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Dizion.2° Ed. .
FARE
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pag.324-325
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Omografo 1
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FARE.
Definiz: | Significa proprio attualmente operare, e dar forma a che che si sia, creare, comporre. Lat.
facere, creare, componere. |
Esempio: | Boccac. nov. 42. 14. A voi convien far far corde molto più sottili agli archi de'
vostri arcieri. |
Esempio: | E Bocc. nov. 19. 3. S'io credo, che la mia donna alcuna
ventura procacci, ella il fa, e s'io nol credo sì 'l fa: e per ciò a fare a far sia. |
Esempio: | Dan. Infer. c. 2. Io son fatta da Dio sua mercè tale. |
Esempio: | E Dan. Inf. cant. 3. Fecemi la divina potestate.
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Esempio: | E Dan. Purg. 16. Tu fosti prima, ch'io disfatto fatto.
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Esempio: | Petrar. Son. 217. Tal di virtute amica Torre alla terra, e 'n Ciel farne una
stella. |
Esempio: | E Petr. Son. 278. Che 'l cuor m'avvinse, e proprio albergo
felse. |
Esempio: | Cavalc. Specch. cr. Ecco che quel che tu hai lodato battezza, ogni huomo va a
lui, e fa più discepoli di te. |
Definiz: | ¶ Per operare per mezzo d'altri. Lat. curare, efficere, iubere. |
Esempio: | Boccac. n. 43. 3. E d'altra parte fecero dire a Gigliuozzo Saúllo, ec.
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Esempio: | E Bocc. n. 13. Furono alla casa, e fattisi aprire, e dentro
entrati, ec. |
Esempio: | Petr. can. 38. 4. Ne 'l pianger mio, ne i preghi pon far l'aura Trarre, o di vita,
o di martir quest'alma. |
Esempio: | E Petr. di sotto. Quasi sognando si facea far via.
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Esempio: | Dan. Purgat. c. 2. Gridò fa fa, che le ginocchia cali. |
Esempio: | Petr. can. 41. Fa ch'io rivegga il bel guardo, ch'un Sole fu sopra 'l ghiaccio.
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Esempio: | E Petr. Son. 147. Così dunque fa tu ch'io veggia esclusa Ogni
altra aita. |
Definiz: | ¶ Per esser cagione. Lat. in causa esse. |
Esempio: | Dan. Infer. c. 1. E molte genti fe già viver grame. |
Esempio: | E Dan. Inf. appresso. Che m'ha fatto cercar lo tuo volúme.
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Esempio: | E Dan. Inf. can. 2. Io son Beatrice, che ti faccio andare.
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Esempio: | Petr. Son. 230. Che mi fea viver lieto, e gire altero. |
Esempio: | E Petr. Son. 16. Tacito vo, che le parole morte Farian
pianger la gente. |
Esempio: | E Petr. can. 46. 10. Chiaro a lei giorno, a me fesse atre
notti. |
Definiz: | ¶ Per trattare, e procedere. Lat. se gerere. |
Esempio: | Petr. can. 35. 4. Mi giacqui un tempo, ora all'estremo famme E Fortuna ed Amor, sì
come suole. |
Esempio: | Bocc. n. 96. 1. Perciocchè di parte avversa alla sua era il Cavaliere, più
familiarmente si dovesse fare. |
Definiz: | ¶ Per apprestare, mettere in punto. |
Esempio: | Nov. ant. 1. tit. Della ricca ambasceria, la qual fece il Presto Giovanni.
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Definiz: | ¶ Per eseguire. Lat. exequi. |
Esempio: | Bocc. n. 46. 5. Comandò, e così fù fatto. |
Definiz: | ¶ Per affaticarsi. |
Esempio: | Dan. Inf. can. 4. E con Rachele, per cui tanto fe. |
Definiz: | ¶ Per cangiarsi, diventare, trasformarsi, ma nel passivo solamente. Lat. fieri, effici,
evadere. |
Esempio: | Petrar. Son. 222. Alla mano, ond'io scrivo è fatta amica. A questa volta.
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Esempio: | E Petr. can. 40. 4. Oimè terra è fatto il suo bel viso.
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Esempio: | Dan. Parad. 4. Fessi Beatrice qual fe Daniello. |
Esempio: | Boccac. n. 21. tit.Masetto da Lamporecchio si fa mutolo. |
Definiz: | ¶ Per istimare. Lat. facere, aestimare. |
Esempio: | Petrar. Son. 205. Bench'io non sia di quel grande onor degno, Che tu mi fai.
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Definiz: | ¶ Per disporre di che che sia, come dire. |
Esempio: | Boc. n. 31. 14. Di Guiscardo, ec. ho io già preso partito, che farne, ma di te
sallo Iddio, ch'io non so che farmi. |
Esempio: | Petr. cap. 4. Ma prima vo' seguir, che di noi feo. |
Definiz: | ¶ Per importare. Lat. referre, interesse. |
Esempio: | Bocc. n. 42. 8. Che vi fa egli, che ella sopra quel veron si dorma? |
Definiz: | ¶ Per essere utile. Lat. expedire, utile esse. |
Esempio: | Petrar. can. 40. stan. ult. Non fa per te di star tra gente allegra, Vedova
sconsolata. |
Definiz: | ¶ Per appartenere, confarsi, aver convenienza, affarsi. Lat. congruere,
convenire. |
Esempio: | Favol. Esop. Niente hai sapor di biada, e perciò tu non ti fai a me, ne io non mi
fo a te. |
Esempio: | Cresc. 2. 23. 10. Dove si dice di quelle cose, le quali fanno alla generazione, e
al crescimento delle piante. |
Definiz: | ¶ Per andare avanti, spignersi incontra, appresentarsi. Lat. progredi. |
Esempio: | Bocc. n. 46. 13. E, più verso lui fattosi, il domandò. |
Esempio: | E Bocc. n. 14. 13. Fattasi alquanto per lo mare, il quale era
tranquillo. |
Esempio: | Dan. Purg. can. 26. Poi verso me, quanto potevan farsi, Certi si fero.
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Esempio: | E Dan. Purg. can. 27. Fatti ver lei, e fatti far credenza.
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Esempio: | E Dan. Infer. c. 8. Dinanzi mi si fece un pien di fango.
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Esempio: | E Dan. Parad. 9. Ver me si fece, e 'l suo voler piacermi, ec.
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Definiz: | ¶ Per affacciarsi, farsi vedere, sporgersi. |
Esempio: | Bocc. n. 23. 7. Ne posso farmi ne ad uscio, ne a finestra, ne uscir di casa, che,
ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 15. 17. La vide in capo della scala farsi ad
aspettarlo. |
Definiz: | ¶ Per nascere, apparire, e dicesi della notte, e del giorno. Lat. oriri,
apparere. |
Esempio: | Boccac. n. 77. 30. Il quale in sul far della notte, col suo fante, ec.
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Esempio: | E Bocc. nov. 43. 18. