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Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
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141) Dizion.4° Ed. .
LAMENTEVOLMENTE
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vol.3 pag.12

LAMENTEVOLMENTE.
Definiz: Avverb. Con lamento. Lat. *lamentabiliter, flebiliter. Gr. ὀδυρτικῶς, πενθικῶς.
Esempio: Guid. G. Onde le confusioni delle dette boci lamentevolmente pervengono ad Achille.
Esempio: Fir. As. 71. Poscia levate le strida al cielo, lamentevolmente gridavano.

142) Dizion.4° Ed. .
LAMENTO
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vol.3 pag.12

LAMENTO.
Definiz: La Voce, che si manda fuori, lamentandosi. Lat. lamentum, lamentatio, questus, querimonia. Gr. θρῆνος, ὀδυρμός, ὀλοφυρμός, αἴαγμα.
Esempio: Bocc. nov. 16. 5. Madonna Beritola, finito il suo diurno lamento ec.
Esempio: E Bocc. nov. 41. 19. Con così fatti lamenti, e con maggiori, non sappiendo, che farsi i marinari ec. vicini all'isola di Rodi pervennero.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 16. Cominciò a fare il più doloroso lamento, che mai facesse femmina.
Esempio: Dant. Inf. 29. Lamenti saettaron me diversi, Che di pietà ferrati avien gli strali.
Esempio: E Dan. Purg. 12. Quivi per canti S'entra, e laggiù per lamenti feroci.
Esempio: Petr. son. 187. Ma sospiri, e lamenti infino all'alba.
Esempio: E Petr. 296. Colla tua ombra acqueta i miei lamenti.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Al giudicio finale udiranno contr'a se il duro lamento de' popoli.
Esempio: Ar. Fur. 32. 17. Nè vedendo il suo sposo, nè di lui Sentendo nuove, incominciò lamenti, Ch'avrian mosso a pietà ec.

143) Dizion.4° Ed. .
LAMENTOSO
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vol.3 pag.12

LAMENTOSO.
Definiz: Add. Pieno di lamenti, Lamentevole, Cordoglioso. Lat. lamentabilis, queribundus, querulus. Gr. θρηνώδης, ὀδυρτικός, πολύθρηνος.
Esempio: Sen. Pist. E coll'altra parte debole, e lamentosa.
Esempio: Ricord. Malesp. 18. Incominciò a far lamentoso pianto, dicendo.
Esempio: S. Ag. C. D. Mutabili nel volubile tempo di tarda sapienza, di tostana morte, di lamentosa vita.

144) Dizion.4° Ed. .
LAMETTA
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vol.3 pag.12

LAMETTA.
Definiz: Dim. di Lama. Lat. lamella, parva lamina. Gr. μικρὰ λεπίς.
Esempio: Red. Ins. 52. Sotto 'l ventre, ch'è composto di cinque commessure, veggonsi due lamette dentate, che paiono appunto due seghe.

145) Dizion.4° Ed. .
LAMICARE
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vol.3 pag.12

LAMICARE.
Definiz: Piovigginare, Spruzzolare; e si dice del Cadere minutissima pioggia, e rada.

146) Dizion.4° Ed. .
LAMIERA
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vol.3 pag.12

LAMIERA.
Definiz: Armadura, Corazza, Usbergo di lama di ferro. Lat. thorax. Gr. θώραξ.
Esempio: Med. Arb. cr. In luogo di lamiera si vestirà di giustizia, e per lo cappel dell'acciaio si metterà in capo il giudicio certissimo, da non potere errare.
Esempio: Bern. Orl. 1. 17. 26. Chi senza usbergo, e chi senza lamiera, Chi senza elmetto si vede venire.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 18. 10. La maglia, onde si veste, e la lamiera È tutta fatta per incantamento.
Definiz: §. Lamiera, vale anche lo stesso, che Lama nel signific. del §. I.

