Lessicografia della crusca in rete

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261) Dizion.1° Ed. .
ACCESSARE
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pag.10

ACCESSARE.

Definiz:

Restare, arrestarsi, fermarsi, rifináre. Lat. consistere, quiescere.

Esempio:

Petr. huom. Ill. Camminare il dì, e la notte, a pena dormire un piccol sonno, e non accessarsi mai per alcuna necessità.

262) Dizion.1° Ed. .
ACCESSIONE
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ACCESSIONE.

Definiz:

Accostamento, congiugnimento. Lat. accessio, coniunctio.

Esempio:

Tes. Br. lib. 2. 48. E voi avete bene udito dire, che dall'una accessione all'altra è 29. dì, e 7. ore, e mezzo, e la quarta parte d'un'ora.

Definiz:

¶ E accession di febbre vale il rimetter della febbre. Lat. accessio, intensio. Gr. παροξυσμός.

Esempio:

Com. Inf. 20. Sì come li medici sanno le accessioni, stati, e recessi delle febbri.

Definiz:

¶ Pigliasi ancor per la febbre stessa, dicendosi,

Esempio:

Esempio del Compilatore tre accessioni, cioè tre febbri.

263) Dizion.1° Ed. .
ACCETTA
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ACCETTA

Definiz:

con l'E stretta. Arme simile alla scure. Lat. bipennis.

Esempio:

Filoc. lib. 1. 145. Portava nelle mani una tagliente accetta.

Esempio:

Ar. Fur. L'elmo, che par, ch'aperto abbia un'accetta.

264) Dizion.1° Ed. .
ACCETTAGIONE
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ACCETTAGIONE.

vedi ACCETTAZIONE.

265) Dizion.1° Ed. .
ACCETTABILE
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ACCETTABILE.

Definiz:

Da essere accettato. Lat. acceptus, gratus. Qui acconcio, opportuno.

Esempio:

S. Grisost. Ora che è tempo accettabile, e di salute.

266) Dizion.1° Ed. .
ACCETTARE
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ACCETTARE.

Definiz:

Acconsentire alla profferta, alla domanda, alla commessione, alla citazione, ec. L. accipere, pollicitiazioni assentiri.

Esempio:

G. V. 6. 60. 1. La qual pace da' Fiorentini fu accettata in questo modo.

Esempio:

M. V. 9. 45. I quali ufici, e rettoríe, ec. senza licenzia, non volle accettare.

Definiz:

¶ Per approvare, acconsentíre, aggradíre. Lat. accipere, approbare, gratum esse.

Esempio:

G. V. 3. 1. 3. Da' Romani furono onorevolmente ricevuti, e la loro petizione accettata benignamente.

Esempio:

E G. V. lib. 12. 95. 3. Perchè il Re di Francia non gli accettava le sue dimande.

Esempio:

Dan. Inf. c. 26. Ed egli a me, la tua preghiera è degna Di molta lode, ed io però l'accetto.

Esempio:

Passav. car. 83. Ho grande fidanza, che Iddio t'ha perdonato, e accetterà la tua buona penitenzia.

267) Dizion.1° Ed. .
ACCETTATORE
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ACCETTATORE.

Definiz:

verbal. masc. che accetta. Lat. acceptor. Qui alla lat. accettator di persone, parziale. Lat. personarum acceptor. Gr. προσωπωλήπτης προσωπολήπτης.

Esempio:

Annot. Vang. In Verità io m'avveggo, che Iddio non è accettator di persone.

Esempio:

Vit. S. Pad. lo quale è veramente profeta d'Iddio, e non accettator di persona.

Esempio:

Mor. S. Greg. Al Centurione aperse la porta del Cielo benignamente san Piero, dicendo. Io ho trovato, che Iddio non è accettator di persone.

268) Dizion.1° Ed. .
ACCETTAZIONE
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ACCETTAZIONE.

Definiz:

L'accettare. Lat. acceptio.

Esempio:

G. V. 9. 329. 3. E saputa l'accettazione in Firenze, grande allegrezza v'ebbe.

Esempio:

M. V. 8. 41. Il quale, o per isdegno preso della folle accettagione da' Sanesi non esaudita, o per altra pazzia, ec.

Esempio:

Com. Purg. 9. Questa accettazione, che fa l'Agnolo, conosciuta in loro la predestinata grazia, e aperta, chiamali alli gradi, per li quali si sale alla purgazione.

269) Dizion.1° Ed. .
ACCETTEVOLE
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pag.11

ACCETTEVOLE.

Definiz:

Accettabile, accetto. Lat. acceptus, gratus.

Esempio:

Filoc. 1. 23. Con quella umiltà, che può fare i miei preghi accettevoli.

Esempio:

Amm. Ant. comunemente lo brieve dire è più accettevole.

Esempio:

Fr. Giord. D. la compagnía del cuore, la quale è più accettevole a Dio, che l'opera.

Esempio:

Cr. 9. 69. 3. Quello che ne nascesse non nascerebbe accettevole, e quelle n'attristerebbono.

