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Volume 2 - Dizionario 3° Ed.
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341) Dizion.3° Ed. .
ACCEFFARE
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vol.2 pag.15

ACCEFFARE.
Definiz: Prender col ceffo, abboccare, ma è proprio delle bestie. Lat. dentibus arripere.
Esempio: Dan. Inf. 23. Ei ne verranno dietro più crudeli, Che cane a quella lievre, ch'egli acceffa.
Esempio: Dittam. Se 'l sai, nol so, dico dal p all'effe, Tra i qua' di Falterona un serpe corre, Che par che 'l corpo di ciascuna acceffe.

342) Dizion.3° Ed. .
ACCEGGIA
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vol.2 pag.15

ACCEGGIA.
Definiz: Uccello noto di becco lungo, e di penne simile alla starna. Lat. scolopax, gallinago. Gr. σκολόπαξ.
Esempio: Cant. Car. Le starne, i tordi, l'accegge, e i fagian Non son già buoni in tutte le stagioni.
Esempio: Morg. 22. 169. Non si conosce ogni volta l'acceggia Al becco lungo.
Esempio: Ar. Fur. 24. 96. Qual buon astor, che l'anitra, o l'acceggia, Starna, o colomba, o simil'altro augello Venirsi 'ncontro di lontano veggia.
Definiz: §. Dicesi questo uccello, anche BECCACCIA.

343) Dizion.3° Ed. .
ACCELERAMENTO
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vol.2 pag.15

ACCELERAMENTO.
Definiz: L'accelerare.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 162. E quivi preso alquanto d'acceleramento, benchè lentissimo.

344) Dizion.3° Ed. .
ACCELERARE
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vol.2 pag.15

ACCELERARE.
Definiz: Affrettare, accrescere celerità. Lat. accelerare.
Esempio: Tac. Dav. St. 2. 294. Accelerò l'impresa di Vespesiano, l'esercito d'Illiria, venuto dal suo.
Definiz: §. E neut. pass.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 163. Da gradi 81. e mezzo s'accelerò sensibilmente il moto del suo livello.

345) Dizion.3° Ed. .
ACCELERATO
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vol.2 pag.15

ACCELERATO.
Definiz: Add. da accelerare. Lat. acceleratus.
Esempio: Pass. 177. La quartadecima condizione, che dee aver la confessione, si è accelerata, che altri si confessi fatto tosto il peccato.

346) Dizion.3° Ed. .
ACCENDENTE
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vol.2 pag.15

ACCENDENTE.
Definiz: Che accende. Lat. accendens.
Esempio: Cr. 4. 39. 2. Alcuni accendenti le fiaccole, nel mosto le spengono.

347) Dizion.3° Ed. .
ACCENDERE
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vol.2 pag.15

ACCENDERE.
Definiz: Mettere, o appiccar fuoco a che che si sia. Lat. accendere, inflammare.
Esempio: Bocc. Nov. 22. 7. Fatto con la pietra, e con l'acciaio, che seco portato avea, un po di fuoco, il suo torchietto accese.
Esempio: E Bocc. Nov. 62. 11. Si fece accendere un lume, e dare una radimadia.
Esempio: Dan. Inf. 14. Onde la rena s'accendea, com'esca.
Definiz: §. Per similit.
Esempio: Petr. canz. 3. 1. Ma poi che 'l Cielo accende le sue stelle.
Esempio: Dan. Par. 2. Rivolto ad essi, fa che dopo 'l dosso Ti stea un lume, che i tre specchj accenda.
Definiz: §. Per metaf. Muovere, eccitare, e dicesi d'alcuni affetti dell'animo.
Esempio: Boc. Nov. 23. 12. Desiderosa di volerlo più accendere, e certificar dell'amore, ch'ella gli portava.
Esempio: E Bocc. Nov. 41. 30. Avendogli prima, con molte parole al suo proponimento, accesi.
Esempio: E Bocc. Nov. 33. 3. In ferventissimo furore accende l'anima nostra, ec. nondimeno con maggior danni s'è nelle donne veduto, perciocchè più leggiermente in quelle s'accende.
Esempio: Dan. Par. 3. A quel, ch'accese tra l'huomo, e 'l fonte.
Definiz: Talora da' Poeti, si dice, accense.
Esempio: Petr. canz. 3. 1. Ma fui ben fiamma, ch'un bel guardo accense.
Esempio: Tac. Dav. St. 4. 345. Conficcando Eprio col fatto. ec. gli accendeva contro gli animi de' padri.
Definiz: §. Far debitore, o creditore al libro, piantar la partita. Lat. nomen facere.
Esempio: Cecc. Serv. 4. 4. Io non ho altro modo in somma, che trovare uno, che m'accenda questa partita.
Definiz: §. In signific. neut. pass. Lat. accendi, inflammari.
Esempio: Boc. Nov. 5. 6. Tanto nel suo disío più accendendosi.
Esempio: E Bocc. n. 9. Come disavvedutamente acceso s'era di lei, saviamente s'era da spegnere.
Esempio: Dan. Purg. 4. E questo è contr'a quell'error, che crede, Ch'un'anima sovr'altra in noi s'accenda (cioè sopravvenga)

