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Dizion.2° Ed. .
DARE
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pag.245-247
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DARE.
Definiz: | trasferire una cosa da se in altrui, per farnelo posessore, donare. Lat. dare, donare,
largiri. |
Esempio: | Bocc. n. 15. 12. E possessioni, e case ci ha date, e da continuamente al mio
marito, e tuo cognato, che è buona provvisione. |
Esempio: | E Bocc. n. 16. 3. Furono per prigioni dati al Re
Carlo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 18. 16. Rispose di sì, e con lagrime gliele
diede. |
Esempio: | E Bocc. nov. 93. 2. Cautamente a dargliele si
disponesse. |
Esempio: | E Bocc. nov. 65. 11. Io gli darò quello, che egli va
cercando. |
Definiz: | ¶ Per pagare, cioè dare in pagamento. |
Esempio: | Bocc. nov. 62. 10. Mia mogliere l'ha venduto sette, dove tu non me ne davi altro,
che cinque. |
Esempio: | Com. Inf. 19. Nullo maggiore strazio puote huomo fare della sua donna, che
sottometterla per moneta a chi più ne da. |
Definiz: | ¶ In vece di permettere, concedere. Lat. dare, concedere, permittere. |
Esempio: | Petr. Son. 275. E agli amanti è dato, Sedersi insieme. |
Definiz: | ¶ Per assegnare. Lat. assignare, constituere. |
Esempio: | Dan. Par. 3. E questa sorte, che par giù cotanta, Però n'è data. |
Definiz: | ¶ In vece di percuotere. Lat. verberare, percutere. |
Esempio: | Boc. n. 15. 34. Noi ti darem tanto d'uno di questi pali di ferro sopra la testa,
che, ec. |
Esempio: | E Bocc. n. 73. 19. Tanto le diè per tutta la persona pugna,
e calci. |
Esempio: | Dan. Purg. c. 9. Misericordia chiesi, che m'aprisse, Ma pria nel petto tre volte
mi diedi. |
Definiz: | In questo significato si pone anche assolutamente. |
Definiz: | ¶ Per dimorare, palesare. Lat. ostendere, indicare. |
Esempio: | Fav. Esopo. Il colore del tuo abito da, che tu sij fornaciaio, o carbonaio.
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Definiz: | ¶ E da DARE SDARSI, che è annighittirsi, impigrirsi, e, per infingardaggine, cessar
dall'operazione. Lat. pigrescere. |
Definiz: | ¶ Abbiamo da questo verbo molti modi di favellare, come. Dar benifici, che è far benifici,
benificare. Lat. beneficium conferre. |
Esempio: | Bocc. proem. n. 4. Non perciò è la memoria fuggita de' benifici già ricevuti,
datimi da coloro, ec. |
Definiz: | ¶ Dar licenzia: permettere, ch'altri faccia. Lat. sinere, veniam
dare. |
Esempio: | Bocc. n. 4. 7. Volentier prese la chiave, e similmente gli diè licenzia.
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Definiz: | ¶ Dar licenzia, commiato, licenziare, accommiatare. Lat. aliquem
dimittere. |
Esempio: | Bocc. introd. num. 56. Data a tutti licenzia, i tre giovani, ec. |
Esempio: | E Bocc. n. 23. 14. E brutto commiato datole. |
Definiz: | ¶ Dar consolazione, conforto: consolare, confortare. Lat. consolationem
afferre. |
Esempio: | Bocc. n. 30. 7. Tu mi darai grandissima consolazione. |
Definiz: | ¶ Dare il battesimo: battezzare. Lat. initiare, sacra aqua
lustrare. Baptizare dicono i teologi dal Gr. βαπτίζειν. |
Esempio: | Bocc. n. 2. 6. Non credi tu trovar qui, chi 'l battesimo ti dea. |
Definiz: | ¶ Dar sententia: sentenziare. L. sententia ferre. |
Esempio: | Boc. g. 6. p. 6. Farai, ec. Che tu, sopr'essa, dei sentenzia
finále. |
Esempio: | E Bocc.n. 47. 13. Data dal fiero padre questa crudel
sentenzia contro alla figliuola. |
Definiz: | ¶ Dar principio, cominciamento: principiare, cominciare. Lat. inchoare,
incipere. |
Definiz: | ¶ Dar compimento, fine: compíre, finíre. Lat. absolvere,
perficere. |
Esempio: | Bocc. n. 1. 1. Ciascheduna cosa la quale l'huomo fa, dall'ammirabile, e santo nome
di colui, il quale di tutte fu fattore, le dea principio. Perchè dovendo io al vostro novellare dar cominciamento,
intendo, ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 23. 18. Andasse in alcuna parte, per dare
all'opera compimento. |
Esempio: | E Bocc. g. 1. f. 9. Piacque alla Reina di dar fine alla
prima giornata. |
Definiz: | ¶ Dar la benedizione: benedíre. benedicere, dicono i Teologi
latini. |
Esempio: | Bocc. n. 1. 15. Gli fece l'assoluzione, e diedegli la sua benedizione.
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Definiz: | ¶ Dare indugio: indugiar d'operare, metter tempo in mezzo. Lat. moram
interijcere. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 46. E senza dare alcuno indugio all'opera. |
Definiz: | ¶ Dare ordine: ordinare. Lat. constituere, statuere. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 46. Diedono ordine a ciò, che a fare avessono in sul
partíre. |
Esempio: | E Bocc. num. 53. E questi ordini sommariamente
dati. |
Esempio: | E Bocc. g. 1. f. 4. Dato dunque ordine a quello, ec.
