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1) Dizion.1° Ed. .
DARE
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pag.248-250


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Omografo 1
Omografo 2
DARE.
Definiz: trasferire una cosa da se in altrui, per farnelo posessore, donare. Lat. dare, donare, largiri.
Esempio: Bocc. n. 15. 12. E posessioni, e case ci ha date, e da continuamente al mio marito, e tuo cognato, che è buona provvisione.
Esempio: E Bocc. n. 16. 3. Furono per prigioni dati al Re Carlo.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 16. Rispose di sì, e con lagrime gliele diede.
Esempio: E Bocc. nov. 93. 2. Cautamente a dargliele si disponesse.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 11. Io gli darò quello, che egli va cercando.
Esempio: Cavalc. fr. ling. Presto si perde, se non lo guarda colui, che lo diede.
Definiz: ¶ Per pagare, cioè dare in pagamento.
Esempio: Bocc. nov. 62. 10. Mia mogliere l'ha venduto sette, dove tu non me ne davi altro, che cinque.
Esempio: Com. Inf. 19. Nullo maggiore strazio puote huomo fare della sua donna, che sottometterla per moneta a chi più ne da.
Definiz: ¶ In vece di permettere, concedere. Lat. dare, concedere, permittere.
Esempio: Petr. Son. 275. E agli amanti è dato, Sedersi insieme.
Definiz: ¶ Per assegnare. Lat. assignare, constituere.
Esempio: Dan. Par. 3. E questa sorte, che par giù cotanta, Però n'è data.
Definiz: ¶ In vece di percuotere. Lat. verberare, percutere.
Esempio: Bocc. n. 15. 34. Noi ti darem tanto d'uno di questi pali di ferro sopra la testa, che, ec.
Esempio: E Bocc. n. 73. 19. Tanto le diè per tutta la persona pugna, e calci.
Esempio: Dan. Purg. c. 9. Misericordia chiesi, che m'aprisse, Ma pria nel petto tre volte mi diedi.
Definiz: In questo significato si pone anche assolutamente.
Esempio: Esempio del Compilatore Chi t'ha dato? dal Gr. δαίρειν.
Definiz: ¶ Per dar dimostrazione, palesare. Lat. ostendere, indicare.
Esempio: Fav. Esopo. Il colore del tuo abito da, che tu sij fornaciaio, o carbonaio.
Definiz: E da DARE SDARSI, che è annighittirsi, impigrirsi, e, per infingardaggine, cessar dall'operazione. Lat. pigrescere.
Definiz: Abbiamo da questo verbo molti modi di favellare, come. Dar benifici, che è far benifici, benificare. Lat. beneficium conferre.
Esempio: Bocc. proem. n. 4. Non perciò è la memoria fuggita de' benifici già ricevuti, datimi da coloro, ec.
Definiz: Dar licenzia: permettere, ch'altri faccia. Lat. sinere, veniam dare.
Esempio: Bocc. n. 4. 7. Volentier prese la chiave, e similmente gli diè licenzia.
Definiz: E dar licenzia, commiato, licenziare, accommiatare. Lat. aliquem dimittere.
Esempio: Bocc. introd. num. 56. Data a tutti licenzia, i tre giovani, ec.
Esempio: E Bocc. n. 23. 14. E brutto commiato datole.
Definiz: Dar consolazione, conforto: consolare, confortare. Lat. consolationem afferre.
Esempio: Bocc. n. 30. 7. Tu mi darai grandissima consolazione.
Esempio: Rim. ant. P. N. Rosso da Messina. Che io non trovo aiuto, Ne chi mi dar conforto.
Definiz: Dare il battesimo: battezzare. Lat. initiare, sacra aqua lustrare. Baptizare dicono i teologi dal Gr. βαπτίζειν.
Esempio: Bocc. n. 2. 6. Non credi tu trovar qui, chi 'l battesimo ti dea.
Definiz: Dar sentenzia: sentenziare. Lat. sententiam ferre.
Esempio: Bocc. g. 6. p. 6. Farai, ec. Che tu, sopr'essa, dei sentenzia finále.
Esempio: E Bocc. n. 47. 13. Data dal fiero padre questa crudel sentenzia contro alla figliuola.
Definiz: Dar principio, cominciamento: principiare, cominciare. Lat. inchoare, incipere.
Definiz: Dar compimento fine: compíre, finire. Lat. absolvere, perficere.
Esempio: Bocc. n. 1. 1. Ciascheduna cosa la quale l'huomo fa, dall'ammirabile, e santo nome di colui, il quale di tutte fu fattore, le dea principio. Perchè dovendo io al vostro novellare dar cominciamento, intendo, ec.
Esempio: E Bocc. nov. 23. 18. Andasse in alcuna parte, per dare all'opera compimento.
Esempio: E Bocc. g. 1. f. 9. Piacque alla Reina di dar fine alla prima giornata.
Definiz: Dar la benedizione: benedíre. benedicere, dicono i Teologi latini.
Esempio: Bocc. n. 1. 15. Gli fece l'assoluzione, e diedegli la sua benedizione.
Definiz: Dare indugio: indugiar d'operare, metter tempo in mezzo. Lat. moram interijcere.
Esempio: Bocc. Introd. n. 46. E senza dare alcuno indugio all'opera.
Definiz: Dare ordine: ordinare. Lat. constituere, statuere.
Esempio: Bocc. Introd. n. 46. Diedono ordine a ciò, che a fare avessono in sul partíre.
