poco pregio.

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