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Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
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41) Dizion.4° Ed. .
LACRIMA
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vol.3 pag.5

LACRIMA.
Definiz: Lagrima. Lat. lacryma.
Esempio: Buon. rim. 20. E le lacrime sparte in uno accoglia.
Definiz: §. I. Per Gocciola.
Esempio: Dant. Inf. 24. Erba, nè biada in sua vita non pasce, Ma sol d'incenso lacrime, e d'amomo.
Definiz: §. Lacrima per Sorta di vino.
Esempio: Buon. Fier. 2. 3. 4. Vin d'amaraschi, lacrime, e raspati.
Esempio: Chiabr. rim. Lacrima adunque appellerassi un riso Parto di nobilissima vendemmia?
Esempio: Red. annot. Ditir. 173. Parla di quei vini rossi del regno di Napoli, che son chiamati lacrime.
Esempio: E Red. annot. Ditir. appresso: Le lacrime d'Ischia, di Pozzuolo ec. son tenute in minor pregio, ancorchè sieno molto gagliarde, e potenti.

42) Dizion.4° Ed. .
LACRIMABILE
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vol.3 pag.5

LACRIMABILE.
Definiz: Add. Lacrimevole, Degno di lacrime, Atto a muover lacrime. Lat. lacrymabilis. Gr. πολύδακρυς.
Esempio: Dant. Inf. 6. Qui pose fine al lacrimabil suono.

43) Dizion.4° Ed. .
LACRIMALE
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vol.3 pag.5

LACRIMALE.
Definiz: Add. Lo stesso, che Lagrimale.
Esempio: Volg. Mes. Si fanno cauterj, e medicine rodenti alle fistole lacrimali.

44) Dizion.4° Ed. .
LACRIMANTE
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vol.3 pag.5

LACRIMANTE.
Definiz: Lo stesso, che Lagrimante. Lat. lacrymans. Gr. δακρύων.

45) Dizion.4° Ed. .
LACRIMARE
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vol.3 pag.5

LACRIMARE.
Definiz: Lo stesso, che Lagrimare. Lat. lacrymari, flere. Gr. κλαίειν, ὀδύρεσθαι.
Esempio: Lab. 5. Dopo molti sospiri, e rammarichíi, amaramente cominciai, non a lacrimare solamente, ma a piagnere.
Esempio: Fr. Iac. T. 3. 6. 32. Il lacrimar non fugge In amor annegata.
Definiz: §. Per similit. Gocciolare, Versar gocciole. Lat. lacrymare. Gr. δακρύειν.
Esempio: Red. Ditir. 31. Altri beva il Falerno, altri la Tolfa, Altri il sangue, che lacrima il Vesuvio.

46) Dizion.4° Ed. .
LACRIMATO
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vol.3 pag.5

LACRIMATO.
Definiz: Add. da Lacrimare. Lat. deploratus. Gr. τεθρηνημένος.

47) Dizion.4° Ed. .
LACRIMAZIONE
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vol.3 pag.5

LACRIMAZIONE.
Definiz: Lo stesso, che Lagrimazione. Lat. lacrymatio. Gr. δάκρυσις.

48) Dizion.4° Ed. .
LACRIMEVOLE
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vol.3 pag.5

LACRIMEVOLE.
Definiz: Add. Lo stesso, che Lagrimevole. Lat. lacrymabilis, flebilis, lamentabilis. Gr. πολύδακρυς.

49) Dizion.4° Ed. .
LACRIMOSAMENTE
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vol.3 pag.5

LACRIMOSAMENTE.
Definiz: Avverb. Lo stesso, che Lagrimosamente. Lat. lacrymosè.

50) Dizion.4° Ed. .
LACRIMOSO
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vol.3 pag.5

LACRIMOSO.
v. LAGRIMOSO.
51) Dizion.4° Ed. .
LACUNA
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vol.3 pag.5

LACUNA.
Definiz: Ridotto d'acqua morta, Laguna. Lat. lacuna. Gr. τέναγος.
Esempio: Vit. Plut. Ed in questo usciron del fiume, e della lacuna, che era nel luogo.
Esempio: Cr. 9. 84. 1. Se fiume vi manca, una lacuna vi si faccia.
Definiz: §. Per metaf. Concavità, Fondo.
Esempio: Dant. Par. 33. Or questi, che dall'infima lacuna Dell'universo insin quì ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te.

