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Dizion.3° Ed. .
DARE
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vol.2 pag.457-480
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Esempio: | Boez. Varch. 2. p. 6. Or datti il cuore di comandar'alcuna cosa all'animo, il
quale è libero? |
Esempio: | Tass. Amint. Att. 2. Sc. 2. Crudel daratti il cor vedermi morto? |
Esempio: | E Tass. Amint. Att. 4. Sc. 2. Ch'era sì pien d'orrore, e di
pietate, Che non mi diede il cor di rimirarvi. |
Esempio: | Lasc. Spir. 3. 3. Daravvi il cuore di far questa faccenda? |
Esempio: | Cecch. Servig. 4. 1. E' mi da il cuor, se voi volete, di fare star questa cosa.
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Definiz: | §. Dare il cuore: Indursi. Lat. animum inducere. |
Esempio: | Nov. Ant. 60. 2. Lo Re, e Marco diede lo cuore a crederlo. |
Definiz: | DARE CURA. Ordinare, commettere, raccomandare. Lat. committere,
permittere. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 13. 171. Il Principe tolse di mano a' Questori i libri pubblici, e
ne diede cura a' Prefetti. |
Definiz: | §. Dar la cura: lo stesso. |
Esempio: | Tac. Dav. St. 1. 266. La cura dell'impresa diede a Antonio Novello, ec.
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Definiz: | §. Dare in cura. Latin. in custodiam dare. |
Esempio: | Tass. Gerus. 20. 9. Da le parti di mezzo al Frate in cura. |
Definiz: | DARE DA FARE, e anche DARE A FARE, che nello stesso sent. si disse: Occupare,
tenere impiegato. L. negotium facessere. Gr. πράγματα
παρέχειν. |
Esempio: | G. V. 10. 59. 6. I quali traendo dietro a' nemici nel prato, i Tedeschi di
Castruccio vigorosamente percossono al Capitano, e a sua gente, e dierono loro molto a fare per più assalti, e furono
in pericolo d'esser sconfitti. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 13. 173. Ma a Corbulone più dava da fare la poltroneria de'
soldati, che la perfidia de' nimici. |
Esempio: | Alleg. 267. Qui parve il tempo dello sgomberare; Il Portici, il Fontana, e il
Portigiano Si dettono in un subito da fare. |
Definiz: | DARE. DALLE DALLE. DAGLI DAGLI. Così replicato per aggiugner forza all'esclamazione.
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Esempio: | Ciriff. Calv. 2. Il campo tutto è levato a romore, Gridando dagli dagli, piglia
piglia. |
Definiz: | DARE DANARI. Dicesi ordinariamente del Far soldati. |
Definiz: | §. Dar danari, o simili sopra che che sia. |
Esempio: | Ar. Sopp. 2. 3. L'Ebreo non li da sopra danari. |
Definiz: | DARE DANNO. Danneggiare. Latin. damnum inferre. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 12. 152. Questo danno diedono ancora i Siluri, e scorrendo assai
paese, ec. |
Definiz: | DARE DA PARLARE DI SE, ec. o DA DIRE. Dare occasione ch'e' si parli, e pigliasi in mala parte.
Lat. ansam calumniae praebere. |
Esempio: | Boc. Nov. 7. 2. La viziosa, e lorda vita di molti da di se da parlare, da mordere,
e da riprendere. |
Esempio: | Ar. Fur. 45. 112. Di questo da da dire, e da udir tanto, Che ogn'altra cosa è muta
in ogni canto. |
Esempio: | E Ar. Fur. 32. 34. E molto più da dir dava alla gente.
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Definiz: | DARE DA RIDERE, DI CHE RIDERE, CHE RIDERE, o simili. Dare occasione al riso. Latin.
risui caussam praebere. |
Esempio: | Boc. Nov. 85. 24. Avendo molto dato da ridere a' suo' compagni. |
Esempio: | E Bocc. g. 2. f. 1. Questa novella diè tanto da ridere alla
brigata, che, ec. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 89. 1. Questa novella, dalla Reina detta, diede
un poco da mormorare alle donne, e da ridere a' giovani. |
Esempio: | Lab. n. 297. Così adunque desti da ridere alla tua savia donna, e valorosa, e al
suo disensato amante. |
Esempio: | Ar. Cass. 5. 5. Non è tanto pericolo L'esser beffato, e dar'altrui da ridere.
