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Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
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81) Dizion.3° Ed. .
LAICAMENTE
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vol.3 pag.931

LAICAMENTE.
Definiz: All'usanza de' laici, alla laica. Lat. laicè.
Esempio: Gio. Vill. 10. 230. 4. Dicendo laicamente, come fedel Cristiano, che, ec. [Qui semplicemente, idiotamente. Lat. simpliciter, idioticè]

82) Dizion.3° Ed. .
LAICALMENTE
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vol.3 pag.931

LAICALMENTE.
Definiz: Laicamente. Lat. *laicè.
Esempio: Com. Inf. 20. E più laicalmente si potrebbono esporre a lettera, le parole di Beatrice.

83) Dizion.3° Ed. .
LAICIALE
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vol.3 pag.931

LAICIALE.
Definiz: V. A. Laicale. Lat. *laicalis, laicus.
Esempio: Com. Inf. 27. Perocchè erano poeti, alli quali è interdetto ogni atto laiciale, non che di guerra.

84) Dizion.3° Ed. .
LAICO
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vol.3 pag.931

LAICO.
Definiz: Quegli, che non è iniziato, ne fatto abile a maneggiare le cose Sacre, laicus, usano i Sacri, profanus in buon Latino. Gr. λαικός.
Esempio: Dan. Inf. 18. Che non parea, s'era laico, o Cherco.
Esempio: Gio. Vill. 9. 135. 2. Questi fu grande letterato, quasi in ogni scienza, tutto fosse laico.
Definiz: §. E perchè, da un certo tempo addietro, per lo più, non istudiavano se non i Preti, e i Frati, chiamavano i non letterati, laici. Lat. illiteratus, indoctus.
Esempio: Gio. Vill. 1. 1. 3. Acciocchè gli laici, siccome gli alletterati ne possano ritrarre frutto, e diletto.
Esempio: Galat. Conciossiachè 'l dire è molto più agevol cosa, che 'l fare, e l'operare, ec. massimamente di noi laici, e idioti.

85) Dizion.3° Ed. .
LAIDAMENTE
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vol.3 pag.931

LAIDAMENTE.
Definiz: Disonestamente, bruttamente, con vergogna. Lat. turpiter, foedè.
Esempio: Liv. M. Ma non è verisimile, che Fabio avesse si laidamente fallíto.
Esempio: Nov. Ant. 60. 3. Cavaliere, che hai tu misfatto a costoro, ch'e' ti menano così laidamente?
Esempio: E N. ant. Nov. 24. 4. Videro, che i Saracini mangiavano in terra assai laidamente (cioè sporcamente)

86) Dizion.3° Ed. .
LAIDEZZA
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vol.3 pag.931

LAIDEZZA.
Definiz: Astratto di Laido. Lat. turpitudo, deformitas.
Esempio: Amm. Ant. Nelle vestimenta sempre gli piacque povertà, non giammai laidezze.
Esempio: Tes. Br. 5. 33. E molto hae a dispetto la laidezza, de' suoi piedi (parla del Paone)
Esempio: Cavalc. Discipl. Spirit. Dio non lascia alcuna laidezza di vizio, senza bellezza di vendetta.

87) Dizion.3° Ed. .
LAIDIRE
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vol.3 pag.931

LAIDIRE.
Definiz: Bruttare, disonorare, guastare. Lat. deturpare.
Esempio: Amm. Ant. 36. 5. 9. Lo perverso disiderio di grandezza, suole laidíre la fama del Signore.
Esempio: E Amm. ant. 30. 4. L'ira molto laidisce, e disforma il corpo.
Esempio: Quist. Filosof. C. S. Alcuna cosa si può laidire, e sozzare in due modi, o per apponizion d'alcuna sozzúra, ovvero, per remozion d'alcuna bellezza.

