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Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
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61) Dizion.4° Ed. .
LADRONAIA
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vol.3 pag.6

LADRONAIA.
Definiz: Moltitudine di ladroni. Lat. furum manus. Gr. λῃστῶν πλῆθος.
Esempio: Cron. Morell. 230. Disposto il nostro comune a spegnere quella ladronaia.
Definiz: §. Ladronaia si dice anche dell'Ingiusta amministrazione di checchessia. Lat. peculatus. Gr. τὸ τοῦ δημοσίου κλέμμα.
Esempio: Varch. stor. 7. 175. Ma questa impresa di Puglia, la quale riuscì piuttosto una ladronaia, che guerra, ebbe quel fine, che nel suo luogo si dirà.
Esempio: Dav. Scism. 86. Riparò alla brutta ladronaia del peggiorar la moneta.

62) Dizion.4° Ed. .
LADRONCELLERÍA
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vol.3 pag.6

LADRONCELLERÍA.
Definiz: Quasi dim. di Ladroneccio. Lat. latrocinium, latrocinatio. Gr. λῃστεία.
Esempio: Fir. As. 189. Messo in prigione, perchè egli confessasse le ladroncelleríe di questo suo padrone.
Esempio: E disc. an. 43. E fatteli restituire le sue cose, lo gastigasse delle sue ladroncelleríe.
Esempio: Lasc. Gelos. 5. 8. Mai più non si fece la maggior tristizia, nè la maggiore ladroncellería.

63) Dizion.4° Ed. .
LADRONCELLO
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vol.3 pag.6-7

LADRONCELLO.
Definiz: Dim. di Ladrone. Lat. furunculus.
Esempio: Bocc. nov. 75. 6. Io vi priego, per Dio, che innanzichè cotesto ladroncello, che v'è costì dallato, vada altrove, che voi mi facciate rendere un mio paio d'uose.
Esempio: M. V. 11. 56. In questi giorni gli pessimi uomini, detti latrunculi, noi in volgare diciam ladroncelli ec.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Non facendo come oggi molti fanno, Che a' ladroncelli tosto forche danno.
Esempio: Bern. Orl. 2. 22. 1. Chi ruba un corno, un cavallo, un anello, E simil cose, ha qualche discrezione, E potrebbe chiamarsi ladroncello.

64) Dizion.4° Ed. .
LADRONE
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vol.3 pag.7

LADRONE.
Definiz: Accrescit. di Ladro; e comunemente significa Assassino. Lat. latro. Gr. λῃστής.
Esempio: Com. Inf. 25. Ladrone è colui, che in luogo occulto sta per rubare.
Esempio: Bocc. nov. 32. 6. Nè se ne fu appena avveduto alcuno, che di ladrone, di ruffiano, di falsario, d'omicida subitamente fu un gran predicatore divenuto.
Esempio: Dant. Inf. 26. Tra gli ladron trovai cinque cotali Tuoi cittadini.
Esempio: Petr. canz. 11. 4. Quasi spelunca di ladron son fatti.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Ciò può l'huomo fare in quattro maniere, secondo quattro maniere di ladroni, che son ladroni aperti, ladroni coperti, ladroni privati, e ladroni compagni.
Esempio: Bern. Orl. 2. 22. 1. Ma quel, che ruba la riputazione, E dell'altrui fatiche si fa bello, Si può chiamare assassino, e ladrone.
Definiz: §. Ladrone di mare, vale lo stesso, che Corsale. Lat. pirata.
Esempio: Red. esp. nat. 21. Come avvenne ec. ad Assan Calafat rinnegato Greco, e famosissimo ladron di mare.

65) Dizion.4° Ed. .
LADRONECCIO
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vol.3 pag.7

LADRONECCIO.
Definiz: Rubería. Lat. latrocinium. Gr. λῃστεία.
Esempio: Introd. Virt. Ladroneccio è una palese tolta altrui, contra la volontà del signore.
Esempio: But. Inf. 24. 2. Furto, ovvero ladroneccio è uso, e traffico della cosa altrui contra la volontà del proprio Signore; sicchè quando usa l'uomo la cosa del suo prossimo contra la volontà sua, è furto, e similmente ladroneccio.
Esempio: Dant. Inf. 11. Falsità, ladroneccio, e simonía.
Esempio: Bocc. nov. 40. 4. E per tutto Salerno di ladronecci, o d'altre vilissime cattività era infamato.
Esempio: Sen. Pist. Dunque il sacrilegio senza fallo è reo, ed il ladroneccio.