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Definiz: | DARE DA SEDERE. Dare altrui comodità di sedere. |
Esempio: | Allegr. 317. Ma da seder mi detton tra le mani Una ciscranna vecchia, e due
deschetti. |
Definiz: | DARE DEBITO. Descrivere in debito. L. debitorem facere. |
Esempio: | All. 293. Laonde, e voi, ed ogn'altro, che me n'abbia dato per insin qui debito, di
qui in la, può a sua posta far conto d'averne a riaver più di dugento per cento, ch'è un guadagno insolito, e non
conosciuto da molti. |
Definiz: | DARE DEL CULO IN TERRA. Modo basso: Cadere, Cascare. Lat. labi,
excidere; e figuratam. Fallire. |
Definiz: | §. Dar del culo sul lastrone, e Dar del culo in sul petrone: lo stesso Fallire.
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Esempio: | Pataff. Egli ha dato del culo in sul petrone. |
Definiz: | §. Dar del culo in un cavicchio: Incontrar disgrazie. Lat. in malum
impingere, edere. |
Definiz: | DARE DELLE CALCAGNA. Fuggire. L. in fugam se conijcere.
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Definiz: | DARE DELLE COLTELLA. Ferire. L. gladio sauciare, vulnerare.
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Esempio: | Boc. Nov. 40. 27. La quale poi con lui insieme, e colla sua fante, che dare gli
avea voluto delle coltella, più volte rise, ed ebbe festa. |
Definiz: | DARE DELLE GRIDA. Gridare, rampognare. Lat. increpare. |
Esempio: | Cecch. Servig. 1. 3. I' so ben'io le grida, ch'e' mi dette L'altra mattina.
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Definiz: | §. Dar grida: parimente Gridare. |
Definiz: | DARE DEL MACCO A IOSA. Maniera proverbiale, dinotante Dare in abbondanza delle cose che non
rilevano, e che non costano. |
Esempio: | Salv. Granch. 2. 4. Agli huomini grossi bisogna dar del macco a iosa.
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Definiz: | DARE DENTRO, e DRENTO. Assaltare, investire. Lat. impetum facere,
adoriri. |
Esempio: | Disc. Calc. Siccome già negli eserciti antichi de' Romani gli funditori, e oggidì
ne' moderni gli archibusieri attaccano le scaramucce, sono i primi a dar dentro. |
Esempio: | Tac. Dav. St. 2. 278. Otone voleva dar dentro; a Tiziano, e Procolo, come a
ignoranti, parea mill'anni. |
Esempio: | E Tac. Dav. St. 280. Eravi giunto un Numido con sue lettere,
che li minacciava del non dar dentro, struggendolo, e l'aspettare, e 'l più stare sulle speranze. |
Esempio: | E Tac. Dav. Ann. 14. 192. Ma confortati dal Capitano, e
stimolatisi tra loro a non aver paura di donne, e di pazzi, danno dentro, e gl'incontrati abbattono, e rinvolgano nelle
lor fiamme. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 10. 46. E dette dentro con molta rovina. |
Esempio: | E Ber. Orl. 1. 16. 53. Ed alle schiere d'India danno drento.
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Esempio: | E Ber. Orl. 2. 18. 8. Di darci dentro pur si raffrenava.
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Esempio: | Ciriff. Calv. 1. In tanto il Re Luigi dette drento, Nel campo fatto ogni
provvedimento. |
Esempio: | E Ciriff. Calv. appresso. E a luogo, e a tempo poi darem noi
drento. |
Definiz: | §. Dar dentro: Incontrarsi, abbattersi. |
Esempio: | Ar. Fur. 15. 59. Quivi adattolla in modo in sull'arena, Che tutti quei, ch'avean
da lui la caccia, Vi davan dentro, ed era tocca appena. |
Esempio: | Sod. Coltiv. 90. In chiuso [luogo] e serrato intuferebbono, e che
qualche volta vi dia dentro il Sole [qui Percuotere] |
Definiz: | §. Dar dentro, figuratam. Cominciare. |
Esempio: | Cant. Carn. Su tamburi, e trombetti Datevi dentro, e voi altre brigate, Perch'e'
possan giucar largo ne fate. |
Definiz: | §. Dare in dentro: Pendere verso la parte interiore. |
Definiz: | §. Dare di dentro: Percuotere dalla parte superiore. |
Definiz: | DARE DE' REMI IN ACQUA. Cominciare a remare, Partirsi dal lido. Lat. solvere, remigio aquam scindere. |
Esempio: | Boc. Nov. 41. 32. Sopra la quale messe le donne, e saliti essi, e tutti i lor
compagni, ec. dato de' remi in acqua, lieti andaron pe' fatti loro. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 17. 40. Domandò, che de' remi dessero in acqua, e
andasser via. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 14. 6. Dato de' remi in acqua, si mise al
ritornare. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 33. 11. Dier de' remi in acqua, e andar via.