348) Dizion.3° Ed. .
ACCENDIBILE
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vol.2 pag.15

ACCENDIBILE.
Definiz: Atto a accendersi.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 266. Del resto nelle materie accendibili, la polvere d'archibuso si leva in fiamma.

349) Dizion.3° Ed. .
ACCENDIMENTO
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vol.2 pag.15

ACCENDIMENTO.
Definiz: L'accendere. Lat. incensio, inflammatio.
Esempio: Amet. c. 60. Questo non sarebbe altro, che un vano accendimento di più aspro fuoco.
Esempio: Cr. 2. 24. 1. La spinositade avvien per l'umido nutrimentale acceso, il quale è costretto d'andare dalla midolla alla corteccia, per cagion del suo accendimento.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Introd. Virt. Spegne, e raffredda in te ogni caldo di lussuria, ogni fuoco d'ira, ogni accendimento d'avarizia.
Esempio: §. Amm. ant. 3. 9. 4. Chi al santo huomo s'accosta, per lo continuo vedere, per l'uso del parlare, per l'esemplo dell'operare, prende accendimento in amor di vertú.
Esempio: But. Gli occhj ha vermigli: questo Cerbero, che significa accendimento d'ira, e di desiderio.

350) Dizion.3° Ed. .
ACCENDITORE
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vol.2 pag.15

ACCENDITORE.
Definiz: Verbal. masc. Che accende. Lat. incensor.
Esempio: Com. Dan. Dovea essere virtuoso predicatore, e accenditore di diritta, e vera fede.

351) Dizion.3° Ed. .
ACCENDITRICE
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vol.2 pag.15

ACCENDITRICE.
Definiz: Verb. femm. Che accende. Lat. *inflammatrix.
Esempio: Liv. dec. 3. E questo giovane, sì come una furia, e una faccellina accenditrice di questa guerra, ho in odio, e in abbominazione.

352) Dizion.3° Ed. .
ACCENNAMENTO
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vol.2 pag.15

ACCENNAMENTO.
Definiz: L'accennare. Lat. nutus, indicium
Esempio: M. V. 4. 63. Avvedendosi di questo gli ambasciadori ed avendone alcun segreto accennamento di fuori da lui (cioè sentóre, motto, indizio)

353) Dizion.3° Ed. .
ACCENNARE
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vol.2 pag.15