66) Dizion.4° Ed. .
LADRONESCO
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vol.3 pag.7

LADRONESCO.
Definiz: Add. da Ladro.
Esempio: Vit. Benv. Cell. 434. Il detto Ascanio con finte, e ladronesche lacrime mi disse.

67) Dizion.4° Ed. .
LADRUCCIO
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vol.3 pag.7

LADRUCCIO.
Definiz: Ladroncello. Lat. furunculus, latrunculus.
Esempio: Bern. Orl. 2. 16. 17. In piedi il Re Agramante s'è levato, E per man preso il ladruccio Affricano ec.
Esempio: E Ber. Orl. 2. 21. 50. E così col ladruccio ginocchione Innanzi al Re Agramante s'è gettato.

68) Dizion.4° Ed. .
LÀ ENTRO
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vol.3 pag.7

LÀ ENTRO.
Definiz: Avverb. locale, e vale lo stesso, che Dentro a quel luogo, o In quel luogo, di cui si parla; e talora si pone coll'articolo a modo di nome; talora la particella ENTRO è posta per ripieno, aggiungendosi per leggiadría, o per proprietà di linguaggio. Lat. illuc, intus. Gr. ἐκεῖ, ἔνδον.
Esempio: Bocc. nov. 2. 12. Richiese i cherici di là entro, che ad Abraam dovessero dare il battesimo.
Esempio: E Bocc. nov. 15. 9. Il quale nell'uno de' canti della camera gli mostrò un uscio, e disse: andate là entro.
Esempio: E Bocc. nov. 31. 13. Comandò adunque Tancredi, che egli chetamente in alcuna camera di là entro guardato fosse.
Esempio: Dant. Par. 9. Or sappi, che là entro si tranquilla Raab.

69) Dizion.4° Ed. .
LAGGIÙ,
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vol.3 pag.7

LAGGIÙ,
Definiz: che alcuni scrissero anche LÀ GIÙ, e LAGGIÙE secondo l'antica usanza d'aggiungere la E alle parole, che finiscono nelle vocali corredate dell'accento grave. Avverb. di luogo, così di stato, come di moto; Contrario di Lassù; e dinota Luogo basso, e inferiore al luogo, dove altri è. Lat. deorsum. Gr. κάτω.
Esempio: Bocc. nov. 31. 10. Il quale un giorno dietro mangiare laggiù venutone ec. sopra un carello si pose a sedere.
Esempio: E Bocc. nov. 46. 15. Re, di che t'hanno offeso i due giovani, li quali laggiù nella piazza hai comandato, che arsi sieno?
Esempio: Dant. Par. 10. Tutto 'l mondo Laggiù n'ha gola di saper novella.
Esempio: E Dan. Par. 21. Onde riguarda, come può, laggiúe Quel, che non puote.

70) Dizion.4° Ed. .
LAGGIUSO
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vol.3 pag.7

LAGGIUSO.
Definiz: Lo stesso, che Laggiù. Lat. deorsum. Gr. κάτω.
Esempio: Bocc. nov. 67. 14. E andare laggiuso ad aspettare.
Esempio: Dant. Par. 2. Ma ditemi, che son li segni buj Di questo corpo, che laggiuso in terra Fan di Cain favoleggiare altrui?

71) Dizion.4° Ed. .
LAGHETTINO
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vol.3 pag.7

LAGHETTINO.
Definiz: Dim. di Laghetto. Lat. parvus lacus. Gr. μικρὸς λάκκος.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. In quella vicinanza sì era un laghettino di acqua buona a bere.
Esempio: Guitt. lett. Un laghettino di acqua ombrato da faggi.

72) Dizion.4° Ed. .
LAGHETTO
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vol.3 pag.7

LAGHETTO.
Definiz: Dim. di Lago; Picciol lago. Lat. lacusculus. Gr. μικρὰ λίμνη.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 10. Ivi faceva un picciol laghetto, quale talvolta per modo di vivaio fanno ne' lor giardini i cittadini.
Esempio: Fir. disc. an. 80. Sull'orlo d'un laghetto, che era vicino a certe balze sopra le coste d'Agnano, stavano una testuggine, e due altri uccelli pur d'acqua.

