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Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
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21) Dizion.3° Ed. .
LACCHEZZINO
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vol.3 pag.928

LACCHEZZINO.
Definiz: Dicesi per Cosa saporita, arguta, piccante.
Esempio: Lib. Sonet. Quando e' t'ha dato qualche lacchezzíno.

22) Dizion.3° Ed. .
LACCIA
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vol.3 pag.928

LACCIA.
Definiz: Cheppia. Pesce di mare, che la Primavera viene all'acqua dolce. Latin. alosa, clupea.
Esempio: Bern. Rim. A rivederci a Ostia a prima laccia.
Esempio: Red. Oss. Anim. 182. E questa è la spezie delle lacce, o cheppie.

23) Dizion.3° Ed. .
LACCIO
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vol.3 pag.928

LACCIO.
Definiz: Legáme, o foggia di cappio, che scorrendo lega, e strigne subitamente ciò, che passandovi il tocca. Lat. torus, laqueus.
Esempio: Cr. 10. 2. 2. Anche si fanno molti lacci delle setole del cavallo, in una funicella della detta materia tessuta.
Esempio: E Cr. num. 3. Quando presso all'acqua, ec. cotali lacci si tendono.
Esempio: Petr. Son. 226. Ne d'Amor visco tema, lacci, o rete.
Esempio: E Petr. Canz. 49. 4. Donna del Re, che i nostri lacci ha sciolti.
Esempio: E Petr. Canz. 36. 5. Pien di lacci, e di stecchi un duro corso.
Definiz: §. Per metaf. Ogni, e qualunque sorta d'inganno, e insidia, la qual si tenda tanto all'animo, quanto al corpo, siccome laqueus appo i Latini.
Esempio: Boc. Nov. 57. 2. Se da' lacci di vituperosa morte disviluppò.
Esempio: E Bocc. Nov. 3. 5. Costui ottimamente essere saputo uscir del laccio.
Esempio: Red. Ins. 3. Se ne' lacci delle fallacie, o negli agguati degli errori si trovi colta:

24) Dizion.3° Ed. .
LACCIUOLETTO
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vol.3 pag.928

LACCIUOLETTO.
Definiz: Dim. di Lacciuólo. Lat. laqueus.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Nella selva di quei capelli Lucifero tende gl'invisibili suoi lacciuoletti.

25) Dizion.3° Ed. .
LACCIUOLO
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vol.3 pag.928-929

LACCIUOLO.
Definiz: Dim. di Laccio. Lat. laqueus, e degli uccelli pedica, tendicula.
Esempio: Amm. Ant. 13. 2. 2. Come i pesci son presi al lamo, e gli uccelli al lacciuólo, così son presi gli huomini.
Esempio: Albert. cap. 63. E siccome i pesci si pigliano al lamo, e gli uccelli al lacciuólo, così son presi gli huomini nel tempo rio.
Definiz: §. Per metaf. Lat. insidiae, fraudes, illecebrae.
Esempio: Boc. Nov. 77. 46. Mille lacciuoli col mostrar d'amarti, t'aveva tesi intorno a' piedi.
Esempio: E Bocc. num. 68. Quivi la donna, che aveva a gran dovizia lacciuoli.
Esempio: Dant. Inf. 22. Ond'ei, ch'avea lacciuóli a gran divizia.
Esempio: Petr. Canz. 48. 4. Mille lacciuóli in ogni parte tesi.
Esempio: E Petr. Canz. 36. 2. Che v'eran di lacciuo' forme sì nuove.
Esempio: E Petr. Son. 53. Tanti lacciuo', tante impromesse false.

26) Dizion.3° Ed. .
LACERAMENTO
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vol.3 pag.929

LACERAMENTO.
Definiz: Il lacerare. Latin. laceratio.
Esempio: Paol. Oros. Per tutto l'Oriente il disfacimento delle Chiese, e 'l laceramento de' Santi, avea fatto.

27) Dizion.3° Ed. .
LACERARE
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vol.3 pag.929

LACERARE.
Definiz: Sbranare, e infragnere. Latin. lacerare.
Esempio: Mir. Mad. M. Con battitúre la percosse, e duramente la lacerò.
Esempio: Fir. As. 152. Imperciocchè lacerando, e stracciando le sue membra su per quei taglienti sassi, seminò le sue interiora.
Definiz: §. Per metaf. Lat. sugillare, carpere, proscindere.
Esempio: Boc. g. 4. p. 13. Riprenderannomi, morderannomi, lacerrannomi costoro? [qui per sincope]
Esempio: E Bocc. num. 1. E tutto da' morsi della 'nvidia esser lacerato.
Esempio: Guid. G. 83. Il quale così ardítamente, con parole vantevoli, e mordaci, non si è peritato di lacerare la vostra Maestade.
Esempio: Serd. St. 1. Con somiglianti calunnie, ec. lacerano ogni dì la fama dell'innocente giovane.