88) Dizion.3° Ed. .
LAIDISSIMAMENTE
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vol.3 pag.931

LAIDISSIMAMENTE.
Definiz: Superlat. di Laidamente. Lat. turpissimè.
Esempio: Vit. S. Padr. Facevalo laidissimamente ruttare, e vaporare tutto quel cibo in aere, a modo di fummo fetente [cioè sporchissimamente, schifosissimamente]

89) Dizion.3° Ed. .
LAIDISSIMO
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vol.3 pag.931

LAIDISSIMO.
Definiz: Superlat. di Laido. Lat. turpissimus.
Esempio: Amm. Ant. 25. 9. Lussuria ne' vecchj, e ne' maggiori è laidissima.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. Li Beati hanno li corpi chiari, e sottili, lievi, e impassibili, e gli dannati laidissimi, e gravi.
Esempio: S. Grisost. E nudata la infelice anima tua di tutti gli ornamenti, ed è spogliata d'ogni dono, e d'ogni grazia, ed è rimasa, e diventata laidissima.

90) Dizion.3° Ed. .
LAIDITO
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vol.3 pag.931

LAIDITO.
Definiz: Add. da Laidíre. Lat. deturpatus.
Esempio: Albert. Cap. 32. E certo gran cosa ha la coscienza laidita.

91) Dizion.3° Ed. .
omografo. 1
LAIDO
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vol.3 pag.931

LAIDO.
Definiz: Sust. Laidezza. Lat. turpitudo, deformitas.
Esempio: Guitt. Lett. 25. Guardatevi dal laido, che piccolissimo laido, tolle gran bello, e piccolissima onta, gran massa di onore consuma.

92) Dizion.3° Ed. .
omografo. 2
LAIDO
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vol.3 pag.931

LAIDO.
Definiz: Sozzo, deforme, brutto, sporco, non solamente di bruttúra materiale, ma di bruttúra, e oscenità di vizzj, e di malvagi costumi. Lat. turpis, inhonestus, foedus.
Esempio: Nov. Ant. 44. 1. Il vostro marito è così laido, come voi sapete.
Esempio: E N. ant. Nov. 25. 2. Donne, ec. erano sguardate, e io no, per mia laida cotta.
Esempio: G. V. 7. 40. 2. Avvenne una laida, e abbominevol cosa sotto la guardia del Re Carlo.
Esempio: Amm. Ant. 3. 7. 2. La quale ha luogo, non solamente ne' fatti, ma eziandio nelle parole, di non trapassare il modo del favellare, e che nessuna cosa laida, suoni nel tuo dire.
Esempio: Dan. Inf. 19. Che dopo lui verrà di più laida opra, Di ver Ponente un Pastor senza legge.
Esempio: E Dan. Inf. 32. Ma riprendendo lei di laide colpe.
Esempio: Nov. Ant. 18. 2. Io abbo un laido dente (cioè guasto, e corrotto)
Esempio: E N. ant. Nov. 70. 2. Ed assai è laida cosa piangere altri se stesso.
Esempio: E N. ant. altrove. E li donzelli presero a contare, come vi aveva laide novelle (cioè pessime, e malvage)

93) Dizion.3° Ed. .
LAIDURA
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vol.3 pag.931

LAIDURA.
Definiz: Laidezza. Lat. turpitudo, deformitas.
Esempio: Am. Ant. 24. 3. 3. Sempre alla satollanza è congiunta vanezza di laidúra.
Esempio: Liv. M. Questa è grande onta, grande misfatto, e grande laidúra.
Esempio: E Liv. M. altrove. Alla cosa, che tanto era sozza, e ontósa, fu aggiunto laidúra.
Esempio: Tes. Br. 8. 59. Lo terzo vizio si è, quando una delle cose, elli numera, tu la puoi riconoscere, e fermare senza laidúra.

94) Dizion.3° Ed. .
LALDARE
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vol.3 pag.931

LALDARE.
Definiz: V. A. Laudare. Latin. laudare.
Esempio: Vit. S. Margh. Fammi Signor mio Giesù Cristo sempre degnamente laldare te.

95) Dizion.3° Ed. .
L'ALTR'IERI
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vol.3 pag.931-932

L'ALTR'IERI.
Definiz: Avverb. di tempo indeterminato: e vale Pochi giorni addietro. Lat. superioribus diebus. E Ier l'altro: vale Il dì avanti al dì prossimo passato. Lat. nudius tertius.
Esempio: Dan. Purg. 23. Di quella vita mi volse costui, Che m'iva innanzi l'altr'ier, quando tonda Vi si mostrò la suora di colui, E 'l sol mostrai.
Esempio: Dan. Rim. 20. Madonna, deh vedeste voi l'altr'ieri Quella gentil figura, che m'ancide?
Esempio: E Dan. Rim. altrove. Cavalcando l'altr'ier per un cammino.
Esempio: Galat. E ieri non vi degnaste di venir per me a casa, come io venni a trovar voi l'altr'ieri.
Esempio: Bemb. As. 3. Così vagamente l'altr'ieri alle tavole di vostra Maestà, cantando, ec.