73) Dizion.4° Ed. .
LAGNA
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vol.3 pag.7

LAGNA.
Definiz: V. A. Afflizione, Pena, Dolore, Affanno, Travaglio, o Cosa, che induca a lagnarsi; ed anche Querela, Lamento. Lat. molestia, dolor, querela. Gr. ἀνία, ἄλγος, ὀδυρμός.
Esempio: Guitt. lett. 42. Uomo forte non fae mai lagne per cose fieboli, e di nullo momento.
Esempio: Dant. Inf. 32. Levati quinci, e non mi dar più lagna.

74) Dizion.4° Ed. .
LAGNAMENTO
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vol.3 pag.7

LAGNAMENTO.
Definiz: Il lagnarsi, Lagno. Lat. querela. Gr. ὀδυρμός.
Esempio: Cap. Impr. prol. A questo mirabile trovamento, e sonoro lagnamento del percosso colpo menato dal zeloso cavatore furono tanto stordite le menti di quelli operanti, che ec.

75) Dizion.4° Ed. .
LAGNARE
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vol.3 pag.7

LAGNARE.
Definiz: Neutr. pass. Dolersi, Affliggersi, Lamentarsi, Querelarsi, Rammaricarsi. Lat. lamentari, dolere, conqueri. Gr. ἀλγεῖν, ὀλοφύρεσθαι, μέμφεσθαι.
Esempio: Dant. Inf. 3. E però se Caron di te si lagna, Ben puoi sapere omai, che 'l suo dir suona.
Esempio: E Dan. Par. 12. Si lagnerà, che l'arca gli sia tolta.
Esempio: Petr. son. 30. Nè l'altro impedimento, ond'io mi lagni.
Esempio: E Petr. 140. Quanto al mondo si tesse opra d'Aragna Vede, onde seco, e con amor si lagna.
Esempio: Varch. Ercol. 66. Non avete voi altri verbi senza andare sino in Provenza, che significhino questa passione? V. Abbianne tre Latini, dolersi, lamentarsi, e querelarsi; e due nostri, lagnarsi, e rammaricarsi.

76) Dizion.4° Ed. .
LAGNEVOLE
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vol.3 pag.7

LAGNEVOLE.
Definiz: Add. Che si lagna. Lat. querulus. Gr. ὀδυρτικός.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Certi uomini di natura querula, e lagnevole.

77) Dizion.4° Ed. .
LAGNO
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vol.3 pag.7

LAGNO.
Definiz: Sust. V. A. Lo stesso, che Lagna. Lat. molestia, querela. Gr. ἀνία, ὀδυρμός.
Esempio: Dittam. 1. 4. Il ben morire è nel mondo un guadagno, Il viver male è peggio, che la morte, Faccia uom, che dee, e non si dia più lagno.
Esempio: Fr. Iac. T. 6. 5. 17. Letizia dar per lagno, Per povertà ricchezza.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Tu non te ne dai lagno D'avere il soprannome, il quale ebb'egli.
Esempio: E Franc. Sacch. rim. appresso: Mostrano i cieli, e le virtù divine La lor potenza, e nessun si dà lagno.

78) Dizion.4° Ed. .
LAGNOSAMENTE
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vol.3 pag.7

LAGNOSAMENTE.
Definiz: Avverb. Con lagni.
Esempio: Libr. cur. malatt. Acciocchè non parlino lagnosamente del medico, del quale sono lagnosissime le femmine.

79) Dizion.4° Ed. .
LAGNOSISSIMO
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vol.3 pag.8

LAGNOSISSIMO.
Definiz: Superl. di Lagnoso.
Esempio: Libr. cur. malatt. Acciocchè non parlino lagnosamente del medico, del quale sono lagnosissime le femmine.

80) Dizion.4° Ed. .
LAGNOSO
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vol.3 pag.8

LAGNOSO.
Definiz: Add. Che si lagna. Lat. querulus. Gr. ὀδυρτικός.
Esempio: Fr. Iac. T. 4. 35. 15. Siccome lo zittello, Che è superbo, e lagnoso.
Esempio: Libr. Pred. Viveano di quel dominio molto lagnosi.

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