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DARE
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vol.2 pag.457-480


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Omografo 1
Omografo 2
Esempio: Cant. Carn. Crediam questo me' riesca Po' ch'ognun da di dietro oggi [Qui in sentim. equivoco]
Definiz: §. Dare in dietro: Pendere verso la parte posteriore.
Definiz: DARE DIFESA. Concedere altrui che si difenda. L. defensionem dare, defensionem tribuere.
Esempio: Tac. Dav. An. 16. 232. Corrompe uno schiavo a rapportare, che Petronio era tutto di Scevino: non gli è dato difesa.
Definiz: §. Dar le difese. Termine de' Legisti.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 169. Le difese darsi a ciascheduno, non che alla madre.
Esempio: Dav. Scism. 61. E senza dargli le difese, forse perchè, ec. Tommaso Avardo Duca di Norfolc, gran Marisciallo Zio di Caterina, che il Re volea sposare, interrompendolo disse: di questo parlerem poi.
Definiz: DARE DILETTO. Dilettare. Lat. voluptatem creare.
Esempio: Bocc. g. 9. fin. Il qual come gli sente, a dar diletto Di se a me si move, e viene in quella, Ch'i' son per dir deh vien, ch'i' non disperi.
Esempio: E Vit. Dan. 68. E diletto, e intendimento di se diede agl'idioti, abbandonati per addietro da ciascuno.
Esempio: Alleg. 253. Perchè non può giovare, o dar diletto, Canti a suo mo' d'Enea, canti d'Achille Chi vuol comporre a suo marcio dispetto.
Definiz: §. Neutr. pass.
Esempio: Cant. Carn. Noi ci andiam dando diletto, Come s'usa il Carnasciale.
Definiz: DARE DI NASO. Voler vedere, e fiutare ogni cosa; Metafora presa da' cani. Latin. omnibus se immiscere. Gr. πολυπραγμονεῖν.
Definiz: §. Dar di naso per tutto: Cercar di ogni cosa.
Definiz: §. Dare del naso in culo: maniera esprimente disprezzo.
Definiz: DARE DI PENNA. Depennare, scancellare, cassare. Lat. delere, obliterare, expungere.
Definiz: DARE DI PETTO. Urtare. L. impingere.
Esempio: Din. Comp. In una calca uno darà di petto, senza malizia.
Esempio: Burch. E perch'io vo vestito alla franciosa, Mi dan di petto, stropicciando il bruco, Facendo vista di fiutar la rosa.
Definiz: DARE DI PIATTO. Percuotere colla parte piatta dell'arme, non col taglio, ne colla punta. Lat. latiori ensis vel gladij parte pulsare, verberare.
Definiz: DARE DI PIÈ. Percuoter co' piedi, Scacciar col piede. Lat. pedibus propellere, abigere.
Definiz: DARE DI PIGLIO. Pigliar con prestezza. Lat. arripere.
Esempio: Dan. Par. 1. Lo Duca mio allor mi diè di piglio.
Esempio: E Dan. Inf. 22. Draghignazzo anch'ei volle dar di piglio.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 12. Che dier nel sangue, e nell'aver di piglio.
Esempio: Disc. Calc. Apporterebbe giovamento grande alla sua banda un giuocatore gagliardo, il quale alla palla desse di piglio.
Esempio: E Disc. Calc. altrove. Urtando un po questo, un po quello, sicchè il dator suo abbia tempo di dar di piglio alla palla.
Esempio: Burch. Subito diè di piglio ad un'agnello.
Esempio: Tac. Dav. St. 1. 263. E i più severi Centurioni danno di piglio all'armi, montano a cavallo, ec.
Esempio: Ar. Fur. 40. 44. A cui mi par ch'abbiamo a dar di piglio.
Esempio: E Ar. Fur. 40. 70. A qualche legno pensa dar di piglio.
Esempio: E Ar. Fur. 27. 89. Gli diede a prima giunta ella di piglio, In mezzo al petto, e da terra levollo.
