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Dizion.3° Ed. .
FARE
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vol.2 pag.634-658
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Omografo 1
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Definiz: | FARE ARROSTO. Cucinare arrosto, arrostire. L. assum facere,
assare. |
Esempio: | Cant. Carn. Ma poco dura, che bisogna tosto Pensar di fargli arrosto.
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Definiz: | §. Fare arrosti, e Fare un'arrosto: Fare errori, Fare un errore. Lat.
in vitium incidere, offendere, errare. |
Definiz: | FARE ARTE. Esercitare arte. Latin. artem exercere. |
Esempio: | Dant. Par. 6. Faccian gli Ghibellin faccian lor'arte Sott'altro segno.
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Definiz: | §. Fare arte di che che sia: vale Farvi su bottega, maneggiandosi con industria, a effetto di
guadagnarvi sopra. |
Definiz: | FARE A' RULLI. Giucare a un giuoco così detto; onde in prov. Giucare a' rulli, e dar nel
matto: si dice dell'Operare senza ragione, pazzamente. Lat. fine ratione
agere. |
Definiz: | FARE ASCHIO. Indurre aschio: Dar cagione d'invidia. Lat. invidiam
concitare. |
Esempio: | Alam. Colt. 1. 14. E poter la famiglia aver d'intorno, Lieta, e la mensa di
vivande carca, E far aschio al vicin, non pur pietade. |
Definiz: | FARE ASSAI. Operare molto. Lat. satagere. |
Esempio: | Boc. Nov. 80. 28. Madonna, io conosco, che voi dite vero, ma voi n'avete fatto
assai: e dicovi, ec. |
Definiz: | FARE ASSEGNAMENTO. Fondarsi sul capitale d'alcuno sperato guadagno. Lat. haurire animo, spe devorare. |
Esempio: | Cecch. Corr. 1. 3. O quanti assegnamenti, fanno I giovani oggidì sopra la morte,
Di chi, ec. |
Esempio: | Tac. Dav. Stor. 1. 254. Fecero adunque i nostri assegnamento sopra i Sequani.
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Definiz: | FARE ASSOLUZIONE. Assolvere. Lat. absolvere. |
Esempio: | Boc. Nov. 1. 15. Gli fece l'assoluzione, e diedegli la sua benedizione.
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Definiz: | FARE A STENTO. Operare con lentezza, e fatica. Lat. aegrè
conficere. |
Esempio: | Alleg. 161. Come i' v'accenno in questo seguente masticaticcio di Sonetto, fatto a
stento. |
Definiz: | FARE ASTINENZA. Astenersi. Latin. abstinere, se abstinere. |
Esempio: | Alleg. 265. Non so se l'uso, o pur la maraviglia, A far meco astinenza lo tirava.
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Definiz: | FARE ATTO. Muoversi. Lat. motum, seu gestum edere. |
Esempio: | Dan. Purg. 25. Tale era io con voglia accesa, e spenta Di domandar, venendo fino
all'atto, Che fa colui, ch'a dicer s'argomenta. |
Esempio: | Boc. Nov. 85. 10. Dove Calandrino cominciò a guardar la Niccolosa, e a fare i più
nuovi atti del mondo. |
Definiz: | FARE ATTRAZIONE. Attrarre. Latin. attrahere. Gr.
προσέλκειν.
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Esempio: | Sag. Nat. Esp. 71. Trattando delle materie, che fanno attrazione più sensibile.
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Definiz: | FARE. AVERE A FARE CON UNO, O D'UNO. Vale Aver che trattare: o anche Aver carnal dimestichezza,
come appo i Latini cum aliquo rem habere, alicui cum aliquo rem esse. |
Esempio: | G. V. 6. 47. 2. Fu nato per madre d'una bella donna de' Marchesi Lancia di
Lombardia, con cui lo 'mperadore ebbe a fare. |
Esempio: | Vit. Plut. Filippo nel sogno vide, che un dragone giaceva vicino alla sua moglie
Olimpiade, ed ebbe a far con lei. |
Esempio: | E Vit. Plut. 12. 52. Il qual si dice, che aveva che far di
lei, ed era in trattato di torla per moglie. |
Esempio: | Boc. Nov. 1. 9. Avendo tra gli altri a fare con Borgognoni, huomini pieni
d'inganni. |
Definiz: | §. Attenere, esser parente: Io non ho che far di lei non avere che fare di qualcuno.