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Esempio: | Burchiell. Quando verrà colui, il cui rimbombo Farà subito in acqua dar de' remi.
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Definiz: | DARE DE' SERGOZZONI. Offendere con sorgozzoni, Percuotere. L. subter mentum
pugnis ferire. |
Esempio: | Boc. Nov. 72. 14. Fo boto a Cristo, che mi vien voglia di darti un gran
sergozzone. |
Definiz: | DARE DESINARE. Apprestare il desinare, Convitare, Ricevere a convito. Lat. prandium dare, prandio excipere. |
Esempio: | G. V. lib. 3. E dimorò in Firenze sei dì, e alla fine ricevuti più corredi da'
Priori, e dato continuo desinare, e cena a' cittadini, alla sua partita fece un corredo in Santa Croce molto nobile.
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Esempio: | Allegr. 270. Datomi desinar, merenda, e cena, Fui gratis, come un Principe
alloggiato. |
Definiz: | §. Dar da desinare: significa lo stesso. |
Definiz: | DARE DI BECCO, ec. L. mordere, adrodere. |
Esempio: | Allegr. 246. E quegli sputatondo al mio parer danno più spesso, e più gran segni di
scemo, li quali per parer savj a credenza, danno di becco, scimoniti, in tutte l'opere di Poeta
celebre, ec. |
Definiz: | §. Dar di becco per villania. |
Esempio: | Burch. Non mi sentendo tal da dar di becco Nel facondo suo ingegno, alto, e
gentile. |
Definiz: | §. Dar di becco a che che sia, o in che che sia: Discorrerne con libertà. |
Esempio: | All. Danno di becco in ogni cosa a sproposito. |
Definiz: | §. Dar di becco per tutto: lo stesso. |
Definiz: | DARE DI BIANCO. Tignere col color bianco; e anche Cancellare. |
Definiz: | §. Pregiudicare con sinistri ufizzi agli interessi altrui. |
Definiz: | DARE DI BOCCA. Mangiare. |
Definiz: | §. Dar di bocca a che che sia: Parlarne con libertà, e arroganza. |
Definiz: | DARE DI CIUFFO. Ciuffare. Lat. vellere, avellere, diripere,
capere. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 3. Dare di ciuffo a' padiglion di fatto, E 'l menar delle man non vi
ricresca. |
Definiz: | DARE DI COZZO. Cozzare in che che sia, Riscontrare, intoppare. Lat. offendere, impingere. |
Esempio: | M. V. 10. 4. E dato di cozzo in essa con loro dannaggio, se ne tornasse a Bologna.
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Esempio: | Dant. Inf. 9. Che giova nelle fata dar di cozzo. |
Esempio: | Ar. Fur. 22. 91. Venne in quel che cercava a dar di cozzo. |
Definiz: | §. Figuratamente: Opporsi, Contrastare. Lat. adversari. |
Esempio: | Dant. Purg. 16. Siccome cieco va dietro a sua guida, Per non smarrirsi, e per non
dar di cozzo In cosa che 'l molesti, o forse ancida. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 1. Ch'io so, ch'egli è pe' giganti sì caldo, Ch'e' crederrebbe nel
Ciel dar di cozzo. |
Definiz: | DARE DIETRO. Seguitare. L. insequi. |
Definiz: | §. Dar di dietro: Ferir dalla parte posteriore. Latin. aversa vulnera
infligere, terga ferire. | continua...
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