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Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
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181) Dizion.4° Ed. .
LANCIOTTO
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vol.3 pag.16

LANCIOTTO.
Definiz: Asta da lanciare. Lat. lancea, iaculum praegrande, pilum. Gr. ἀκόντιον, λόγχη, πῖλος.
Esempio: Liv. M. Vennono a combattere di lunga, non di dardi, nè di lanciotti, ma a mano a mano colle spade.
Esempio: M. V. 7. 81. Il popolo sottoposto al duro giogo, per ubbidire il tiranno, si mosse con bastoni, e con lanciotti in mano, ch'altr'arme non avea.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Vide ec. un demonio in ispezie d'uno Etiopo molto nero, con certi lanciotti infocati in mano, che parea, che li lanciasse dentro.

182) Dizion.4° Ed. .
LANCIUOLA
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vol.3 pag.16

LANCIUOLA.
Definiz: Lancetta, Piccola lancia. Lat. lanceola, missile. Gr. λογχάριον.
Esempio: Vegez. Il cacciatore, acciocchè pigli cosa di poca valuta, usa di gittar le lanciuole, per meglio sapere, quando caccia il cerbio, o altra bestia colpire.
Esempio: Fr. Iac. Cess. E tutto il volto si venne arando con lanciuole, e con ferruzzi.
Definiz: §. I. Per lo Strumento, col quale i cerusici cavan sangue. Lat. scalprum chirurgicum. Gr. φλεβοτόμος, Poll.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Un ferro medicinale, cioè una lanciuola da trar sangue.
Definiz: §. II. Lanciuola si dice anche Una spezie di piantaggine.
Esempio: Libr. cur. malatt. Ammacca la lanciuola tra due sassi, e cavane il sugo.

183) Dizion.4° Ed. .
LANDA
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vol.3 pag.16

LANDA.
Definiz: Pianura, Campagna, Pratería. Lat. planities, campus. Gr. πεδίον, χωρίον.
Esempio: Dant. Inf. 14. Dico, che arrivammo ad una landa, Che dal suo letto ogni pianta rimuove.
Esempio: E Dan. Purg. 27. Giovane, e bella in sogno mi parea Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori.
Esempio: Rim. ant. Inc. 116. Vidi una donna andar per una landa.
Esempio: Dittam. 1. 12. Chiare fontane, erbe crude, e ghiande Era lor cibo, e stavano sparti A libito ne' boschi, e per le lande.
Esempio: Tratt. Int. Come sono le folli femmine, che vanno col collo steso, ed a capo erto, come cerbio in landa.

184) Dizion.4° Ed. .
LANDRA
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vol.3 pag.16

LANDRA.
Definiz: Puttana. Lat. meretrix. Gr. πόρνη.
Esempio: Pataff. 8. Quando e' son colla landra molto al leno.
Esempio: Malm. 5. 55. E s'io gli farò dar le gambe all'aria, Quella sua landra ha da pagar lo scotto.

185) Dizion.4° Ed. .
LANFA
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vol.3 pag.16

LANFA.
Definiz: Agg. d'Acqua di fior d'aranci. Lat. aqua ex aurantii floribus destillata.
Esempio: Cant. Carn. 100. Acqua lanfa, e con muschio chiara, e netta Aprite, ove volete vi si metta.
Esempio: Libr. Son. 45. Questa è tutt'acqua lanfa, ch'io ti spruzzo.
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 7. E rosa, e lanfa, acque odorate spargono.
Esempio: Red. lett. 1. 118. Un poca di acqua lanfa, e sugo di limone.

186) Dizion.4° Ed. .
LANGORE
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vol.3 pag.16

LANGORE.
Definiz: V. A. Mancamento di forze, Malattía, Debilitamento, Afflizione cagionata da infermità. Lat. languor, infirmitas, aegritudo. Gr. ἀσθένεια, ἀῤῥωστία, μαλακία.
Esempio: Libr. Dicer. Acciocchè sanasse tutti i nostri langori.
Esempio: Fiamm. 4. 67. Quivi, posto che i langori corporali molto si curino, rade volte, o non mai vi s'andò con mente sana, che con sana mente se ne tornasse.
Esempio: Omel. Orig. Ed era sì languida dell'amor di Gesù, e sì n'ardea, che questo langore, e disiderio avea ec.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Ma perchè scorte Vi fosson le cagion de' miei langori.

