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Volume 2 - Dizionario 3° Ed.
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261) Dizion.3° Ed. .
A BUSSO
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vol.2 pag.12

A BUSSO.
Definiz: A cafisso.
Esempio: Pataf. A cafisso, e a busso, e a fusóne.

262) Dizion.3° Ed. .
ABUZZAGO
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vol.2 pag.12

ABUZZAGO.
Definiz: Uccel di rapína, simile al nibbio. Lat. buteo. Gr. τριόρχεις τριόρχης, perche ha tre granelli.
Esempio: Morg. E gira l'avoltóio, e l'abuzzágo.
Definiz: §. Oggi più comunemente Bozzágo.
Esempio: Matt. Fran. Cantar vo' d'un bozzágo, mal pasciuto.

263) Dizion.3° Ed. .
A CAFISSO
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A CAFISSO.
Definiz: A fusóne, in chiocca. Lat. affatim, affluenter.
Esempio: Pataff. A cafisso, e a busso, e a fusóne.

264) Dizion.3° Ed. .
A CAGIONE
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A CAGIONE.
Definiz: Posto avverbialm. Per cagione. Lat. ob, per.
Esempio: Albert. cap. 6. Perciochè Dio non si puote meglio conoscere, che per rompere di pane, a cagione di far limosina.
Esempio: E Albert. Tratt. 2. cap. 10. 144. Che noi non preghiamo cose sozze, ec. e oneste cose, a cagion degli amici, facciamo.
Esempio: Cr. 3. 23. 1. La veccia doppiamente usiamo, ovvero per seme da cogliere, ovvero a cagione di segarla per nutrimento degli animali.
Esempio: Fir. As. d'oro. A cagione, che esso essendo conosciuto, ec.

265) Dizion.3° Ed. .
A CALCA
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vol.2 pag.12

A CALCA.
Definiz: Avverbialm. Con calca. Lat. certatim.
Esempio: M. V. 3. 76. Il Popolo mobolato per paura della carestía passata, ec. si fornía a calca.
Esempio: Salust. Iug. R. Tutti armati, e disarmati a calca si tragittavano.

266) Dizion.3° Ed. .
A CALDI OCCHI
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vol.2 pag.12

A CALDI OCCHI.
Definiz: Piagnere a caldi occhj, cioè piagnere dirottamente.
Esempio: Fir. As. d'oro. A caldi occhj piangeva le mie disavventure.
Definiz: §. E dolersi a caldi occhj, vale dolersi grandemente. Lat. vehementer dolere.
Esempio: Alleg. 152. Conosco ben chi stette lor sotto, poco, malvolentieri, e di rado, e se ne duol contuttociò a caldi occhj.

267) Dizion.3° Ed. .
A CAMBIO
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vol.2 pag.12

A CAMBIO.
Definiz: Posto avverbialm. termine mercatantesco, col verbo dare, o simili, vale cambiare, cioè pagar danari in un luogo, per riaverli in un'altro; Pigliare a cambio, il contrario.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 4. 26. Chi darà a cambio, o fìdarà i suo' danari a uno, che sia usato a fallire.
Esempio: Dav. Camb. 96. L'ingordigia di questo guadagno ha convertito 'l cambio in arte; e dannosi danari a cambio, non per bisogno d'averli altrove, ma per riaverli con utile.

268) Dizion.3° Ed. .
A CAMPO
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vol.2 pag.12

A CAMPO.
Definiz: Posto avverbialm. Porsi a campo, o mettersi a campo, che vale accamparsi. Lat. castra ponere, castrametari.
Esempio: G. V. 1. 36. 1. Cesare si pose a campo sul monte, che soprastava la Città.
Esempio: E G. V. lib. 6. 6. 2. Tornando, si puosono a campo a Siena.

269) Dizion.3° Ed. .
A CANINO
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vol.2 pag.12

A CANINO.
Definiz: Par, che vaglia crudele, detto per ischerzo, e per lezj, all'amante, da donna Ciciliana, che vuol mostrarsi bene accesa. Lat. crudelis.
Esempio: Boc. Nov. 80. 9. Tu m'hai miso lo foco all'arma, Toscano a canino.

270) Dizion.3° Ed. .
A CANTO
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vol.2 pag.12

A CANTO.
Definiz: Allato. Lat. iuxtà.
Esempio: Cap. Bott. Dormendo in una camera a canto a lui.
Esempio: Bemb. St. 6. 77. Avendo 'l Principe Loredano, e i sei Consiglieri, che gli stanno a canto, ec. fatto pronunziare.

271) Dizion.3° Ed. .
A CAPELLO
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A CAPELLO.
Definiz: Posto avverbial. vale per l'appunto, ne più, ne meno.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 91. Si metta l'altro, ma talmente compagno, che vada con esso a capello.

