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Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
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141) Dizion.3° Ed. .
LANCIATA
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vol.3 pag.934

LANCIATA.
Definiz: Verbal. di Lanciare: Lo spazio di quanto va tirata un'asta da lanciare. Lat. teli iactus, lanceae iactus.
Esempio: Paol. Oros. Essendo l'oste presso a una lanciata di lancia, per combattere.
Esempio: Vegez. Quegli, che asseggono a una lanciata di lancia di lungi, fanno una fossa.
Definiz: §. E Lanciata: diciamo anche per Colpo, o percossa di lancia. Lat. lanceae ictus.
Esempio: Albert. cap. 59. Le lanciate, che son vedute dinanzi, fanno men danno (Il Lat. dice iacula quae praevidentur minus feriunt)
Esempio: Bern. Orl. 3. 6. 14. Or'a traverso mena una lanciata.

142) Dizion.3° Ed. .
LANCIATO
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vol.3 pag.934

LANCIATO.
Definiz: Add. da Lanciare. Lat. vibratus, coniectus, contortus.
Esempio: Tass. Gerus. 7. 96. La percossa lanciata, all'elmo giunge.

143) Dizion.3° Ed. .
LANCIATORE
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vol.3 pag.934

LANCIATORE.
Definiz: Verbal. masc. Che lancia. Lat. iaculator.
Esempio: Lib. Liv. M. I Principi, e i lanciatori, che erano apparecchiati, e armati dinanzi agli operieri.
Esempio: Tass. Ger. 9. 81. Un paggio del Soldan misto era in quella Turba de' sagittarj, e lanciatori.

144) Dizion.3° Ed. .
LANCIATRICE
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vol.3 pag.934

LANCIATRICE.
Definiz: Verbal. femm. Che lancia. Latin. iaculatrix.
Esempio: Lib. Astr. Siccome dicemmo, che si nomina l'altra lanciatrice di terra.

145) Dizion.3° Ed. .
LANCIO
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vol.3 pag.934

LANCIO.
Definiz: Salto grande. Latin. saltus praeceps.
Esempio: Franc. Sacch. E da' lanci, e da' salti del cavallo ognun fuggendo.
Esempio: Morg. E finalmente dal Re Caradoco, A lanci, e salti si partir costoro.
Definiz: §. Dicesi di primo lancio: Subito, a prima giunta. Lat. principio, extemplo, illicò.
Esempio: Tac. Dav. Stor. 295. Correndovi per tutto soldati di primo lancio al foro.

146) Dizion.3° Ed. .
LANCIONE
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vol.3 pag.934

LANCIONE.
Definiz: Accrescitivo di lancia. Latin. immanis lancea, grandis lancea.
Esempio: Fr. Iac. T. Amor niente vuol ragione, Nanti saetta suo lancione.
Esempio: Ar. Fur. 17. 98. Ma quel con un lancion gli fa risposta.
Esempio: Fir. Asin. 110. E messo mano per un lancione, glie ne cacciò per mezzo delle budella.

147) Dizion.3° Ed. .
LANCIONIERE
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vol.3 pag.934

LANCIONIERE.
Definiz: Tirator di lancia. Latin. iaculator.
Esempio: Liv. M. La prima schiera era di lancionieri, e aveva quindici drappelli.

148) Dizion.3° Ed. .
LANCIOTTARE
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vol.3 pag.934

LANCIOTTARE.
Definiz: Ferire di lancia. Lat. lancea ferire, pilo petere.
Esempio: Tac. Dav. St. 2. 275. Gli Otoniani di sopra, più grave, e diritto lanciottavano.

149) Dizion.3° Ed. .
LANCIOTTATA
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vol.3 pag.934

LANCIOTTATA.
Definiz: Colpo di lanciotto. Lat. pili lanceae ictus.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 4. 98. Essi per contra li ripingevono con targate, lanciottate, sassi, e cantóni.

150) Dizion.3° Ed. .
LANCIOTTO
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vol.3 pag.934

LANCIOTTO.
Definiz: Asta da lanciare. Lat. lancia iaculum
Esempio: Liv. M. Vennono a combattere di lunga, non di dardi, ne di lanciotti, ma a mano a mano, colle spade.
Esempio: M. V. 7. 81. Il popolo sottoposto al duro giogo, per ubbidire il Tiranno, si mosse con bastoni, e con lanciotti in mano, che altre armi non avea.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. Vide, ec. un demonio in ispezie d'uno Etiopo, molto nero, con certi lanciotti infocati in mano, che parea, che li lanciassi dentro.

151) Dizion.3° Ed. .
LANCIUOLA
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vol.3 pag.934

LANCIUOLA.
Definiz: Lancetta, piccola lancia. Latin. lanceola.
Esempio: Fr. Giord. S. Un ferro medicinale, cioè una lanciuóla da trar sangue.
Esempio: Vegez. Il cacciatore, acciocchè pigli cosa di poca valuta, usa di gittar le lanciuóle, per meglio sapere, quando caccia il cerbio, o altra bestia colpire.
Definiz: §. Per similit. Una spezie di piantaggine.
Esempio: Lib. Cur. Malatt. Ammacca la lanciuóla tra due sassi, e cavane il sugo.

