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Dizion.3° Ed. .
DARE
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vol.2 pag.457-480
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Definiz: | DARE L'OLIO SANTO. Amministrare il Sagramento dell'Estrema unzione. Latin. Extremam unctionem conferre, Oleo sancto inungere. |
Definiz: | DARE LO STATO. Far altrui partecipe de' Magistrati d'alcuna Città, ammetterlo alle prerogative più
nobili della cittadinanza. L. civem pleno iure efficere. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 9. 56. Aver fatto Cittadino di qualche possente Città, e dato lo
stato ad alcuno. |
Definiz: | DARE LUME. Illuminare. |
Esempio: | Allegr. 107. Perch'io non volli poi restar'alloggio, Mi dette lume, e un tal per
compagnia. |
Definiz: | §. Dar lume: Dar notizia. |
Definiz: | §. Dar lume, e render lume: Risplendere. |
Esempio: | Amet. 86. L'antica quercia si mosse tutta, e l'accese lampane diedon maggiori lumi.
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Definiz: | DARE LUOGO. Conceder luogo, far luogo. Latin. dare locum. |
Esempio: | Boc. Vit. Dant. Addivenne, che Dante, infra alquanti mesi, imparò a ricordarsi
senza lacrime Beatrice esser morta, e con più diritto giudicio dando alquanto il dolore luogo alla ragione, ec.
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Esempio: | Boc. Nov. 70. 5. E a' ragionamenti dilettevoli demmo luogo. |
Esempio: | Petr. Canz. 9. 2. Come 'l Sol volge le 'nfiammate rote, Per dar luogo alla notte,
onde discende Dagli altissimi monti maggior l'ombra. |
Esempio: | E Petr. Canz. 37. 5. Tal ch'io aspetto tutto 'l dì la sera,
Che 'l Sol si parta, o dia luogo alla Luna. |
Esempio: | Dan. Purg. 5. Quando s'accorser ch'i' non dava luogo, Per lo mio corpo, al
trapassar de' raggi, Mutar lor canto in un'o lungo, e roco. |
Esempio: | Ar. Fur. 25. 15. Ch'a Cielo, e a Terra, e a Mar si fa dar loco. |
Esempio: | Pallav. St. Conc. 652. Nell'altra si dicea, che 'l Pontefice non avrebbe voluto,
che gliene seguisse, come allora, che fe dar luogo al Conte in Congregazione. |
Definiz: | §. Dar luogo, porger'occasione. Latin. occasionem praebere.
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Esempio: | Boc. Nov. 73. 3. Pensò esserli dato luogo, e tempo alla sua
intenzione. |
Esempio: | Tac. Dav. Ann. 12. 150. Salvossi, rifuggendo all'armata, che l'aspettava al
Danubio insieme colla sua gente, a cui fu dato in Pannonia luogo, e terreno [qui è il Lat.
locare, ed è nel proprio] |
Definiz: | §. Dare il luogo. Lat. loco concedere, loco decedere. |
Esempio: | Dav. Accus. Alla fine M. Domenico Buoninsegni, per diliberarsi dalla costui
seccaggine, gli diè il suo luogo. |
Definiz: | DARE L'USCITA. Conceder l'uscita. Latin. exitum praebere. |
Esempio: | M. V. 9. 64. Tenendo quello di Bologna il Castello della Sambuca, che era del
Contado di Pistoia, ed era la chiave di dar l'entrata, e l'uscita per li paesi. |
Esempio: | Amet. 82. Dando libera uscita al creato figliuolo, l'anima tolse alla madre.
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Definiz: | DARE LUSTRO. Apportare ornamento. Lat. decus afferre, ornare.
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Definiz: | §. Dare il lustro a' drappi, pietre, o simili: Farle più lucenti. Latin. in
splendorem redigere, in splendorem dare. Il disse Plauto. |
Definiz: | DARE MALLEVADORE. Assicurare con mallevadore. Lat. fideiussorem
dare. |
Esempio: | G. V. 7. 43. 3. Diede sentenza, sotto pena di scomunicazione chi la rompesse sopra
la differenza, ec. facendo baciare in bocca il Sindaco delle dette parti, e far pace, e dar mallevadori, e stadichi.