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Definiz: | ¶ Dar termine: impor termine. Lat. tempus constituere. |
Esempio: | Bocc. n. 33. 10. Quella segretamente armaron di gran vantaggio, e aspettarono il
termine dato. |
Definiz: | ¶ Dar testimonianza, far testimonianza. Lat. testari, testimonium
dare. |
Esempio: | Bocc. g. 2. p. 1. Cantando piacevoli versi, ne davano agli orecchj testimonianza.
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Definiz: | ¶ Dar pruova: addurre, o produr pruove, provare. Lat. probare, probationem
implere. |
Esempio: | Bocc. n. 11. 12. E che io dica il vero, questa pruova ne posso dare. |
Definiz: | ¶ Dar legge, impor legge. Latin. legem dicere, praescribere.
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Esempio: | Bocc. proem. n. 3. Diede per legge incommutabile a tutte le cose aver fine.
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Definiz: | ¶ Dar fede, Dar credenza: prestar fede, credere altrui. Lat. fidem habere. |
Esempio: | Bocc. nov. 18. 12. Per quello dieder fede alle sue parole. |
Esempio: | E Bocc. n. 27. 36. E per darle di ciò più intera credenza
[cioè per fargliele meglio credere] Lat. persuadere.
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Definiz: | ¶ Dar noia, briga: noiare, infastidire. Lat. molestiam inferre, molestia
afficere. |
Esempio: | Bocc. nov. 30. 7. Perciocchè se questo, ec. pur mi darà noia. |
Esempio: | E Bocc. nov. 59. 8. Allora ciascuno intese, ec. e
vergognossi, ne mai più gli diedero briga. |
Definiz: | ¶ Dare esemplo: essere il primo a operare, per dare occasion d'essere imitato. Lat.
docere aliquem exemplo, exemplum praebere. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 51. Acciocchè io prima esemplo dea a tutte voi.
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Definiz: | ¶ Dar segno: dimostrare. Lat. indicare, patefacere. |
Esempio: | Boccac. n. 5. 1. Con onesto rossore, ne' lor visi apparito, ne dieder segno.
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Definiz: | ¶ Dare spazio: conceder tempo. Lat. dare tempus, spatium dare.
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Esempio: | Bocc. n. 5. 7. L'aver davanti significato la sua venuta alla donna, spazio le
avesse dato. |
Definiz: | ¶ Dare opera: fare in maniera, operare. Lat. efficere. |
Esempio: | Bocc. n. 29. 21. Onesta cosa era il dare opera, che la buona donna riavesse il suo
marito. |
Definiz: | ¶ Dar forma, formare. Lat. dare formam, formare. |
Esempio: | Bocc. g. 3. p. 8. Non sapevano conoscere, che altra forma, che quella di quel
giardino gli si potesse dare. |
Definiz: | ¶ Dar luogo: porgere occasione. Latin. occasionem praebere.
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Esempio: | Bocc. nov. 73. 3. Pensò essergli dato luogo, e tempo alla sua intenzione.
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Definiz: | Lo diciamo anche nel significato di Far luogo, che è dare il passo. Lat. cedere, dare locum. |
Definiz: | ¶ Dar cagione: porgere occasione. Lat. Dare occasionem, occasionem
offèrre. |
Esempio: | Bocc. n. 69. 16. Le diè cagione di mandare ad effetto la seconda cosa.
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Definiz: | ¶ Dar baldanza, porgere animo, ardire. Latin. animos reddere.
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Esempio: | Petrar. Son. 11. Pur mi darà tanta baldanza Amore. |
Definiz: | ¶ Dar la mala ventura: cagionare altrui male. Latin. aliquem
perdere. |
Esempio: | Bocc. n. 86. 13. Questo tuo vizio, ec. ti darà una volta la mala ventura.
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Definiz: | ¶ Dare il mal'anno, e simile, si dice per modo d'imprecazione. |
Esempio: | Bocc. n. 2. 11. Parmene male, che Iddio dea a quanti sono. |
Definiz: | ¶ Dar le vele a' venti: cominciare a navigare. Latin. vela dare.
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Esempio: | Bocc. n. 17. 6. I marinari, come videro il tempo ben disposto, diedero le vele a'
venti. |
Definiz: | ¶ Dar l'acqua alle mani: versar l'acqua sopra le mani altrui, perch'e' se le lavi. Lat.
dare aquam manibus. |
Esempio: | Bocc. n. 7. 8. Perciocchè ora era di mangiare, comandò, che l'acqua si desse alle
mani. |
Definiz: | ¶ Dar l'occhio: volger lo sguardo. Lat. aspicere. |
Esempio: | Dan. Purg. 32. La mente, e gli occhj, ov'ella volle, diedi. |
Definiz: | ¶ Dar d'occhio: volgerlo cautamente, e con destrezza, e prestezza. Lat. cautè inspicere. |
Definiz: | ¶ Dare il viso: voltarlo. Lat. se convertere. |
Esempio: | Dan. Purgat. 3. E diedi il viso mio incontra 'l poggio. |
Definiz: | ¶ Dare il cuore: bastar l'animo. Lat. animus valet. |
Esempio: | Bocc. n. 28. 7. Pur che a voi dea il cuore di tener segreto ciò, ch'io vi
dirò. |
Esempio: | E Bocc. n. 33. 7. Mi da il cuore di trovare assai dolce, e
piacevol rimedio. |
Esempio: | E Bocc. n. 42. 12. S'io potessi parlare al Re, mi da il
cuore, che io, ec. |
Esempio: | N. ant. 60. 2. Lo Re Marco diede lo cuore a crederlo [cioè volse il
pensiero] Lat. animum inducere. | continua...
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