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Dizionario 1° Edizione
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321) Dizion.1° Ed. .
ACCOMODAMENTO
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pag.12

ACCOMODAMENTO.
Vedi ACCONCIAMENTO.
322) Dizion.1° Ed. .
ACCOMODARE
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pag.12

ACCOMODARE.
Vedi ACCONCIARE.
323) Dizion.1° Ed. .
ACCOMODEVOLMENTE
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pag.13

ACCOMODEVOLMENTE
Definiz: bene, e acconciamente, comodamente. Lat. Commodè.
Esempio: Cr. 6. 2. 8. E possonsi accomodevolmente seminar l'erbe.

324) Dizion.1° Ed. .
ACCOMPAGNARE
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pag.13

ACCOMPAGNARE
Definiz: andar con uno, per lo più, per onorarlo, o assicurarlo. Lat. Comitari, comitem, se praebere.
Esempio: Bocc. n. 93. 13. Benignamente l'avea ricevuto, e familiarmente accompagnato.
Esempio: Dan. Pur. 6. Cesare mio, perchè non m'accompagni.
Esempio: Petr. Canz. 5. 3. Le 'nsegne Cristianissime accompagna.
Definiz: E per appaiare. Lat. iungere, iugare.
Esempio: Cresc. 9. 64. 2. Insieme s'accompagnino i buoi d'ugual potenza.
Definiz: ¶ E neut. pass. Farsi compagno.
Esempio: Bocc. n. 12. 2. Con liquali, ragionando, incautamente s'accompagnò.

325) Dizion.1° Ed. .
ACCOMPAGNATO
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pag.13

ACCOMPAGNATO
Definiz: add. L. comitatus, a, um.
Esempio: Petr. Son. 187. Liete pensose, accompagnate, e Sole.
Esempio: Bocc. Introd. n. 35. E soli, e accompagnati, e di dì, e di notte.
Esempio: Passav. car. 68. Mandai gli Appostoli miei accompagnati a due a due all'uficio della dottrina [cioè accoppiati]

326) Dizion.1° Ed. .
ACCOMPAGNATURA
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pag.13

ACCOMPAGNATURA
vedi COMPAGNÍA.
327) Dizion.1° Ed. .
ACCOMUNARE
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pag.13

ACCOMUNARE
Definiz: far comune quel ch'è proprio, mettere a comune. Lat. in medium conferre, commune facere: Gr. Κοινοῦν
Esempio: Bocc. 77. 1. Poichè le donne alquanto ebber cianciato dell'accomunar le mogli.
Definiz: ¶ E neut. pas.
Esempio: Lib. Motti. Perocchè s'inchina, e accomuna, e appareggia a quelli, che son minori. [cioè accomuna la sua maggioranza, conversa del pari] Lat. Socium se praebet.

328) Dizion.1° Ed. .
ACCONCEZZA
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pag.13

ACCONCEZZA
Definiz: ornamento, grazia, vaghezza. Lat. Venustas, ornatus.
Esempio: Lib. d'Amore. La ricevuta sospeccion del romore alla giovinetta fa porre maggior guardia, e ogni acconcezza di parlar leva via.
Definiz: ¶ Per attillatura, che è una certa leggiadra squisitezza delle portature e degli abiti: Lat. mundizia, eleganzia .
Esempio: Salust. Iug. R. Si diede non all'adorno parlar Greco, ne a mondizio, o vero acconcezze cittadinesche.

329) Dizion.1° Ed. .
ACCONCIAMENTE
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pag.13

ACCONCIAMENTE
Definiz: molto bene, con ordine, ordinatamente, Lat. aptè, rectè.
Esempio: Bocc. 16. 16. Con Currado Malaspina si mise per famigliare, lui assai acconciamente, e a grado servendo.
Esempio: E Bocc. n. 7. 13. Bergamino assai acconciamente hai mostrato i danni tuoi.
Definiz: ¶ Per comodamente, con destro modo, senza sconcio,
Esempio: Bocc. n. 28. 26. Quando acconciamente poteva, volentieri col Savio Abate si ritrovava.
Esempio: Cr. 8. 5. 2. Co' carri, e co' buoi possano acconciamente andare a tutte le parti de' campi.
Esempio: Bocc. 97. 5. Le venne in pensiero, se acconciamente potesse, di volere il suo amore, e 'l suo proponimento, prima che morisse, fare al Re sentíre.
Esempio: E Bocc. nov. 59. 2. E facevano lor brigate di certo numero, guardando di mettervi tali, che comportar potessero acconciamente le spese.

330) Dizion.1° Ed. .
ACCOCCOLARE
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pag.13

ACCOCCOLARE
vedi ACCOSCIARE.
331) Dizion.1° Ed. .
ACCONCIAMENTO
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pag.13

ACCONCIAMENTO
Definiz: L'acconciare, accomodamento. Lat. Accommodatio, collocatio.
Esempio: M. V. 6. 61. Avendo i dieci del Mare lungamente trattato col Comune di Siena, di voler far porto a Talamone, recato l'acconciamento del porto, e del ridotto in terra.
Definiz: E per arte, artificio. Lat. artificium.
Esempio: Cr. 11. 1. 1. Gli esercizj della villa richieggono fortezza d'abitatori, industria, e acconciamento d'operatori.
Esempio: Amm. Ant. Niuna cosa è così contraria al dicitore, come il manifesto acconciamento.