52) Dizion.4° Ed. .
LACUNALE
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vol.3 pag.5

LACUNALE.
Definiz: Add. Di lacuna. Lat. paluster, palustris. Gr. ἕλειος.
Esempio: Cr. 11. 4. 3. L'acque pessime sono le lacunali, e paludali, e quelle, che tengono mignatte.

53) Dizion.4° Ed. .
LACUNOSO
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vol.3 pag.5

LACUNOSO.
Definiz: Add. Pieno di lacune. Lat. lacunis frequens, paludosus. Gr. ἑλώδης.
Esempio: Cr. 1. 4. 3. Nè ogni acqua corrente, o discoperta, ma quella, che sopra il libero luogo, non puzzolente, nè lacunoso, discorre.

54) Dizion.4° Ed. .
LADANO
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vol.3 pag.5

LADANO.
Definiz: Lat. ladanum. Gr. λάδανον.
Esempio: Ricett. Fior. 45. Il ladano è un liquore, che risuda dalle foglie di una pianta, detta imbrentina, la quale è la terza spezie del Cisto di Dioscoride.

55) Dizion.4° Ed. .
LADDOVE
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vol.3 pag.6

LADDOVE.
v. LÀ DOVE.
56) Dizion.4° Ed. .
LADICO
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vol.3 pag.6

LADICO.
Definiz: V. A. Laico. Lat. laicus. Gr. λαϊκός.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Molte ci ha d'altre maniere di peccato, e di diversi casi in simonía, ma appartengono più a' cherici, che a' ladici, e questo libro è più fatto per li ladici, che per li cherici, che n'hanno i libri, ma tutta fiata è elli mestieri alle ladiche genti ec. (nel terzo luogo è in forza d'add.)
Esempio: Tratt. Cast. I preti ec. sono specchio di santa Chiesa, ove i ladici si specchiano, e prendono esemplo.

57) Dizion.4° Ed. .
LÀ DOVE,
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vol.3 pag.6

LÀ DOVE,
Definiz: che anche si scrive LADDOVE. Purchè, Ogni volta che. Lat. ubi. Gr. ὅπου.
Esempio: Bocc. introd. 44. Là dove io onestamente viva, nè mi rimorda d'alcuna cosa la coscienza, parli chi vuole in contrario.
Definiz: §. I. Per Poichè, Mentre, Giacchè. Lat. quoniam. Gr. ὅτι.
Esempio: Filoc. 5. 177.Unque agl'Idii non piaccia, che io là dove il cavalier ti fu della sua donna liberale ec. io sia men, che cortese.
Definiz: §. II. Per lo stesso, che Dove. Lat. ubi.
Esempio: Petr. canz. 39. 3. Quand'ella corse Al cor, là dove forse Non potea fiamma intrar per altrui face.
Esempio: Bocc. nov. 18. 38. Perchè la Giannetta ciò sentendo uscì d'una camera, e quivi venne, là dove era il conte.
Esempio: E Filoc. 5. 141. Nella terra, là dove io nacqui, mi ricorda essere un ricchissimo, e nobile cavaliere.
Definiz: §. III. Per Dove avversativo.
Esempio: Bocc. nov. 1. 7. E per ser Ciappelletto era conosciuto per tutto, là dove pochi per ser Ciapperello il conoscieno.
Esempio: E Bocc. nov. 2. 12. Si procaccino di riducere a nulla ec. la cristiana religione, là dove essi fondamento, e sostegno esser dovrebber di quella.
Esempio: E lett. Pin. Ross. 276. La povertà è esercitatrice delle virtù sensitive ec. là dove la ricchezza, e quelle, e questi addormenta.
Esempio: Petr. son. 150. Sicchè di morte Là dove or m'assecura, allor mi sfide.

58) Dizion.4° Ed. .
LADO
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vol.3 pag.6

LADO.
Definiz: V. A. Laido.
Esempio: Pataff. 7. Ma soprattutto la moglie è vivace, E spezialmente quando fosse lada.

