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Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
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21) Dizion.4° Ed. .
LABORIOSITÀ, LABORIOSITADE, e LABORIOSITATE
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vol.3 pag.4

LABORIOSITÀ, LABORIOSITADE, e LABORIOSITATE .
Definiz: Fatica. Lat. labor, aerumna. Gr. κόπος, ταλαιπωρία.
Esempio: Fr. Giord. S. Pred. 2. Il qual vizio è di somma stoltizia, e di grande vanitade, e di molta laboriositade.

22) Dizion.4° Ed. .
LABORIOSO
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vol.3 pag.4

LABORIOSO.
Definiz: Add. Faticoso, Difficile a farsi. Lat. laboriosus, difficilis. Gr. ἐπίπονος, χαλεπός.
Esempio: Agn. Pand. Nè chiamo appetito tirannesco in colui, nel quale è cura, e sollecitudine delle cose generose della patria, quantunque faticose, e laboriose.
Esempio: Art. Vetr. Ner. 2. 44. Sebbene è laboriosa, e lunga d'operazione, tuttavia fa una cosa reale.
Esempio: Morg. 28. 79. Questa guerra fu più laboriosa, Che alcun'altra.

23) Dizion.4° Ed. .
LACCA
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vol.3 pag.4

LACCA.
Esempio: Dant. Inf. 7. Così scendemmo nella quarta lacca.
Esempio: But. ivi: Nella quarta lacca, cioè nella quarta china, o scesa, o lama.
Esempio: Dant. Inf. 12. E 'n sulla punta della rotta lacca, L'infamia di Creti era distesa.
Esempio: But. ivi: Della rotta lacca, cioè ripa.
Esempio: Dant. Purg. 7. Tra erto, e piano era un sentiere sghembo, Che ne condusse in fianco della lacca.
Esempio: But. ivi: Della lacca, cioè della valle, dove lo monte incomincia a chinare nella valle.
Esempio: E But. appresso: Lama, e lacca è luogo concavo, e basso.
Definiz: §. I. Lacca, e Lacchetta, diciamo all'Anca, e Coscia degli animali quadrupedi. Lat. coxa, coxendix. Gr. ἰσχίον.
Esempio: Burch. 2. 87. Ch'egli abbia ec. Stese le lacche, e tutto ben quartato (parla d'un cane)
Definiz: §. II. Lacca è anche un Color rosso, che adoperano i dipintori, e si fa colla cocciniglia. Lat. *lacca.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 91. Otto cose, sanza le quali il mondo quasi non può fare, e sono buone endiche; allume, bambagia, pepe, indaco, verzino, lacca, seta, olio.
Esempio: Cant. Carn. 77. La biacca de' colori è la maestra, E lacca adoperiamo.
Esempio: Alleg. 234. Perchè a rincontro non può star la biacca Del verzin, del cinabro, e della lacca.
Esempio: Borgh. Rip. 211. Ecci un altro colore per dipignere a olio molto stimato, il quale è detto lacca fine, la quale si fa in questo modo.
Esempio: Buon. Fier. 3. 2. 9. E d'odorata Lacca tu mel coverta, e fregia d'oro.
Definiz: §. III. Lacca è anche una spezie di gomma in lagrime, e in lastrette, che serve per far le vernici, e la ceralacca. Lat. lacca officinarum.
Esempio: Ricett. Fior. 44. È noto oggidì, che la lacca è una gomma, che nell'India è raccolta su certi alberi, lavoratavi da certe formiche alate, simili alle nostre cuterzole.

24) Dizion.4° Ed. .
LACCHÈ
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vol.3 pag.4

LACCHÈ.
Definiz: Servidore giovane, che segue a piede, o serve correndo il padrone. Lat. cursor, pedibus. Gr. δρομεύς.
Esempio: Alleg. 309. Quasi ch'io sia lacchè d'ognuno, e paggio, Ne farò quì una corta filastrocca.
Esempio: Buon. Fier. 1. 5. 4. Andrò ben io dove, cresciuti i ruoli Oramai 'n ogni casa Di paggi, di staffieri, e di lacchè, Mi saprò vender caro.
Esempio: Malm. 2. 29. I suoi lacchè spedati, e conci male Si rimasero l'uno all'ostería, E l'altro scarmanato allo spedale.
Esempio: E Malm. 11. 9. Dice, che ha fatto a lor riquisizione Già spedire un lacchè per un gigante.