187) Dizion.4° Ed. .
LANGUEGGIARE
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vol.3 pag.16

LANGUEGGIARE.
Definiz: V. A. Languire. Lat. languescere. Gr. παραχαλάζειν.
Esempio: Fr. Iac. T. 7. 3. Di desío i' langueggio, Che 'l mio Signor non veggio.
Esempio: Rim. ant. Guitt. R. Per gran doglienza mi langueggia 'l core.

188) Dizion.4° Ed. .
LANGUENTE
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vol.3 pag.16

LANGUENTE.
Definiz: Che languisce. Lat. languens. Gr. ὁ παρακμάζων.
Esempio: Amet. 77. E con aure lievi, e continove il fuoco languente recai in chiara luce, cacciando le tenebre della notte.
Esempio: Libr. cur. malatt. Sì è di grandissimo sollievo a' miseri infermi languenti.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Ebbe compassione della povera femmina languente.

189) Dizion.4° Ed. .
LANGUIDETTO
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vol.3 pag.16

LANGUIDETTO.
Definiz: Dim. di Languido.
Esempio: Menz. rim. 1. 248. E lo sguardo mesto volgono Languidette, pallidette.
Esempio: E Menz. rim. 256. Se languidetta In sull'erbetta Le sue pallide foglie all'aura aprì.

190) Dizion.4° Ed. .
LANGUIDEZZA
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vol.3 pag.16

LANGUIDEZZA.
Definiz: Fiacchezza, Languore. Lat. languor. Gr. ἀσθένεια.
Esempio: Albert. cap. 21. Difendere si dee la vecchiezza da languidezza, e pigrezza.
Esempio: Red. cons. 1. 258. Nulladimeno non le vien mai appetito, ma bensì languidezza.

191) Dizion.4° Ed. .
LANGUIDISSIMO
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vol.3 pag.16

LANGUIDISSIMO.
Definiz: Superl. di Languido.
Esempio: Gal. Sagg. 122. Languidissimo veramente è cotal discorso, perchè ec.
Esempio: E lett. Giul. Med. 50. Molto più languido è il lume di Giove ec. languidissimo, e fosco quello di Saturno.

192) Dizion.4° Ed. .
LANGUIDO
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vol.3 pag.16

LANGUIDO.
Definiz: Add. Senza forze, Debole, Fiacco, Afflitto. Lat. languidus. Gr. χαλαρός.
Esempio: Petr. son. 38. L'oro, e le perle, e i fior vermigli, e bianchi, Che 'l verno devria far languidi, e secchi, Son per me acerbi, e velenosi stecchi.
Esempio: E Petr.cap. 7. Gli occhi languidi volgo, e veggio quella, Ch'ambo noi, me sospinse, e te ritenne.
Esempio: Cr. 2. 26. 5. E che non sieno ritorti, nè sterili, nè languidi per magrezza.
Esempio: Gal. lett. Giul. Med. 50. Appare il suo lume languido, e abbacinato.
Esempio: Tass. Ger. 7. 5. Apre i languidi lumi, e guarda quelli Alberghi solitarj di pastori.
Esempio: E Tass. Ger. 12. 96. Al fin sgorgando un lagrimoso rivo, In un languido oimè proruppe, e disse.

193) Dizion.4° Ed. .
LANGUIDORE
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vol.3 pag.16

LANGUIDORE.
Definiz: V. A. Languore, Languidezza. Lat. languor. Gr. μαλακία.
Esempio: Libr. cur. malatt. Sentono per tutta la vita un certo noioso languidore.