332) Dizion.1° Ed. .
ACCONCIARE
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pag.13

ACCONCIARE
Definiz: ridurre a bene essere, e mettere in sesto, e 'n buon termine, ilche diciamo anche, accomodare, contrario di guastare. Lat. Concinnare, aptare.
Esempio: Bocc. n. 50. 12. Andò verso una scala, sotto la quale era un chiuso di tavole, ec. come tutto dì veggiamo, che fanno far coloro, che le lor case acconciano.
Esempio: E Bocc. n. 93. 20. Io non intendo di guastare in altrui quello, che in me io non so acconciare.
Esempio: N. ant. proem. 1. Però voi, che avete i cuori gentili, e nobili fra gli altri, acconciate le vostre menti primamente nel piacer d'Iddio [cioè conformate]
Esempio: E N. ant. n. 94. 1. Messer per cortesia acconciate li fatti vostri, e non isconciate gli altrui.
Definiz: ¶ Per adornare. Lat. Comere, comam componere.
Esempio: Lab. n. 203. Era da ridere l'averla veduta, quando s'acconciava la testa.
Esempio: Bocc. n. 65. 9. Venuta la mattina della Pasqua, la donna si levò in su l'aurora, e acconciossi, e andossene alla Chiesa impostale dal marito.
Esempio: E Bocc. n. 38. 17. E lei così ornata, come s'acconciano i corpi morti.
Esempio: Valer. Mass. P. se. Acconciossi a guisa di Sacerdote: e in questo significato diciamo anche ABBIGLIARE, onde ABBIGLIAMENTI.
Definiz: ¶ Per accordarsi insieme, pacificare. Lat. pacificare, reconciliare
Esempio: G. V. 8. 37. 3. Si si tramisono d'acconciarli insieme, e preson la Signoría della terra.
Esempio: E G. V. lib. 7. 78. 1. Alla fine, per poco podere e seguito, s'acconciò co' Fiorentini.
Esempio: E G. V. lib. 10. 23. Il popolo della Città di Modana, per trattato del Legato di Lombardía, si levò a romore, gridando pace, ec. e acconciarsi col detto Legato.
Definiz: ¶ Per maritare. Lat. in matrimonium collocare.
Esempio: Bocc. n. 68. 21. Ti potevano cosí orrevolmente acconciare in casa i Conti Guidi, con un pezzo di pane.
Definiz: ¶ Per apprestare, preparare, mettere in punto. Lat. Praeparare.
Esempio: Bocc. 99. 27. E senza altro dire, fattisi tutti i suoi vestimenti in una camera acconciare, vel menò dentro.
Definiz: ¶ Per porre, e mettere uno al servigio di chi che sia. Lat. aliquem in servitutem dare.
Esempio: Bocc. n. 18. 18. Avendo adunque il Conte il figliuolo, e la figliuola acconci.
Esempio: E Bocc. n. 67. 5. Avanti che da Egano si partisse, ebbe con lui acconcio Anichino.
Definiz: ¶ E neut. pass. porsi a star con altri. Lat. Se alicui in servitutem tradere.
Esempio: Bocc. n. 19. 24. col quale, entrata in parole, con lui s'acconciò per Servidore.
Definiz: ¶ Per istanziare, abitare, accasarsi. Lat. Domicilium collocare.
Esempio: Bocc. n. 80. 28. E come io ci sarò acconcio, voi ne potrete essere alla pruova.
Definiz: ¶ E Acconciarsi dell'anima, prepararsi alla morte, col ricevere i Sagramenti della Chiesa.
Esempio: Passav. 29. Fu indotto che si dovesse acconciar dell'anima, confessandosi.

333) Dizion.1° Ed. .
ACCONCIATRICE
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pag.13

ACCONCIATRICE.
Definiz: verbal. femm. che acconcia, accommodatrice. Lat. *Concinnatrix.
Esempio: Filoc. 2. 37. La fortuna acconciatrice de' mondani accidenti.

334) Dizion.1° Ed. .
ACCONCIATURA
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pag.13

ACCONCIATURA
Definiz: l'acconciare. Lat. Concinnatio.
Esempio: Quad. di cont. Ne pagava a Branca pennaiuolo, per Libbre 222. di penne, e per acconciatura delle dette penne.
Definiz: ¶ Per gli ornamenti, che si pongon le donne in capo, intorno a' capelli, e per lo 'ntrecciamento d'essi capelli. Lat. redimiculum in crines.
Esempio: Lib. motti. Fu veduta da una bertuccia, la quale se ne innamorò, e tanto le andò dietro, che le cavò l'acconciatura di capo: la donna rimase scoperta, ed era tignosa.
Esempio: Ovvid. Art. Am. Non si conviene a tutte una medesima figura, e acconciatura.
Definiz: E perdersi l'acconciatura, o la lisciatura, si dice, quando vien meno l'occasione di far quello, a che altrui s'era preparato. Lat. Lupus hiat.