25) Dizion.4° Ed. .
LACCHETTA
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vol.3 pag.4

LACCHETTA.
Definiz: Strumento, col quale si giuoca alla palla, fatto di corde di minugia, tessuto a rete, che più comunemente si dice Racchetta. Lat. reticulum.
Definiz: §. Lacchetta, si dice anche all'Anca, e Coscia degli animali quadrupedi.
Esempio: Lasc. rim. madr. 8. Tu m'hai servito appunto Con diligenza, e in fretta, E dal lato, per Dio, della lacchetta (quì per metaf. e ironicamente)

26) Dizion.4° Ed. .
LACCHEZZO, e LACCHEZZINO
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vol.3 pag.4

LACCHEZZO, e LACCHEZZINO.
Definiz: Cosa, o Parte di cosa saporita, arguta, piccante.
Esempio: Libr. Son. 24. Quand'e' t'ha dato qualche lacchezzino.
Esempio: Varch. Ercol. 57. E quando s'è insegnato alcun bel tratto, si dice: questo è un colpo di maestro, o egli ha dato un lacchezzino.

27) Dizion.4° Ed. .
LACCIA
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vol.3 pag.4

LACCIA.
Definiz: Cheppia, Pesce di mare, che la Primavera viene all'acqua dolce. Lat. alosa, cupea. Gr. τρίσσα θρίσσα.
Esempio: Red. Oss. an. 181. E questa è la spezie delle lacce, o cheppie.
Definiz: §. Figuratam. disse il
Esempio: Bern. rim. 1. 31. A rivederci a Ostia a prima laccia.

28) Dizion.4° Ed. .
LACCIO
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vol.3 pag.4

LACCIO.
Definiz: Legame, o Foggia di cappio, che scorrendo lega, e strigne subitamente ciò, che passandovi il tocca. Lat. laqueus. Gr. βρόχος, παγίς.
Esempio: Cr. 10. 22. 2. Si fanno molti lacci delle setole del cavallo in una funicella della detta materia tessuta.
Esempio: E Cr. num. 3. Gli uccelli d'acqua si prendon pure in quel medesimo modo, quando presso all'acqua ec. cotali lacci si tendono.
Esempio: Petr. son. 226. Nè d'amor visco temi, o lacci, o rete.
Esempio: E Petr. canz. 36. 5. Pien di lacci, e di stecchi un duro corso Aggio a fornire.
Esempio: E Petr. canz. 49. 4. Donna del Re, che nostri lacci ha sciolti.
Definiz: §. I. Per metaf. Ogni, e qualunque sorta d'inganno, e insidia, la qual si tenda tanto all'animo, quanto al corpo. Lat. laqueus.
Esempio: Bocc. nov. 3. 5. Il Saladino conobbe costui ottimamente essere saputo uscire del laccio.
Esempio: E Bocc. nov. 57. 2. Se de' lacci di vituperosa morte disviluppò.
Esempio: Red. Ins. 3. Che maraviglia poi ec. se ne' lacci delle fallacie, o negli aguati degli errori si trovi colta, ed inviluppata?
Definiz: §. II. Per la Pena della forca.
Esempio: Segn. Pred. 3. 1. Non sono degni, se non di un pubblico laccio.

29) Dizion.4° Ed. .
LACCIOLETTO
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vol.3 pag.4

LACCIOLETTO.
v. LACCIUOLETTO.
30) Dizion.4° Ed. .
LACCIOLO
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vol.3 pag.4

LACCIOLO.
v. LACCIUOLO.
31) Dizion.4° Ed. .
LACCIUOLETTO, e LACCIOLETTO
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vol.3 pag.4

LACCIUOLETTO, e LACCIOLETTO.
Definiz: Dim. di Lacciuolo, e Lacciolo. Lat. tenuis laqueus.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Nella selva di quei capelli Lucifero tende gl'invisibili suoi lacciuoletti.

32) Dizion.4° Ed. .
LACCIUOLO, e LACCIOLO
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vol.3 pag.4-5

LACCIUOLO, e LACCIOLO.
Definiz: Dim. di Laccio. Lat. laqueus, pedica, tendicula. Gr. παγίς, ἡ ἄρκυς.
Esempio: Amm. ant. 13. 2. 2. Come i pesci son presi al lamo, e gli uccelli al lacciuolo, così sono presi gli uomini nel tempo rio, quando la morte subita sopravviene.
Esempio: Albert. cap. 64. E siccome i pesci si pigliano al lamo, e gli uccelli al lacciuolo, così si prendono gli uomini al tempo.
Definiz: §. Per metaf. Lat. insidiae, fraudes, illecebrae. Gr. ἀπάτη, δόλος, δέλεαρ.
Esempio: Bocc. nov. 77. 46. Mille lacciuoli col mostrar d'amarti t'aveva tesi intorno a' piedi.
Esempio: E Bocc. num. 68. Quivi la donna, che aveva a gran divizia lacciuoli ec.
Esempio: Dant. Inf. 22. Ond'ei, ch'avea lacciuoli a gran divizia, Rispose.
Esempio: Petr. canz. 36. 2. Che v'eran di lacciuo' forme sì nuove ec. Che perder libertate iv'era in pregio.
Esempio: E Petr. 48. 4. Mille lacciuoli in ogni parte tesi.
Esempio: E Petr. son. 53. Tanti lacciuol, tante impromesse false, Tanto provato avea 'l tuo fero artiglio.
Esempio: Red. cons. 2. g. 52. Tendi pur laccioli, e vischio.