Lat. nulla cognatione mihi iuncta est. |
Definiz: | FARE AVVERTITO. Avvertire. Lat. monere, admonere, submonere.
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Definiz: | FARE AVVISO. Aver considerazione. Lat. rem pensiculare. |
Esempio: | Boc. Nov. 14. Costui adunque, siccome usanza suol'essere de' mercatanti, fatti i
suoi avvisi, comperò un grandissimo legno. |
Definiz: | FARE BACO. Figurat. Fare aschio, indur desiderio. Lat. invidiam concitare,
aegrè alicui facere, ad aemulationem provocare. |
Definiz: | §. Far bachi: Generar bachi. Lat. lumbricos gignere.
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Definiz: | §. Far bachi: Cacar bachi. Lat. lumbricos per secessum egerere. |
Definiz: | §. Fare i bachi: Nutrire i bachi da seta a effetto di averne la seta. Lat. bombices educare. |
Definiz: | §. Far baco baco: Guardar di segreto. Lat. ex occulto prospicere.
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Definiz: | FARE BADALUCCO. Badaluccare, scaramucciare. Lat. velitari. |
Esempio: | Liv. M. Quando i nemici si vedeano il bello, usciano fuori, e correano sopra i
Romani, i quali guardavano fuori dello steccato, e facenvi molti badalucchi. |
Esempio: | Nov. Ant. 92. 1. E spesse volte faceano badalucchi per occupare il ponte.
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Definiz: | FARE BAIE. Ruzzare, proprio de' fanciulli. Latin. ludere. Gr. παίζειν. |
Esempio: | Cecch. Donz. 1. 2. Adesso, che noi siam per carnovale, Che si fa mille baie, e
mille tresche. |
Definiz: | FARE BALDORIA. Accender fuoco. Lat. ignem accendere, ligna
comburere. |
Esempio: | Burch. 76. Lascia i capretti, e piglia delle lepri, Se non vuoi fare un dì fumo, e
baldoria. |
Esempio: | Franc. Sacch. Rim. Onde ne fa il contado ancor baldoria (qui figurat. ne
da indizzi di allegrezza) |
Definiz: | FARE BAMBINE. Commettere errori, leggerezze. Lat. aberrare,
errare. Gr. ἀστοχεῖν,
ἁμαρτεῖν. |
Definiz: | §. Far delle bambine, e Fare una bambina: pur nel medesimo sentimento.
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Definiz: | FARE BANCHETTO. Apprestar banchetto, banchettare. Lat. convivium apparare,
convivio excipere. Gr. ἑσθιᾶν.
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Esempio: | Alleg. 107. Che il Lettore Mi fece un solennissimo banchetto. |
Definiz: | FARE BARATTERIA. Ingannare. Lat. fraudem facere, dolo male
negociari. |
Esempio: | Dan. Inf. 22. Quivi mi misi a far barattería, Di che i' rendo ragione in questo
caldo. |
Definiz: | FARE BARBA. Barbicare. Lat. radices agere, radicari |
Definiz: | §. Far la barba: Rader la barba. Lat. barbam tondere, barbam concinnare,
mentum radere. |
Esempio: | Fir. Nov. 4. 231. E fattosi dare dal fratello un certo rasoiaccio, tutto pieno di
tacche, col quale alcuna volta il sabato, la moglie gli faceva la barba. |
Esempio: | Dan. Inf. 12. Chiron prese uno strale, e colla cocca Fece la barba indietro alle
mascelle [qui volse la barba] |
Definiz: | §. Far la barba di stoppa. Proverb. Far male ad alcuno, che non ne tema, ne se lo pensi. |
Esempio: | Morg. Faceva a tutti la barba di stoppa. |
Definiz: | FARE BATTAGLIA. Combattere. Latin. praeliari. |
Esempio: | Fr. Iac. Levossi l'eresía, ec. Contra la veritate Fece gran battaglia.