147) Dizion.4° Ed. .
LAMINA
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vol.3 pag.12

LAMINA.
Definiz: Lama. Lat. lamina. Gr. λεπίς.
Esempio: Libr. Astrol. Piglia una lamina ritonda d'ottone, o di qual cosa sia, che si faccia, e sia sì grande, come la tavola della rete, ma non sia tanto grossa, e sia molto ritonda, e bene iguale da ogni capo, e ben limata, e ben piana, siccome detto avemo nella lamina della rete.
Esempio: E Lib. Astrol. appresso: E passi il regolo per lo punto del centro della lamina.
Esempio: E Lib. Astrol. altrove: Con questo avrai compiuto la prima faccia di questa lamina, la qual si chiama la madre.
Esempio: E Lib. Astrol. appresso: La lamina si può far d'ottone, o d'oro, o d'ariento, o di legno ec.

148) Dizion.4° Ed. .
LAMINETTA
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vol.3 pag.13

LAMINETTA.
Definiz: Dim. di Lamina. Lat. lamella, parva lamina. Gr. μικρὰ λεπίς.
Esempio: Libr. cur. malatt. Infuoca quattro laminette quadre di ferro.
Esempio: E Libr. cur. malatt. appresso: Posavi sopra una di quelle laminette infuocate.
Esempio: Sagg. nat. esp. 60. E infilata in essa dalla parte D. una laminetta di vetro ec. vi si immerga dentro.

149) Dizion.4° Ed. .
LAMINOSO
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vol.3 pag.13

LAMINOSO.
Definiz: Add. Che ha lamine, Che è composto, o fatto a foggia di lamine. Lat. laminis compactus. Gr. πεταλώδης.
Esempio: Volg. Mes. Il migliore tra' nitri sì è il laminoso, frangibile, lucido, ec.

150) Dizion.4° Ed. .
LAMMIA
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vol.3 pag.13

LAMMIA.
Definiz: Strega, Incantatrice, Maliarda, Larva, Ninfa. Lat. lamia. Gr. λάμια.
Esempio: Libr. Mott. Egli aveva paura, che le lammie non gli ti furassono, che anche si teneva bello.
Esempio: Bocc. nov. 85. 6. Egli è una giovane quaggiù, che è più bella, che una lammia.
Esempio: Ovvid. Pist. Tu eri allora servo, ed io era allora lammia, quando io soffersi di maritarmi a te servo.
Esempio: Virg. M. Io ho quattordici lammie.
Esempio: E Virg. Eneid. M. appresso: O lammia discorri dal cielo, e trai della faretra la vendicatrice saetta.

151) Dizion.4° Ed. .
LAMPA
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LAMPA.
Definiz: Luce, Splendore, Lampada. Lat. lux, splendor. Gr. λαμπός λαμπάς.
Esempio: Dant. Par. 17. Tale era io, e tale era sentito Da Beatrice, e dalla santa lampa.
Esempio: Petr. canz. 49. 2. Del bel numero una Delle beate vergini prudenti, Anzi la prima, e con più chiara lampa.

152) Dizion.4° Ed. .
LAMPADA, e LAMPADE
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LAMPADA, e LAMPADE.
Definiz: Lo stesso, che Lampana. Lat. lampas. Gr. λαμπάς.
Esempio: Serd. stor. 4. 145. Edificarono una moschea con molte lampade, che stessero accese in perpetuo.
Esempio: Tass. Ger. 7. 36. Sicchè vedeasi appena Apparir tante lampade d'intorno, Che ne fu l'aria lucida, e serena.

153) Dizion.4° Ed. .
LAMPANA
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vol.3 pag.13

LAMPANA.
Definiz: Vaso senza piede, nel quale si tiene acceso lume d'olio, e sospendesi per lo più, innanzi a cose sacre. Lat. lampas, lychnus. Gr. λαμπάς, λύχνος.
Esempio: Bocc. nov. 68. 11. E raccese la lampana, e se rivestì.
Esempio: Lab. 290. Vidi in essa una lampana accesa davanti alla figura di nostra Donna.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 126. Il caldo naturale è come il lume della lampana.
Esempio: Sagg. nat. esp. 12. Dalla parte più stretta va inserito in una come lampana di cristallo prodotta ancor essa a foggia di cono.