33) Dizion.4° Ed. .
LACERAMENTO
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vol.3 pag.5

LACERAMENTO.
Definiz: Il lacerare. Lat. laceratio. Gr. σπάραγμα.
Esempio: Paol. Oros. Per tutto l'Oriente il disfacimento delle chiese, e 'l laceramento de' Santi avea fatto.

34) Dizion.4° Ed. .
LACERARE
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vol.3 pag.5

LACERARE.
Definiz: Sbranare, Rompere. Lat. lacerare. Gr. σπαράττειν.
Esempio: Mir. Mad. M. Con battiture la percosse, e duramente la lacerò.
Esempio: Fir. As. 152. Lacerando, e stracciando le sue membra su per quei taglienti sassi, seminò le sue interiora per quelle balze.
Definiz: §. Per metaf. Lat. sugillare, carpere, proscindere. Gr. ψέγειν, διασύρειν, μωμᾶσθαι.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 2. E tutto da' morsi della invidia esser lacerato.
Esempio: E Bocc. num. 13. Riprenderannomi, morderannomi, lacerrannomi costoro, se io ec.
Esempio: Guid. G. 83. Il quale così arditamente, con parole vantevoli, e mordaci, non si è peritato di lacerare la vostra maestade.
Esempio: Serd. stor. 1. 21. Con somiglianti calunnie, e prodigj lacerano ogni dì la fama dell'innocente giovane.

35) Dizion.4° Ed. .
LACERATO
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vol.3 pag.5

LACERATO.
Definiz: Add. da Lacerare. Lat. laceratus, discissus. Gr. διασπασθείς, διασχισθείς.
Esempio: Guid. G. Misesi uno lacerato, e vil vestimento.
Esempio: Fir. Luc. 1. 2. Io ne son venuta in carcere stiava, e di continuo lacerata, e maltrattata.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 19. Avea, come Atteon, già tutto il dorso Pelato, infranto, lacerato, e morso.

36) Dizion.4° Ed. .
LACERAZIONE
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vol.3 pag.5

LACERAZIONE.
Definiz: Laceramento. Lat. laceratio.
Esempio: Mor. S. Greg. Dell'utile lacerazione.
Esempio: Red. Oss. an. 155. Difficilmente se ne possono staccare senza lacerazione e dell'intestino, e de' vermi stessi.

37) Dizion.4° Ed. .
LACERO
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vol.3 pag.5

LACERO.
Definiz: Add. Lacerato. Lat. lacer. Gr. διεῤῥωγώς, πολυσχιδής.
Esempio: Cr. 5. 19. 3. Piantansi con piante, che abbian radici, o con piante divelte da' pedali, e dalla parte di sotto infrante, e lacere.
Esempio: Serd. stor. 1. 43. Videro ec. quattro uomini stramazzati, morti, e laceri in un momento.
Esempio: E Serd. stor. 4. 144. Alcuni soldati presero quel corpo lacero, e acciocchè non fosse veduto, lo gettarono sotto coperta.

38) Dizion.4° Ed. .
LACERTO
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vol.3 pag.5

LACERTO.
Definiz: V. L. Lat. lacertus, torus. Gr. μυών, ὁ ἐν τῷ βραχίονι μῦς.
Esempio: Dant. Inf. 22. Presegli il braccio col runciglio, Sicchè stracciando ne portò un lacerto.
Esempio: But. ivi: Lacerto è propriamente congiunzione di più capi di nervi insieme, ed è in alcune parti del braccio.
Esempio: Cr. 9. 10. 4. E in simil modo si faccia nelle gambe dinanzi, faccendo le predette cotture dentro ne' lacerti.

39) Dizion.4° Ed. .
LACI
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vol.3 pag.5

LACI.
Definiz: V. A. Avverbio di luogo, e vale lo stesso, che Là, e la CI si aggiugne per proprietà di linguaggio, come LICI, e QUICI. Lat. illuc. Gr. ἐκεῖ.
Esempio: Dant. Purg. 24. Per esser pure allora volto in laci.

40) Dizion.4° Ed. .
LACO
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vol.3 pag.5

LACO.
Definiz: Lo stesso, che Lago, ed è voce poetica. Lat. lacus. Gr. λάκκος.
Esempio: Dant. Inf. 25. Che sotto 'l sasso di monte Aventino, Di sangue fece spesse volte laco.
Esempio: E Dan. Purg. 5. E lì vid'io Delle mie vene farsi in terra laco.
Esempio: Ar. Fur. 43. 11. Quassù lasciasti una città vicina, A cui fa intorno un chiaro fiume laco.

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