28) Dizion.3° Ed. .
LACERATO
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vol.3 pag.929

LACERATO.
Definiz: Add. da Lacerare. Lat. laceratus, discissus.
Esempio: Guid. Giud. Misesi uno lacerato, e vil vestimento.
Esempio: Fir. Luc. Di continuo lacerata, e mal trattata.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. Avea, come Atteon, già tutto il dorso Pelato, infranto, lacerato, e morso.

29) Dizion.3° Ed. .
LACERAZIONE
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vol.3 pag.929

LACERAZIONE.
Definiz: Laceramento. Lat. laceratio.
Esempio: Mor. S. Greg. Dell'utile lacerazione.
Esempio: Red. Oss. Anim. 155. Difficilmente se ne possono staccare senza lacerazione, o dell'intestíno, o de' vermi.

30) Dizion.3° Ed. .
LACERO
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vol.3 pag.929

LACERO.
Definiz: Lacerato. Lat. lacer.
Esempio: Cr. 5. 19. 3. Piantansi con piante, che abbian radíci, e con piante divelte da' pedáli, e dalla parte di sotto infrante, e lacere.
Esempio: Serd. Stor. 1. Videro, ec. quattro huomini stramazzati morti, e laceri in un momento.
Esempio: E Serd. Stor. lib. 4. Alcuni soldati presero quel corpo lacero, e acciocchè non fosse veduto, lo gettarono sotto coperta.

31) Dizion.3° Ed. .
LACERTO
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vol.3 pag.929

LACERTO.
Definiz: Lat. lacertus, torus.
Esempio: Dan. Inf. 22. Presegli il braccio col ronciglio, Sicchè, stracciando, ne portò un lacerto.
Esempio: But. Lacerto è propriamente congiunzione di più capi di nervi insieme, ed è in alcune parti del braccio.
Esempio: Cr. 9. 10. 4. E in simil modo si faccia nelle gambe dinanzi, faccendo le predette cottúre dentro ne' lacerti.

32) Dizion.3° Ed. .
LACI
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vol.3 pag.929

LACI.
Definiz: V. A. Avverbio di luogo: e vale lo stesso, che Là, e la Ci si aggiugne per proprietà di linguaggio, come Lici, e Quici. Lat. illuc.
Esempio: Dant. Purg. 24. Per esser pure allora volto in laci.

33) Dizion.3° Ed. .
LACO
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vol.3 pag.929

LACO.
Definiz: Lago, è poetico. Lat. lacus us.
Esempio: Dan. Inf. 25. Che sotto 'l sasso di Monte Aventino, Di sangue fece molte volte laco.
Esempio: E Dan. Purg. 5. E lì vid'io Delle mie vene farsi in terra laco.

34) Dizion.3° Ed. .
LACRIMA
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vol.3 pag.929

LACRIMA.
Definiz: Lagrima. Lat. lacryma. Gr. δάκρυον.
Esempio: Dan. Inf. 25. Erba, ne biada, in sua vita non pasce, Ma sol d'incenso lacrime, e d'amómo [Qui val Gocciola]

35) Dizion.3° Ed. .
LACRIMABILE
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vol.3 pag.929

LACRIMABILE.
Definiz: Lacrimevole, pien di lacrime, atto a muover lacrime. Lat. lacrymabilis.
Esempio: Dan. Inf. 6. Qui pose fine al lacrimabil suono.

36) Dizion.3° Ed. .
LACRIMALE
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vol.3 pag.929

LACRIMALE.
Definiz: Lo stesso, che Lagrimale.

37) Dizion.3° Ed. .
LACRIMANTE
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vol.3 pag.929

LACRIMANTE.
Definiz: Lo stesso, che Lagrimante.

38) Dizion.3° Ed. .
LACRIMARE
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vol.3 pag.929

LACRIMARE.
Definiz: Lo stesso, che Lagrimare.

39) Dizion.3° Ed. .
LACRIMATO
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vol.3 pag.929

LACRIMATO.
Definiz: Addiett. da Lacrimare. Latin. defletus, deploratus.
Esempio: Dant. Purg. 10. L'Angel, che venne in terra col decreto Della molti anni lacrimata pace (qui diu desiderata)

40) Dizion.3° Ed. .
LACUNA, e LAGUNA
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vol.3 pag.929

LACUNA, e LAGUNA.
Definiz: Ridotto d'acqua morta. Lat. lacuna.
Esempio: Vit. Plut. Ed in questo usciron del fiume, e della lacúna, che era nel luogo.
Esempio: Cr. 9. 84. Se fiume vi manca, una lacúna vi si faccia.
Esempio: Dant. Parad. 33. Or questi che dall'infima lacúna Dell'universo [cioè concavità, e fondo]
Esempio: All. 192. Ma perchè l'orto non è posto in piano Nel mezzo ho fatto quasi una lacúna.

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