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Esempio: | Spor. Gell. Facendogliene una contrascritta, e dandogliene mallevadori.
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Definiz: | DARE MANCIA. Regalare colui, che ci ha reso alcun servigio, o fatta cosa grata. Lat.
mercedem dare. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 12. 153. Diedesi ancora in nome suo donativo a' soldati, e mancia
alla plebe. |
Esempio: | Segn. Pred. 2. E Gioabbe a lui: Se questo è dunque replicò, perchè tu non gli hai
tosto vibrato un pugnale in petto, ch'io t'avrei data per lo meno una mancia di dieci sicli d'argento?
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Definiz: | §. Dare la mancia: lo stesso. |
Esempio: | All. 23. Che quando lo riporta, e non è ciancia, Dopo i segnali gli darò la mancia.
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Esempio: | Ar. Fur. 28. 48. Davano, e dato loro era la mancia. |
Definiz: | DARE MANGIARE. Porgere il cibo ad altrui, perchè mangi, o anche tenerlo a mangiare senza, che egli
spenda. Lat. alere, pascere. |
Esempio: | Boc. Nov. 88. 4. Iersera ne furon mandate tre altre troppo più belle, ec. le
quali non bastandogli, per voler dar mangiare a certi Gentil'huomini, n'ha fatte comprar quest'altre due. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 49. 15. Federigo udendo ciò, che la donna
addomandava, e sentendo, che servir non la potea, perciocchè mangiare gliele avea dato, cominciò in presenza di lei a
piagnere. |
Definiz: | §. Dar da mangiare. L. dapes apponere, epulis accipere. |
Esempio: | Boc. Nov. 88. 11. A te sta oramai, qualora tu mi vuogli così ben dar da mangiare,
come facesti, ed io darò a te così ben da bere, come avesti. |
Esempio: | Burch. Or non ci far di grosso, Ma dacci da mangiar tu c'hai, che cena.
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Definiz: | §. Dar mangiare il suo. L. sese comedendum dare. |
Esempio: | Boc. Nov. 7. 12. Io ho dato mangiare il mio, già è molt'anni, a chiunque mangiare
n'ha voluto, senza guardare se Gentil'huomo è, o villano, o povero, o ricco, o mercatante, o barattiere stato sia, e ad
infiniti ribaldi coll'occhio me l'ho veduto straziare. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 7. 10. Vedi a cui io do mangiare il mio!
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Definiz: | DARE MANO. Dar principio. Lat. opus aggredi, incipere.
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Definiz: | §. Dar la prima mano: Dare il primo principio. |
Definiz: | §. Dar l'ultima mano: Finire, perfezionare. |
Definiz: | §. Dar mano a che che sia: dicesi del Cooperarvi. Latin. opem
ferre. Gr. συνεργεῖν. |
Definiz: | §. Dar la mano: Aiutare, dar aiuto. L. opem ferre, opitulari.
Gr. συλλαμβάνειν,
συναγωνίζεσθαι.
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Esempio: | Segn. Pred. 29. A cui si da cortesemente la mano, se a sorte stia per cadere.
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Definiz: | §. Dar la mano: Conceder la precedenza. |
Definiz: | §. Dar la mano: Promettere. |
Esempio: | Ar. Cass. 1. 1. Dammi qua la mano Eulalia: Dammi Corisca qua la mano.
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Definiz: | §. Dar di mano a che che sia: Prenderlo. Lat. arripere. |
Esempio: | Nov. Ant. 41. 1. Diede di mano nella guastada, e disse. |
Esempio: | Pass. 141. Diede di mano al coltello, e sì l'uccise. |
Esempio: | All. 81. Noi per questo dato di mano alla riverita ampolla. |
Definiz: | §. Dar di mano a un lavoro: Cominciarlo. Latin. manus operi admovere,
accedere ad opus. |
Definiz: | §. Dar delle mani: Prender colle mani, percuoter colle mani. |
Esempio: | Boc. Nov. 85. 21. E all'uscio della camera pervenuti, datovi delle mani, il mandò
oltre. |
Definiz: | §. Dar delle mani sul muso altrui: Percuoterlo nel muso colle mani. Lat. in
os alicuius involare. |
Definiz: | §. Dar'in mano: Consegnare in potere. Lat. in manus dare,
tradere. |
Esempio: | Dav. Oraz. Egli prestamente trovatala, in mano la mi diè, ec. |
Esempio: | Cecch. Servig. 4. 6. È ben ver; che dapoi ch'io mi partì Di qui per ire in
Sicilia, e ch'io diedi In mano a Barbarossa (qui venire in potere) |
Definiz: | §. Dare in buone mani, e Dare in cattive mani: Avvenirsi in persona discreta, o
severa; in buona, o cattiva congiuntura. |
Definiz: | §. Dar tra mano, Dar per le mani, e simili: Abbattersi, avvenirsi, ec.