59) Dizion.4° Ed. .
LADRINO
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vol.3 pag.6

LADRINO.
Definiz: Dim. di Ladro. Lat. furunculus, latrunculus.
Esempio: Varch. Ercol. 255. Dicesi anche per vezzi ghiotterello, e ghiotterellino, tristerello, e tristerellina, ladrino, e ladrina.
Esempio: Cecch. Inc. 3. 4. Acciocchè io mi possa mai più trovar con quella ladrina a solo a solo.

60) Dizion.4° Ed. .
LADRO, e LATRO
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vol.3 pag.6

LADRO, e LATRO.
Definiz: Benchè l'ultimo sia anzi del verso, che della prosa, e tutti e due si adattino, così al sust. come all'add. Colui, che toglie la roba altrui di nascoso. Lat. fur, latro. Gr. φώρ, κλέπτης.
Esempio: But. Ladro è quegli, che toglie con violenza ec. e furo colui, che toglie con inganno.
Esempio: Dant. Inf. 25. Al fine delle sue parole il ladro Le mani alzò.
Esempio: Bocc. nov. 40. 16. Cominciarono a gridare: al ladro, al ladro.
Esempio: E Bocc. num. 25. Messere, voi avete quì Ruggieri da Ieroli preso per ladro.
Esempio: M. V. 9. 31. Il ladro soppreso nel fallo invilisce.
Definiz: §. I. Si usa anche figuratam. ed è un aggiunto, che talora esprime buona, e talora cattiva qualità; e si dice tanto delle cose animate, che delle inanimate.
Esempio: Amet. 22. Due occhi vaghi, e ladri nel loro movimento.
Esempio: E Amet. 53. Ameto con occhio ladro riguarda le aperte bellezze di tutte quante.
Esempio: Pecor. nov. Con due occhi ladri, che avanzavano di chiarezza il sole.
Esempio: Petr. canz. 35. 1. Che 'n questa età mi fai divenir ladro Del bel lume leggiadro.
Esempio: E Petr.cap. 12. Lasceranno A morte impetuosa i giorni ladri.
Esempio: Dant. rim. 24. Questa scherana, micidiale, e latra.
Esempio: Bern. Orl. 1. 8. 29. Non fu mai vista la più ladra cosa.
Esempio: E Ber. rim. 1. 5. Non deste voi bevanda sì molesta Ad un, ch'avesse il morbo, o le petecchie, Come quella era ladra, e disonesta.
Esempio: E Ber. rim. 1. 26. O che ladro piacer, che dolce spasso, Vedere a' remi, vestito di sacco, Un qualche abbate, e qualche prete grasso.
Definiz: §. II. In proverb. si dice: Sempre non ride la moglie del ladro; e vale, che A lungo andare sono scoperte le tristizie, e gastigate. Lat. malorum felicitas non est diuturna.
Esempio: Salv. Granch. 3. 14. Sempre non ride la moglie del ladro.
Definiz: §. III. Pur in proverb. si dice: La comodità fa l'uomo ladro; e vale, che L'occasione induce sovente a peccare. Lat. occasio homines in delictum trahit.
Esempio: Varch. Suoc. 2. 1. Ben sai, figliuola mia, la comodità fa l'uomo ladro.
Definiz: §. IV. In proverb. La guerra fa i ladri, e la pace gl'impicca.
Esempio: Segr. Fior. Art. guerr. 1. 15. Non avete voi un proverbio, il quale fortifica le mie ragioni, che dice: la guerra fa i ladri, e la pace gl'impicca? perchè quelli, che non sanno vivere d'altro esercizio, ed in quello non trovando chi gli sovvenga, e non avendo tanta virtù, che sappiano ridursi insieme a fare una cattività onorevole, sono forzati dalla necessità a rompere la strada, e la giustizia è forzata a spegnerli.
Definiz: §. V. Parimente in proverb. Andare come il ladro alla forca; simile all'altro Andare come la serpe all'incanto.
Esempio: Cecch. Spir. 1. 1. Ed io v'andai Come il ladro alla forca, dubitando.

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