Definiz:

¶ Per acconcio, opportuno. Lat. opportunus.

Esempio:

G. V. 7. 25. 1. Si gli parve tempo accettevole d'entrar nel regno.

Esempio:

E G. V. lib. 11. 23. 3. Le dette sue prediche non eran però di sottili sermoni, ma erano molto efficaci, e d'una buona loquela, e di sante parole, dicendole molto dubbiose, e accettevoli a commuover genti.

270) Dizion.1° Ed. .
omografo. 1
ACCETTO
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pag.11

ACCETTO

Definiz:

sust. Accettazione. Lat. acceptio.

Esempio:

M. V. 9. 20. Fatto l'accetto il detto Signore, senza niuno intervallo di tempo, cominciò a far soldare in Toscana.

271) Dizion.1° Ed. .
omografo. 2
ACCETTO
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ACCETTO.

Definiz:

Accettevole, caro, grato. Lat. acceptus, gratus.

Esempio:

Annot. Vang. ogni gente, che in lui crede, e teme, e adopera giustizia, a lui è accetto.

Esempio:

Pass. car. 215. Che fa l'opere sue esser meritorie, e a Dio accette, e grate.

Esempio:

M. V. 3. 99. Huomo pro, e di grand'animo, accetto nel cospetto del fratello lor Signore.

272) Dizion.1° Ed. .
ACCHETARE
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ACCHETARE.

Definiz:

Acquietare. Lat. sedare.

Esempio:

Filoc. 5. 237. Ma cercano acchetare il lor libidinoso volere, il quale acchetato, ec.

Esempio:

Bocc. 17. 9. Venuto il giorno, e alquanto la tempesta acchetata.

273) Dizion.1° Ed. .
ACCHETATO
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ACCHETATO.

Definiz:

Add. Lat. sedatus, quietus.

Esempio:

Vit. S. Giovamb. La Corte è tutta acchetata.

274) Dizion.1° Ed. .
ACCHIAPPARE
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ACCHIAPPARE.

vedi CARPIRE, COGLIERE, INCOGLIERE.

275) Dizion.1° Ed. .
ACCHIEDERE
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ACCHIEDERE.

Definiz:

Chiedere, richiedere. Lat. efflagitare.

Esempio:

M. V. lib. 9. 51. Noi, seguendo quello, che Natura, per suo ricriamento, acchiede.

276) Dizion.1° Ed. .
ACCHINARE
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pag.11

ACCHINARE.

Definiz:

Umiliare, rendere umile. L. comprimere, deprimere.

Esempio:

Rim. ant. P. N. Sua valenza m'acchina, E fammi fermo stare.

Definiz:

¶ In signific. neut. pass. umiliarsi, cedere. Lat. cedere, concedere.

Esempio:

Amm. Ant. Non è vinto, ma vince, chi alli suoi s'acchina.

277) Dizion.1° Ed. .
ACCHIUDERE
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ACCHIUDERE.

Definiz:

Chiudere, racchiudere. Lat. claudere, concludere.

Esempio:

Tavol. dicer. Noi siamo tanti, che tutti li potemo tosto acchiudere, non ci converrà guari combattere a sì poca gente.

Esempio:

Vit. S. Pad. Vedendo con gli occhi suoi la sua moglie peccar con un'altro avoltero, acchiuso d'una grande tristizia, non disse lor nulla [cioè compreso] Lat. correptus.

278) Dizion.1° Ed. .
ACCIA
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ACCIA.

Definiz:

Lino, stoppa, capecchio, o canapa filata. Lat. acia.

Esempio:

Lab. 169. Non ti metteranno in disputare, o discutere quanta cenere si voglia a cuocere una matassa d'accia.

Esempio:

Lasca. Rime. E vuo' mandare il tuo parere attorno, Sopra la seta, e non conosci l'accia.

279) Dizion.1° Ed. .
ACCIABATTARE
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ACCIABATTARE.

Definiz:

Far che che sia alla grossa, e senza diligenzia, tolta la metafora dal ciabattino. Lat. crassius agere.

Esempio:

But. Cioè se alquanto lo scriver mio, e 'l modo del dire abborra, cioè acciabatta, e non dice così ordinato, come altrove, ne così appunto.

Definiz:

¶ In questo signif. diciamo anche ABBORRACCIARE, e ACCIARPARE.

280) Dizion.1° Ed. .
ACCIAIO
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ACCIAIO.

Definiz:

Ferro raffinato. Lat. chalibs. Gr. χάλυβς χάλυψ.

Esempio:

G. V. 9. 9. 3. E la detta corona si dà in Melano, ed è di fino acciaio forbito a spada, fatto a forma d'una ghirlanda d'Alloro.

Esempio:

N. ant. 20. 3. Una gragnuola venne, che parea cappelli d'acciaio.

Esempio:

Bocc. n. 22. 7. Fatto con la pietra, e con l'acciaio, che seco portato aveva, un po' di fuoco. Qui chiama acciaio il fucile, al quale diciamo anche ACCIAIUOLO, perch'è fatto d'acciaio.

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