Definiz: DARE DI PUNTA. Ferir colla punta. L. punctim ferire.
Definiz: DARE DI QUEL CH'UN VA CERCANDO, e DAR QUEL CH'UN VA CERCANDO. Modo basso, dinotante il Voler mortificare altrui nella forma, ch'e' merita.
Esempio: Boc. Nov. 65. 11. Io gli darò quello, ch'egli va cercando.
Esempio: E Bocc. num. 24. Ma io mi posi in cuore di darti quello, che tu andavi cercando, e dieditelo.
Esempio: Cecch. Servig. 3. 3. In buona verità, che s'io credessi, Che fusse ver, che cotesto Perlone Facesse questo torto alla mia vedova, I' gli darei di quel ch'e' va cercando.
Definiz: DARE DIRITTO. Dare per dirittura.
Definiz: DARE DISAGIO. Arrecare incomodo. L. incommodo esse.
Esempio: Lasc. Spir. 4. 3. Io non vo' dar disagio, ne lasciar la casa sola.
Definiz: §. In proverb. Chi da spesa non dia disagio.
Definiz: DARE DISCIPLINA. Disciplinare, addottrinare. L. instruere, docere, castigare, coercere. Gr. παιδεύειν, σωφρονίζειν.
Definiz: §. Darsi la disciplina: Percuotersi col flagello detto disciplina. Lat. se disciplinis caussa verberare.
Esempio: Fr. Iac. Tod. Per la tua negligenza Datte una disciplina.
Definiz: DARE DI SPUGNA. Cancellare. L. extergere, spongia delere.
Definiz: DARE DI TAGLIO. Ferir col taglio. L. coesim caesim ferire.
Definiz: DARE DI VOI. Maniera accennante disprezzo.
Definiz: DARE DOLORE. Apportar doglia. L. cruciatum afferre.
Esempio: Franc. Barb. Ne ti dea dar dolore, Se chi più serve, più ha da costui.
Esempio: Tac. Dav. An. 16. 237. Dandogli poi l'uscire a stento il sangue dolori eccessivi.
Esempio: Bern. Orl. 2. 25. 13. Stordigli il capo, e diede tal dolore, Che poco men che nol privò di vita.
Esempio: Ar. Fur. 28. 23. Non lo lasciò questo ribaldo Amore Destarla pur, per non le dar dolore, Che fosse da lui colta in sì gran fallo.
Definiz: DARE DONO, e DARE IN DONO. Donare. Lat. dono dare.
Esempio: Fr. Iac. Tod. Ad esercitar la caritate Lo don di sapienza ci è dato.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 15. Fello Albrizac un dotto negromante, E diello in dono al figlio d'Agolante.
Esempio: Ar. Cass. 3. 4. Non spero anco volendomi Il padron dare in dono, non che vendere, Che mai si truovi.
Esempio: E Len. 3. 2. Non che in vendita, Ma a baratto, ma in don dar si dovrebbono.
Definiz: DARE DOTE. Dotare. L. dare dotem.
Definiz: §. Dar di dote. Lat. doti dare, dotis nomine dare, pro dote dare.
Esempio: Cecch. Dot. Prol. Perchè e' si sapeva quel, che usava dare quella casa di dote.
Definiz: DARE. DOVER DARE. Esser debitore. Lat. debere. Gr. ὀφείλειν.
Definiz: DARE ECCEZIONE. Opporre eccezioni. Lat. opponere.
Definiz: DARE EFFETTO. Effettuare. Lat. implere, perficere.
Esempio: Boc. Nov. 64. 3. Ed essendo già tra lui, e lei tanto le cose innanzi, che altro, che dare effetto con opera alle parole non vi mancava, pensò, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 18. Se n'andò a casa d'un suo amico, che assai vicino stava a Torricella, per dovere al suo pensiero dare effetto.
Esempio: Amet. 73. Il nuovo Re per le non dimenticate bellezze s'infiamma più sovente vedendole, e sollecita di dare effetto al suo pensiero.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. Ed io cautamente alla mia opera darò effetto.