194) Dizion.4° Ed. .
LANGUIRE
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vol.3 pag.16-17

LANGUIRE.
Definiz: Svenire, Mancar di forze, Infiebolire, Perdere il vigore, Divenire afflitto. Lat. languescere, languere, deficere. Gr. ἀσθενεῖν, χαλᾶν.
Esempio: Bocc. Introd. 15. Quasi abbandonati per tutto languieno.
Esempio: E Bocc. canz. 6. Deh dolgati, signor, del mio languire.
Esempio: G. V. 9. 105. 3. E quei traditori, che gli aveano renduta santa Maria a Monte, per sospetto menò a Lucca in prigione, e languendo gli fece morire (cioè: con istento)
Esempio: Dant. Inf. 29. Ch'era a veder per quella oscura valle Languir gli spirti per diverse biche.
Esempio: E Dan. Par. 16. Quaggiù, dove l'affetto nostro langue.
Esempio: Petr. son. 206. Ma perchè più languir? di noi pur fia Quel, che ordinato è già (cioè: affliggersi)
Esempio: E Petr. canz. 29. 3. Che memoria dell'opra anco non langue (cioè: non vien meno)
Esempio: E Petr. canz. 42. 6. Come fior colto langue.
Esempio: Lod. Mart. st. 107. Altro non è languir, ch'odiar se stesso, E tor l'alma da pace, e porla in guerra.
Esempio: Tass. Ger. 9. 86. E in atto sì gentil languir tremanti Gli occhi, e cader sul tergo il collo mira.
Esempio: E Tass. Ger. 19. 20. Già nelle sceme forze il furor langue, Siccome fiamma in deboli alimenti.

195) Dizion.4° Ed. .
LANGUISCENTE
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vol.3 pag.17

LANGUISCENTE.
Definiz: V. A. Che languisce, Languente. Lat. languidus. Gr. χαλαρός, ἀμαυρός.
Esempio: Sen. Pist. 92. La non razionale parte dell'animo ha due parti; l'una ec. l'altra umile, languiscente, data a' diletti.

196) Dizion.4° Ed. .
LANGUORE
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vol.3 pag.17

LANGUORE.
Definiz: Lo stesso, che Langore. Lat. languor, infirmitas, aegritudo. Gr. ἀσθένεια, ἀῤῥωστία, μαλακία.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Egli volle portare sopra di se tutti i nostri languori.
Esempio: Fr. Iac. T. 3. 9. 19. È sì fido questo amore, Che abbassato ha il Salvatore, E gli fa ogni dolore, E languor nostro portare.
Esempio: Red. cons. 2. 8. Si contenti, ed accomodi l'animo suo a credere, che vi ha da essere tramischiato qualche piccolo, e tollerabile languore.

197) Dizion.4° Ed. .
LANGURA
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vol.3 pag.17

LANGURA.
Definiz: V. A. Langore, Affanno. Lat. languor, cura, sollicitudo. Gr. ἀσθένεια, μέρυμνα μέριμνα, κῆδος.
Esempio: Fior. Virt. La vecchiezza sì è sopra gli altri, perch'ella indebolisce lo cuore, e fa langura allo spirito.
Esempio: Tav. Rit. Sire, non vi donate tanta langura.
Esempio: Fr. Iac. T. 2. 12. 23. Il ricco tremebondo Ne vive in gran langura.

198) Dizion.4° Ed. .
LANIARE
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vol.3 pag.17

LANIARE.
Definiz: V. L. Sbranare, Lacerare. Lat. laniare, dilaniare. Gr. ἀμύσσειν, σπαράττειν.
Definiz: §. Per metaf. Trattar male.
Esempio: Amet. 61. Perocchè l'uno con tagliente unghione ha laniato il misero popolo.

199) Dizion.4° Ed. .
LANIATO
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vol.3 pag.17

LANIATO.
Definiz: Add. da Laniare; Sbranato, Stracciato. Lat. laniatus. Gr. ἠμυγμένος.
Esempio: Fiamm. 7. 10. Trovando i vestimenti della sua Tisbe laniati dalla salvatica fiera, e sanguinosi.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Amet. 99. Che s'avvenir ciò dee, a coronali Fiamme piuttosto le chieggio dannate, Che a vita laniata.

200) Dizion.4° Ed. .
LANIATORE
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vol.3 pag.17

LANIATORE.
Definiz: Che lania. Lat. laniator. Gr. ὁ σπαράττων.
Esempio: Buon. Fier. 2. 2. 10. Leoni, sfingi, cerberi, o altri mostri Laniator d'agnelli, e di fanciulli.

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