96) Dizion.3° Ed. .
LAMA
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vol.3 pag.932

LAMA.
Definiz: In questi esempli sempre val Pianura, e campagna. Lat. planicies, campus.
Esempio: Dan. Inf. 20. Non molto ha corso, che truova una lama, Nella qual si distende, e la impalda.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 32. Che mal sai lusingar per questa lama.
Esempio: E Dan. Purg. 7. Di questo balzo meglio gli atti, e i volti, Conoscerete voi di tutti quanti, Che nella lama giù, tra essi, accolti.
Esempio: Dittam. L'uno piangea per la misera fame, L'altro la gran mortalitade trista, Che sparta s'era per le nostre lame.
Esempio: Bern. Orl. 3. 8. 56. Rispose quel Romito: in questa lama, Mai non discese umana creatúra.
Definiz: §. E Lama: diciamo a Piastra di ferro, o d'altro metallo. Lat. lamina.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 45. A Verona, a Montorio, dove il rame, S'acconcia a forza d'acque, e non a secco, Una trave ho vist'io, che ne fa lame.
Esempio: Cecch. Esalt. 1. 1. D'ogni intorno incrostata a lame d'oro.
Esempio: Red. Ins. 10. L'irritai ad avventar molte puntúre sopra una lama di ferro.
Definiz: §. E Lama: alla Parte della spada, fuor dell'elsa, e del pome.
Esempio: Bern. Orl. E taglian tutti, qual lama affilata.
Esempio: Red. Vip. 2. Non so, come il volgo si vada sognando di poter avvelenare le lame delle spade.
Esempio: E Esper. Natur. 29. Si poteva farne la prova con una lama di spada, armata de' suoi fornimenti, o come la dicono messa a cavallo.
Definiz: §. E venire a mezza lama: si dice Quando si viene alla conclusione subitamente; tratta la metafora da quegli, che nel far quistione, in pochi colpi s'avvicinano tanto, che posson ferirsi da mezza lama indietro. Latin. cominus pugnare.
Esempio: Alleg. 283. Per venir finalmente a mezza lama
Definiz: [Diciamo anche: Venire a mezza spada.
Esempio: Ariost. Fur. 36. 49. A mezza spada vengono di botto. Lat. cominus pugnare]

97) Dizion.3° Ed. .
LAMBICCARE
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vol.3 pag.932

LAMBICCARE.
Definiz: Uscir per lambicco. Lat. stillare, distillare.
Definiz: §. Per metaf. Lambiccarsi il Cervello. Lat. ingenium torquere.
Esempio: Red. Ins. 197. Volle più tosto, lambiccandosi il cervello, scrivere, che l'asino non impidocchisce.

98) Dizion.3° Ed. .
LAMBICCO
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vol.3 pag.932

LAMBICCO.
Definiz: Lo stesso, che Limbicco.
Esempio: Ricett. Fior. L'acque stillate son quelle, che si cavano per lambicco, o per altro strumento.

99) Dizion.3° Ed. .
LAMBIMENTO
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vol.3 pag.932

LAMBIMENTO.
Definiz: Il lambire. Latin. linctus.
Esempio: Lib. Cur. Malat. Nel tempo del lambimento, tenga il petto fasciato, con panni caldi.

100) Dizion.3° Ed. .
LAMBIRE
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vol.3 pag.932

LAMBIRE.
Definiz: Pigliar leggiermente colla lingua cibo, o beveraggio, e non si direbbe se non di Cose, ch'abbian del liquido. Lat. lambere, libare.
Esempio: Com. Purg. 24. Quegli, che colla mano, e colla lingua lambiranno l'acque, siccome colla lingua sul lambíre il cane, metterágli da una parte.
Esempio: Red. Vip. 1. 31. Lambiscono, e cacciansi giù per la gola il veleno della vipera.
Esempio: Ap. Rucell. Lambendo molto più viole, e rose, Sulle tremanti, e rugiadose cime.

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