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Definiz: | §. Dare alla mano: Dar prontamente, subito. |
Definiz: | §. Dar sulle mani altrui: Impedirlo nelle sue operazioni, contrariarlo, arrecarli impedimenti.
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Definiz: | DARE MARAVIGLIA. Apportar maraviglia. Latin. admirationem
gignere. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 15. 7. E di vedere il fin di queste cose Deliberossi, e di non finir
mai Di queste cose nuove, e faticose, Che gli dier maraviglia, e noia assai. |
Esempio: | Boez. Varch. 4. r. 5. Ma se parte l'error dell'ignoranza, Dar meraviglia altrui,
nulla ha possanza. |
Esempio: | Ar. Fur. 10. 91. Sicchè per dar'ancor più maraviglia, E per pigliarne il buon
Ruggier più giuoco, Al volante corsier scuote la briglia. |
Definiz: | DARE MARITO. Maritare. Lat. dare nuptum, matrimonio collocare.
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Esempio: | Bocc. Nov. 28. 5. Anzi che a dire altro venisse, incominciò: Messere, se Iddio
m'avesse dato marito, o non me l'avesse dato, forse mi sarebbe agevole d'entrare in buon cammino. |
Definiz: | DARE MARTELLO. Dare occasione di gelosia. Lat. incedere, urere.
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Esempio: | All. 123. E però sappiendo quant'ella di lui fosse cacherosa, per dargli di se
martello, solennemente saltando la granata, se la prese per un gherone, e tolse a dire, ec. |
Definiz: | DARE MATERIA. Porgere occasione. Lat. materiam praebere, caussam
praebere. |
Esempio: | Dant. Inf. 20. Per dar materia al vigesimo canto. |
Esempio: | Boc. Nov. 77. 42. E darotti materia di giammai più in tal follia non cader , se tu
campi. |
Esempio: | Lab. n. 296. Alla quale tu rispondendo, desti loro materia di ridere, e di dire
altrettanto, o peggio. |
Esempio: | Amet. 28. Le candide guance, non d'altra bellezza consperse, che nella bianca rosa
si veggia non veduta dal Sole, gli danno materia di commendarle. |
Esempio: | Tass. Gerus. 8. 73. Ma l'antiche cagioni all'ira nova Materia insieme, e
nutrimento danno. |
Esempio: | Dav. Accus. Fatto salire in cattedra Mess. Giovanni Dati a darci la materia di
ragionare, che tanto è a dire, quanto a darci l'orma, e il latino, anzi il cavallo. |
Definiz: | DARE MATTANA. Molestare, travagliare. Latin. moestitiam, aegritudinem
offerre. |
Esempio: | Burch. Tu hai nome d'aver cattiva coda, La qual t'ha dato già molta mattana,
Secondo, ch'ho sentito da Giovanni. |
Esempio: | E Burch. altrove. Nol trovo; essi smarrito fra la lana, Non mi
da più mattana. |
Definiz: | DARE MAZZATE DA CIECHI. Percuoter con mazza gravemente. Lat. coecorum more
fustibus caedere. |
Definiz: | DARE MEMORIA. Lasciar ricordo, e forma da averne memoria. Lat. monumentum
relinquere. Gr. μνῆμα
καταλειπεῖν
καταλιπεῖν. |
Esempio: | G. V. 8. 36. 3. Per dar memoria, esemplo a quelli, che sono a venire.
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Definiz: | DARE MENTITE. Tacciar altrui di mentita. |
Definiz: | §. Dar la mentita, e Dare una mentita. Pur vaglion lo stesso. |
Definiz: | DARE MERENDA. Apprestar la merenda. Lat. merendam exhibere.
| continua...
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