ACCENNARE.
Definiz: Far cenno. Lat. annuere, nutu significare.
Esempio: Dan. Infer. 3. Caron dimonio con occhj di bragia, Loro accennando tutte le raccoglie.
Esempio: E Dan. Purg. 33. E dopo se solo accennando, mosse Me, e la donna.
Esempio: Petr. Son. 257. E 'l dolce sguardo, Che piagava il mio core, ancor l'accenna.
Definiz: §. Per fingere, mostrar di fare, far vista, far veduto. Lat. simulare, prae se ferre.
Esempio: Petr. Son. 145. Dove armato fier Marte, e non accenna.
Esempio: M. V. 8. 72. Accennavano di passare a lor posta, e donde lor ben paresse.
Definiz: §. Onde il proverbio. Accennare in coppe, e dare in danari, che è mostrar di far una cosa, e farne un'altra: tolta la metaf. dal giuoco delle carte.
Esempio: Spin. Ch'e non s'accenni in coppe, e vogliasi dare in danari.
Definiz: §. Per dare qualche poco d'indizio di che che sia, dicendone qualche parola. Lat. leviter attingere.
Esempio: Pass. c. 147. Di certi peccati occulti, ec. o tacciasi, o sì cautamente s'accenni da lungi, che non s'insegni il male, che non si sa.

354) Dizion.3° Ed. .
ACCENSIBILE
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vol.2 pag.15

ACCENSIBILE.
Definiz: Atto ad accendersi, disposto ad accendersi.
Esempio: Tass. Gerus. 12. 45. E le faville S'appreser tosto all'accensibil'esca.

355) Dizion.3° Ed. .
ACCENSIONE
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vol.2 pag.15-16

ACCENSIONE.
Definiz: Accendimento. Lat. accensio. Qui è metaf.
Esempio: Quist. Filosof. c. 5. Ira è accensione d'offendere altrui.

356) Dizion.3° Ed. .
ACCENSO
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vol.2 pag.16

ACCENSO.
Definiz: Add. da Accendere; ma solo del verso. Lat. incensus, inflammatus.
Esempio: Petr. canz. 18. 6. E 'nterrompendo quegli spirti accensi, A me ritorni, ed a me stesso pensi.

357) Dizion.3° Ed. .
ACCENTO
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vol.2 pag.16

ACCENTO.
Definiz: Quella posa, che si fa nel pronunziar la parola, più in su una sillaba, che in sull'altre: e dicesi ancora a quella picciola linea, che dinota tal posa. Lat. accentus. Gr. προσῳδία. Vedi Salv. Avvert. pr. vol.
Esempio: Passav. c. 315. Quali coll'accento aspro, e ruvido l'arrugginiscono.
Definiz: §. Per voce, parola. Lat. vox, verbum.
Esempio: Petr. Son. 243. Posto hai silenzio a' più soavi accenti, Che mai s'udíro.
Esempio: Dan. Inf. 3. Parole di dolore, accenti d'ira.

358) Dizion.3° Ed. .
ACCENTUARE
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vol.2 pag.16

ACCENTUARE.
Definiz: Mandar fuor le parole con quegli accenti, ch'elle ricercano. Lat. voces cum suo accentu pronunciare.
Esempio: Pass. c. 137. Che sappia ben profferir le parole, e bene accentuare.

359) Dizion.3° Ed. .
ACCERCHIARE
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vol.2 pag.16

ACCERCHIARE.
Definiz: Circondare. Lat. circundare. Gr. κυκλοῦν.
Esempio: G. V. 1. 7. 2. Imperocch'ell'è quasi nel mezzo intra due mari, che accerchiano Italia.
Esempio: Cr. 10. 36. 1. Allora accerchiando con l'altro capo, ritornino alla riva.
Esempio: Franch. Sacch. rim. burl. Poichè pazzía con sì nuova maniera T'accerchia il capo.
Definiz: §. Per andare intorno intorno, girare attorno. Lat. circumire.
Esempio: Nov. ant. 97. 3. Giunse quella sera alle mura, tutte le porte eran serrate, ma tanto accerchiò, che s'abbattè a quella porta, ov'eran coloro, ec.
Esempio: Guid. G. 103. Ma alla perfine li Greci l'accerchiarono, studiandosi di pigliarlo.

360) Dizion.3° Ed. .
ACCERCHIATO
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vol.2 pag.16

ACCERCHIATO.
Definiz: Add. da Accerchiare.
Esempio: G. V. 7. 108. 1. Ciò era la cappa di sopra, accerchiata attraverso con larghe doghe bianche, e bige.

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