Esempio: Ar. Fur. 23. 25. Sicchè si desse al matrimonio effetto.
Esempio: Fir. As. E mentre, che, ec. indugiano di dare effetto alla crudele opera.
Definiz: §. Dare effetto: quasi Dare affetto; cioè Badare, attendere, far capo. Lat. vacare.
Definiz: DARE ERBA TRASTULLA. Lusingare con speranze, ma senza concludere. Lat. inani spe lactare, pascere.
Definiz: DARE ESEMPLO. Esser'il primo a operare, per dare occasione d'esser imitato. Lat. exemplo docere, exemplum praebere.
Esempio: Boc. Introd. n. 51. Acciocchè io prima esemplo dea a tutte voi.
Esempio: G. V. 12. 43. 3. Di questo torto, ec. avemo fatto menzione, per dare esemplo a quelli, che verranno, come riescono i servigij fatti allo 'ngrato popolo di Firenze.
Esempio: Petr. Son. 314. Per dar forsi di me non bassi esempli.
Esempio: Passav. 160. Di ciò ci diede esemplo Santa Maria Maddalena.
Esempio: Amet. 19. A tutti dando delle virtuose Opere esemplo, e regola verace, Rendendo vane sempre le viziose.
Esempio: Burch. Per dar'esemplo, ti farem la bua.
Esempio: Ar. Cass. 4. 7. I' ti darò sì notabile Esempio agli altri, che non avranno animo D'ingannarmi mai più.
Esempio: Ar. Len. 5. 10. Per lui darò esempio, Che non si denno gli miei pari offendere.
Definiz: §. Dar buon'esemplo: Dare esemplo di operazioni buone. L. bona exempla dare.
Esempio: G. V. 10. 166. 2. Per lo gran fatto, che fu tenuto, n'avemo fatta memoria, e per dare buono esemplo a chi per l'anima sua vorrà fare limosina a' poveri di Cristo.
Esempio: Boc. Nov. 70. 5. Perchè volendo il buono esemplo, datone da Neifile, seguitare, estimo, che onesta cosa sia.
Definiz: §. Dar mal'esemplo. Contrario di dar buono esemplo. Lat. prava exempla dare, improbum se praebere.
Esempio: Pass. 237. Fanno un'altra offesa al prossimo gl'huomini superbi, dando il malo esemplo.
Definiz: DARE FACCENDA. Dar da fare, da lavorare. Lat. opus faciendum locare.
Esempio: Cant. Carn. Dateci pur faccenda, Ma non lavoro stazzonato, e vecchio.
Definiz: DARE FACOLTÀ. Permettere. Latin. potestatem facere, permittere.
Esempio: Segn. Pred. 22. E si da loro facoltà di cavarne, quali più loro piaccian, armi, od armati, per risentirsi degli aggravj lor fatti.
Esempio: Pallav. St. Conc. 713. Pio mandò un Breve a' Legati, ec. in cui dava lor facoltà di venir'a quest'atto, dove la maggior parte de' Padri vi consentisse.
Definiz: §. Dar la facoltà.
Esempio: Alleg. 168. E che le dovevan dar la facultà del poetare agli alberi, ed a' sassi, i quali non si muovon propriamente, e non sentono.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 194. Dando in certe cause la già detta facoltà generale, e perpetua a tutti i Vescovi.
Definiz: DARE FANTASIA. Lat. speciem offerre.
Esempio: Bern. Orl. 1. 9. 81. Orlando gli da tanta fantasia, Quanta se fosse d'India, o di Zimia.
Definiz: DARE FASTIDIO. Arrecar molestia. Lat. molestiam afferre.
Esempio: Cecch. Servig. 3. 5. E tanto più fastidio Mi da la cosa, quant'io veggo il suo Male senza riparo.
Definiz: DARE FATICA. Affaticare. Latin. laborem afferre.
Esempio: Cant. Carn. A far dell'olio la pregna è nimica, Facci gran danno, e dacci assai fatica.
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