335) Dizion.1° Ed. .
ACCONCIME
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pag.13

ACCONCIME
Definiz: l'acconciare, acconciamento: ma dicesi, per lo più, di case e poderi. Lat. instauratio, refectio.
Esempio: G. V. 11. 118. 4. Scontandone 1700. che 'l Comune v'avea speso in acconcime.
Esempio: Agn. Pand. Tutto l'anno alla famiglia accaggiono spese minute, per acconcimi, manifatture, vetture, gabelle, salarj.

336) Dizion.1° Ed. .
omografo. 1
ACCONCIO
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pag.13

ACCONCIO
Definiz: sust. comodo, pro, utile, benificio. Lat. commodum, utilitas, emolumentum.
Esempio: Bocc. n. 17. 5. Subitamente, in acconcio de' fatti suoi, disse questa novella.
Esempio: E Bocc. n. 80. 25. Vedi, Salabaetto, ogni tuo acconcio mi piace.
Esempio: E Bocc. n. 81. 5. Il quale ella avvisò dovere in parte essere grande acconcio del suo proponimento.
Esempio: G. V. 7. 44. 1. E tutto questo riconciliamento de' Greci fece il Papa per acconcio del passaggio.
Esempio: Liv. dec. 3. Come più tosto potesse, inquanto con acconcio della Repub. esser potesse, venisse a Roma.
Esempio: Fiamm. lib. 7. 3. In ciò mi seguivano due acconci.
Esempio: M. V. 61. Per loquale acconcio, o lavorío, la Città ne diveniva più bella.

337) Dizion.1° Ed. .
omografo. 2
ACCONCIO
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pag.13

ACCONCIO
Definiz: add. assettato, accomodato. Lat. aptus, concinnatus.
Esempio: Bocc. n. 20. 11. Ed ella vestita, e acconcia uscì d'una camera.
Esempio: E Bocc. n. 49. 11. Il fe, pelato e acconcio, mettere in uno schidione, e arrostir diligentemente.
Esempio: E Bocc. n. 98. 25. Con assai acconcio modo i parenti di Gisippo, e quei di Sofronia in un tempio fe ragunare [cioè destro modo]
Definiz: ¶ Per disposto, apparecchiato Lat. Promptus, paratus.
Esempio: Bocc. n. 26. 22. E voi sapete, che la gente è più acconcia a credere il mal che 'l bene.
Esempio: E Bocc. n. 80. 31. E io per me sono acconcia d'impegnar per te tutte queste robe.
Esempio: N. ant. 42. 2. Io sono acconcio di mostrare a quella bestia, la qual si mostra sì rigogliosa, e tanto fiera verso gli altri, ch'io sono, ec.

338) Dizion.1° Ed. .
ACCONCISSIMO
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pag.13

ACCONCISSIMO
Definiz: Superl. d'acconcio. Lat. aptissimus, optimus.
Esempio: Valer. Mass. Marco Furio Cammillo, il quale fu acconcissima regola della temperanza Romana.
Esempio: Cr. 1. 5. 14. Laqual posta è acconcissima agli equinoziali levamenti del Sole.

339) Dizion.1° Ed. .
ACCONSENTIMENTO
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pag.13

ACCONSENTIMENTO
Definiz: l'acconsentíre. Lat. assensus assensio
Esempio: Passav. prol. che non cadessono nella vita loro in acconsentimento di mortal peccato.

340) Dizion.1° Ed. .
ACCONSENTÍRE
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pag.13-14

ACCONSENTÍRE
vedi consentíre.
Definiz: Lat. assentiri, consentire
Esempio: G. V. 7. 54. 3. E per moneta, che si disse, che ebbe da Paglia loco, acconsentì.
Esempio: E G. V. lib. 12. 40. 6. Assai potrà. comprendere, per comparazione di quelle sono passate, e pronosticar delle future, acconsentiendo, che ec.
Esempio: E G. V. lib. 9. 214. 4. Laqual cosa, per lo popolo non era acconsentita.
Definiz: Dal Bocc. gli s'aggiugne alle volte la particella MI, e SI, secondo la terminazione del neut. pass. senza però mutargli il significato.
Esempio: Bocc. n. 36. 17. Dove ella a' suo' piaceri acconsentirsi volesse.
Esempio: E Bocc. n. 67. 13. Non si vergognò di richiedermi, che io dovessi a' suo' piaceri acconsentirmi.
Esempio: E Bocc. n. 79. 19. Io le volli dare dieci bolognin grossi, ed ella mi s'acconsentisse, e non volle.
Definiz: E da questo si dice il proverbio Chi tace acconsente. Lat. Qui tacet, consentire videtur.

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