152) Dizion.3° Ed. .
LANDA
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vol.3 pag.934

LANDA.
Definiz: Pianúra, campagna, pratería. Lat. planicies, campus.
Esempio: Dan. Inf. 14. Dico, che arrivammo ad una landa, Che dal suo letto ogni pianta rimuove.
Esempio: E Dan. Pur. 27. Giovane, e bella in sogno, mi parea, Donne vedere andar per una landa, Cogliendo fiori.
Esempio: Rim. Ant. Aut. Incer. Vidi una donna andar per una landa.
Esempio: Dittam. Chiare fontane, ed erbe crude, e ghiande, Era lor cibo, e tutti allor si stavano A libiti ne' boschi, e per le lande.
Esempio: Tratt. Int. Come sono le folli femmine, che vanno col collo steso, ed a capo erto, come cerbio in landa.

153) Dizion.3° Ed. .
LANDRA
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vol.3 pag.934

LANDRA.
Definiz: Puttana. Lat. meretrix.
Esempio: Pataff. Quando e' son colla landra molto al leno.

154) Dizion.3° Ed. .
LANFA
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vol.3 pag.934

LANFA.
Definiz: Acqua di fior d'aranci. Lat. aqua ex aurantij floribus destillata.
Esempio: Cant. Carn. 100. Acqua lanfa, e con muschio chiara, e netta.
Esempio: Lib. Son. Quest'è tutt'acqua lanfa, ch'io ti spruzzo.

155) Dizion.3° Ed. .
LANGORE
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vol.3 pag.934

LANGORE.
Definiz: Mancamento di forze, malattía, debilitamento, afflizione, cagionata da infermità. Lat. languor, infirmitas.
Esempio: Lib. Dicer. Acciocchè sanasse tutti i nostri langóri.
Esempio: Fiam. lib. 4. 67. Quivi posto, che i langóri corporali molto si curino, rade volte, o non mai vi s'andò.
Esempio: Omel. Orig. Ed era sì languida dell'amor di Gesù, e sì n'ardéa, che questo langóre, e disiderio avea, ec.
Esempio: Franc. Sacch. Rim. Ma perchè scorte Vi fosson le cagion de' miei langóri.

156) Dizion.3° Ed. .
LANGUENTE
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vol.3 pag.934

LANGUENTE.
Definiz: Che languisce. Lat. languens.

157) Dizion.3° Ed. .
LANGUIDEZZA
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vol.3 pag.934

LANGUIDEZZA.
Definiz: Fiacchezza, langóre. Lat. languor.
Esempio: Albert. cap. 21. Difendere si dee la vecchiezza da languidezza, e pigrezza.

158) Dizion.3° Ed. .
LANGUIDO
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vol.3 pag.934-935

LANGUIDO.
Definiz: Senza forze, debole, fiacco, afflitto. Lat. languidus.
Esempio: Petr. Son. 38. L'oro, e le perle, e i fior vermigli, e bianchi, Che 'l verno dovria far languidi, e secchi.
Esempio: E Petr. Cap. 7. Gli occhi languidi volgo, e veggo quella.
Esempio: Cr. 2. 26. 5. E che non sieno ritorti, ne sterili, ne languidi per magrezza.
Esempio: Gal. G. Med. 68. G. Med. 50. E appare il suo lume languido.
Esempio: Tass. Ger. 7. 5. Apre i languidi lumi, e guarda quelli Alberghi solitarj di pastori.
Esempio: E Tass. Ger. 12. 96. Al fin sgorgando un lagrimoso rivo, In un languido oime, proruppe, e disse.

159) Dizion.3° Ed. .
LANGUIDORE
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vol.3 pag.935

LANGUIDORE.
Definiz: Languore, languidezza. Lat. languor.
Esempio: Lib. Cur. Malat. Sentono per tutta la vita un certo noioso languidóre.

160) Dizion.3° Ed. .
LANGUIRE
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vol.3 pag.935

LANGUIRE.
Definiz: Svenire, mancar di forze, infiebolire, perdere il vigore, divenire afflitto. Latin. languescere, languere, deficere.
Esempio: Boc. Introd. n. 15. Quasi abbandonati, per tutto languiéno.
Esempio: E Bocc. Canz. 6. Deh dolgati per me del mio languire.
Esempio: G. V. 9. 105. 3. E quei traditori, che gli aveano renduta Santa Maria a Monte, per sospetto, menò a Lucca in prigione, e languendo, gli fece morire [cioè con istento]
Esempio: Dan. Par. 16. Quaggiù, dove l'affetto nostro langue.
Esempio: E Dan. Inf. 29. Ch'era a veder per quella oscura valle, Languir gli spirti, per diverse biche.
Esempio: Petr. Son. 27. Ma perchè pur languire? Di noi pur fia qualche ordinato è già (cioè affliggersi. Lat. se afflictare)
Esempio: E Petr. Canz. 42. Come fior colto, langue.
Esempio: E Petr. Canz. 29. Che memoria dell'opra anco non langue.
Esempio: Lodov. Mart. St. p. sec. Altro non è languir, ch'odiar se stesso, E tor l'alma di pace, e porla in guerra.
Esempio: Tass. Gerus. 9. 86. E in atti sì gentil languir tremanti Gli occhi, e cader sul tergo il collo mira.
Esempio: E Tass. Gerus. 19. 20. Già nelle sconce forze il vigor langue, Sì come fiamma in deboli alimenti.

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