154) Dizion.4° Ed. .
LAMPANAIO
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LAMPANAIO.
Definiz: Che fa le lampane. Lat. lampadarius, lampadum artifex. Gr. *λαμπαδουργός.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Andò nella bottega del lampanaio a provveder la lampana.

155) Dizion.4° Ed. .
LAMPANTE
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LAMPANTE.
Definiz: Add. Risplendente, Luccicante. Lat. nitidus, lucens. Gr. ὁ στίλβων, διειδής.
Esempio: Art. Vetr. Ner. 3. 50. Se gli dia la sopraddetta polvere con detta dose, e regola, che farà un colore di zaffiro lampante, e bello.
Esempio: E Art. Vetr. Ner. 4. 65. Averà un colore lampante, e lucidissimo.
Definiz: §. Lampanti assolutam. in forza di sust. ed in ischerzo vale Scudi, o Altra sorta di moneta.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 3. 2. Con questa scritta finta io vo' cavargli Trenta lampanti più di mano.

156) Dizion.4° Ed. .
LAMPARE
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vol.3 pag.13

LAMPARE.
Definiz: Lampeggiare. Lat. fulgere, fulgurare, coruscare. Gr. ἀπαυγάζειν, στιλβοῦν, ἀστράπτειν.
Esempio: Com. Par. 25. Quì dimostra per questo lampare, che santo Iacopo s'allegrò d'aver trovato tanta sufficienza di questa virtù nell'autore.
Esempio: Zibald. Andr. 102. La ove la forza, e il calore del sole non è, tempesta, e tuona, e lampa, e piove, e fa vento, e verno.

157) Dizion.4° Ed. .
LAMPEGGIAMENTO
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vol.3 pag.13

LAMPEGGIAMENTO.
Definiz: Lampo, Il lampeggiare. Lat. coruscatio, fulgur, fulgetrum, fulgetra. Gr. σέλας, στεροπή, ἀστραπή.
Esempio: Bemb. stor. 2. 24. Grandissime piogge, e tuoni orribili, e fieri, e spessi lampeggiamenti vi furono in guisa, che parea, che il cielo si dovesse aprire.

158) Dizion.4° Ed. .
LAMPEGGIARE
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LAMPEGGIARE.
Definiz: Rilucere, Rendere splendore a guisa di fuoco, o di baleno. Lat. splendere, coruscare, fulgere, fulgurare. Gr. λάμπεσθαι, λάμπειν.
Esempio: Dant. Purg. 14. Che 'n quella croce lampeggiava Cristo.
Esempio: E Dan. Purg. 21.Perchè la faccia tua testeso Un lampeggiar d'un riso dimostrommi?
Esempio: Bocc. nov. 12. 16. Il lampeggiar degli occhi della donna veggendo ec. disse.
Esempio: E Bocc. nov. 25. 11. E veggendo alcun lampeggiar d'occhi di lei verso di lui alcuna volta ec. alcuna buona speranza prese.
Esempio: Ar. Fur. 9. 75. Dietro lampeggia a guisa di baleno, Dinanzi scoppia, e manda in aria il tuono.

159) Dizion.4° Ed. .
LAMPEGGIO
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vol.3 pag.13

LAMPEGGIO.
Definiz: Lampo. Lat. fulgur, fulguratio. Gr. ἀστραπή, στεροπή.
Esempio: Fr. Iac. T. 3. 10. 6. Fermarsi al fin quando che i suoi lampeggi Pendeano ove il fanciullo dimorava.

160) Dizion.4° Ed. .
LAMPIONE
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vol.3 pag.13

LAMPIONE.
v. LAMPONE.
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