272) Dizion.3° Ed. .
A CAPO ALL'INGIU
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A CAPO ALL'INGIU.
Vedi A capo all'insù.
273) Dizion.3° Ed. .
A CAPO ALL'INSŲ, A CAPO ALL'INGIŲ, e simili,
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vol.2 pag.12

A CAPO ALL'INSÙ, A CAPO ALL'INGIÙ, e simili,
Definiz: posti avverbial. vagliono, col capo all'insù, col capo all'ingiù, ec.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 189. Si cali un termométro di cinquanta gradi a capo all'ingiù.

274) Dizion.3° Ed. .
A CAPO BASSO
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A CAPO BASSO.
Definiz: Posto avverbialm. vale, col capo chinato per tristezza. Lat. demissè.
Esempio: Fir. As. d'oro 124. Abbandonate, e lasciate quivi le fiaccole, le quali, con infinite lagrime, avean gia spente, a capo basso tutti a casa se ne tornarono.
Esempio: Ar. Fur. 1. 40. Pensoso più d'un'ora a capo basso, Stette signore il Cavalier dolente.

275) Dizion.3° Ed. .
A CAPO CHINO
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vol.2 pag.12

A CAPO CHINO.
Definiz: Posto avverbialm. vale col capo allo 'ngiù. Lat. in caput.
Esempio: Ar. Fur. 6. 4. E fu pur ver, che dal sasso marino Gittarsi in mar lo vide a capo chino.
Esempio: E Ar. Fur. 24. 63. Ch'ora la caccia 'n terra a capo chino.
Definiz: §. Per lo stesso, che a capo basso.
Esempio: Ar. Fur. 23. 52. E 'l Cavalier di Scozia a capo chino Ne vien legato in su un picciol ronzino.
Esempio: E Ar. Fur. 33. 71. La donna perch'ancor più a capo chino, Vadano, e più non siano così arroganti, Fa lor sapere, ec.
Definiz: §. E a capo in giù disse lo stesso, perciò che i Latini dicevano in caput.
Esempio: Ar. Fur. 5. 57. Così dicendo di cima d'un sasso Lo vidi a capo in giù sott'acqua andare.
Esempio: E Ar. Fur. 35. 48. Indi sul ponte a capo 'n giù lo stese.

276) Dizion.3° Ed. .
A CAPRICCIO
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vol.2 pag.12

A CAPRICCIO.
Definiz: Posto avverbialm. vale di sua testa, di sua 'nvenzione. Lat. ad libidinem.
Esempio: Alleg. 154. Ed io senza un briciol di sal nelle mie cose, ed a capriccio scrivo.

277) Dizion.3° Ed. .
A CASACCIO
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vol.2 pag.12

A CASACCIO.
Definiz: A caso a caso.
Esempio: Fir. Lett. Don. Pr. Per non parere un così a casaccio.
Esempio: Capr. Bott. E niente di manco era un certo huomo a casaccio, e fantastico.

278) Dizion.3° Ed. .
A CASO
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vol.2 pag.12

A CASO.
Definiz: Posto avverbialm. Accidentalmente, casualmente. Lat. temere, fortè.
Esempio: Pass. c. 328. Imperocchè avvengono a caso, e a fortuna, e di rimbalzo.
Esempio: Dan. Inf. c. 4. Democrito che 'l Mondo a caso pone.
Definiz: §. Per inconsideratamente, impensatamente. Lat. inconsideratè, inconsultè. Gr. ἀβούλως.
Esempio: Petr. Son. 293 Non a caso è virtute, anzi è bell'arte.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 1. 14. Perchè le cose date a caso, e inconsideratamente non posson piacere a persona.
Definiz: §. Direbbesi anche vulgarmente COM'ELLA VIENE, A VANVERA.

279) Dizion.3° Ed. .
A CATAFASCIO
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vol.2 pag.12

A CATAFASCIO.
Definiz: Senza ordine, alla peggio. Lat. temerè.
Esempio: Matt. Franz. rim. bur. Io non fu' mai, ne son di gloria vago, E vivo a caso, e scrivo a catafascio.
Esempio: Pataff. Faccia di voi ghirlanda a catafascio.

280) Dizion.3° Ed. .
A CAVALCIONI
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vol.2 pag.12

A CAVALCIONI.
Definiz: Posto avverbialm. da accavalciare, che vuol dire, Star sopra qual si voglia cosa, con una gamba da una banda, e l'altra dall'altra. Lat. diductis cruribus insidere.
Esempio: Franc. Sacch. Lo fece metter su la botte a cavalcioni, e li testicoli fece metter per lo pertugio del cocchiume.
Esempio: But. Gli stava in sù le spalle quel peccatore a cavalcioni.

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