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Esempio: | Tac. Dav. An. 10. 132. Ma ordinandosi i due Capitani Parti, a far battaglia.
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Definiz: | FARE BEATO. Beare. Lat. Beare. |
Esempio: | Dant. Inf. 4. Ed altri molti, e feceli Beati. |
Definiz: | §. Far beato: Attribuire la venerazion di Beato: Metter nel numero di Beati, ec. Lat. in
Beatorum album referre. |
Definiz: | FARE BECCO. Giacersi colla moglie altrui. Congiugnersi con lei carnalmente. |
Esempio: | Seg. Fior. Mand. 2. 6. Ch'io non vo fare la mia donna femmina, e me becco.
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Definiz: | §. Fare il becco all'oca: maniera giocosa, esprimente Venire a conclusione di cosa difficile, e che
non si sarebbe forse creduta. |
Esempio: | Cecch. Stor. Stiav. 5. 2. Entrerrò in casa Della papera, e quivi vuo'
provarmi S'io so far, per un tratto, il becco all'oca. |
Definiz: | FARE BEFFA, ec. Burlare, schernire. Lat. irridere, ludos facere,
ludificari. |
Esempio: | Boc. Nov. 60. 5. Seco proposero di fargli alcuna beffa. |
Esempio: | Boc. g. 6. Introd. E anche delle maritate so io bene,quante, e quali beffe, elle
fanno a' mariti. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 48. 4. Di questo consiglio, più volte, beffe fece
Nastagio. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 77. 63. Che mai di niuno huomo farai beffe, che
di me non ti ricordi. |
Definiz: | §. Farsi beffe: Burlarsi, prendere a giuoco. Latin. contumere,
irridere. |
Esempio: | Boc. Nov. 29. 6. Il Re si fece in se medesimo beffe delle parole di costei.
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Esempio: | E Bocc. Nov. 49. 18. Alla quale i fratelli, faccendosi beffe
di lei, dissero. |
Definiz: | FARE BELLO. Abbellire. Latin. in splendorem dare, nitidiare,
ornare. |
Esempio: | Boc. Nov. 14. 12. Suoi stovigli colla rena, e coll'acqua salsa lavava, e facea
belli. |
Esempio: | Ar. Cass. Prol. O se potesse a voi questo medesimo Far, donne, ch'egli ha fatto
alla sua fabula, Farvi più che mai belle! |
Definiz: | §. Farsi bello neut. pass. Lat. se exornare. |
Esempio: | Petr. Son. 295. E 'l Ciel, che del mio pianto or si fa bello. |
Esempio: | E Petr. Canz. 44. E bella farsi, Tanto più la vedrem, quanto
più vale. |
Definiz: | §. Farsi bello di quel d'altri: Attribuire a se le cose altrui. Latin. se
alienis plumis ornare. |
Definiz: | §. Far belle le piazze: Dar da discorrere male di se al Pubblico. Lat. populo risui, atque ignominiae esse. |
Esempio: | Cecch. Spir. 1. 3. I' voglio, Indugiar quant'io posso a dirne il vero, A far belle
le piazze. |
Definiz: | §. Fare bello il vicinato: Farsi burlar da' vicini. Lat. vicinae
deridiculum fieri, vicinis se sibilandum praebere, risum de se dare. |
Esempio: | Cecch. Donz. 2. 1. E facciano Ogni dì bello il vicinato. |
Definiz: | FARE BENE. Operare con giustizia, con saviezza, con perfezione. Lat. bene
facere, rectè facere. |
Esempio: | Dant. Inf. 4. Fannomi onore, e di ciò fanno bene. |
Esempio: | Franc. Barb. 117. 8. Huomo, che non ha in sua ordine vita, Ben fa ognun, che vita.
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Esempio: | E Franc. Barb. 65. 13. Ben fa lingua, che tace Senza dimanda
sempre, quando serve. | continua...
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