Esempio: E Bocc. num. 53. E questi ordini sommariamente dati.
Esempio: E Bocc. g. 1. f. 4. Dato dunque ordine a quello, ec.
Definiz: Dar termine: impor termine. Lat. tempus constituere.
Esempio: Bocc. n. 33. 10. Quella segretamente armaron di gran vantaggio, e aspettarono il termine dato.
Definiz: Dar testimonianza, far testimonianza. Lat. testari, testimonium dare.
Esempio: Bocc. g. 2. p. 1. Cantando piacevoli versi, ne davano agli orecchi testimonianza.
Definiz: Dar pruova: indurre, o produr pruove, provare. Lat. probare, probationem implere.
Esempio: Bocc. n. 11. 12. E che io dica il vero, questa pruova ne posso dare.
Definiz: Dar legge, impor legge. Lat. legem dicere, prescribere.
Esempio: Bocc. proem. n. 3. Diede per legge incommutabile a tutte le cose aver fine.
Definiz: Dar fede, Dar credenza: prestar fede, credere altrui. Lat. fidem habere.
Esempio: Bocc. n. 18. 12. Per quello dieder fede alle sue parole.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 36. E per darle di ciò più intera credenza [cioè per fargliele meglio credere] Lat. persuadere.
Definiz: Dar noia, briga: noiare, infastidire. Lat. molestiam inferre, molestia afficere.
Esempio: Bocc. nov. 30. 7. Perciocchè se questo, ec. pur mi darà noia.
Esempio: E Bocc. n. 59. 8. Allora ciascuno intese, ec. e vergognossi, ne mai più gli diedero briga.
Definiz: Dare esemplo: essere il primo a operare. Lat. docere aliquem exemplo, exemplum praebere.
Esempio: Bocc. Introd. n. 51. Acciocchè io prima esemplo dea a tutte voi.
Definiz: Dar segno: dimostrare. Lat. indicare, patefacere.
Esempio: Bocc. n. 5. 1. Con onesto rossore, ne' lor visi apparito, ne dieder segno.
Definiz: Dare spazio: conceder tempo. Lat. dare tempus, spatium dare.
Esempio: Bocc. n. 5. 7. L'aver davanti significato la sua venuta alla donna, spazio le avesse dato.
Definiz: Dare opera: fare in maniera, operare. Lat. efficere.
Esempio: Bocc. n. 29. 21. Onesta cosa era il dare opera, che la buona donna riavesse il suo marito.
Definiz: Dar forma, formare. Lat. dare formam, formare.
Esempio: Bocc. g. 3. p. 8. Non sapevano conoscere, che altra forma, che quella di quel giardino gli si potesse dare.
Definiz: Dar luogo: porgere occasione. Lat. occasionem praebere.
Esempio: Bocc. nov. 73. 3. Pensò essergli dato luogo e tempo alla sua intenzione.
Definiz: Lo diciamo anche nel significato di Far luogo, che è dare il passo. Lat. cedere, dare locum.
Definiz: Dar cagione: porgere occasione. Lat. Dare occasionem, occasionem offerre.
Esempio: Bocc. n. 69. 16. Le diè cagione di mandare ad effetto la seconda cosa.
Definiz: Dar baldanza, porgere animo, ardire. Lat. animos reddere.
Esempio: Petr. Son. 11. Pur mi darà tanta baldanza Amore.
Definiz: Dar la mala ventura: cagionare altrui male. Lat. aliquem perdere.
Esempio: Bocc. n. 86. 13. Questo tuo vizio, ec. ti darà una volta la mala ventura.
Definiz: Dare il mal'anno, e simile, si dice per modo d'imprecazione.
Esempio: Esempio del Compilatore Dio ti dea il mal'anno. Lat. Deus te perdat.
Esempio: Bocc. n. 2. 11. Parmene male, che Iddio dea a quanti sono.
Definiz: Dar le vele a' venti: cominciare a navigare. Lat. vela dare.
Esempio: Bocc. n. 17. 6. I marinari, come videro il tempo ben disposto, diedero le vele a' venti.
Definiz: Dar l'acqua alle mani: versar l'acqua sopra le mani altrui, perch'e' se le lavi. Lat. dare aquam manibus.
Esempio: Bocc. n. 7. 8. Perciocchè ora era di mangiare, comandò, che l'acqua si desse alle mani.
Definiz: Dar l'occhio: volger lo sguardo verso un'oggetto. Lat. aspicere.
Esempio: Dan. Purg. 32. La mente, e gli occhi, ov'ella volle, diedi.
Definiz: E Dar d'occhio: volgerlo cautamente, e con destrezza, e prestezza. Lat. caute inspicere.
Definiz: Dare il viso: voltarlo. Lat. se convertere.
Esempio: Dan. Purg. 3. E diedi il viso mio incontra 'l poggio.
Definiz: Da il cuore: basta l'animo. Lat. animus valet.
Esempio: Bocc. n. 28. 7. Pur che a voi dea il cuore di tener segreto ciò, ch'io vi dirò.
Esempio: E Bocc. n. 33. 7. Mi da il cuore di trovare assai dolce, e piacevol rimedio.
Esempio: E Bocc. n. 42. 12. S'io potessi parlare al Re, mi da il cuore, che io, ec.
Esempio: N. ant. 60. 2. Lo Re Marco diede lo cuore a crederlo [cioè volse il pensiero] Lat. animum inducere.
continua...

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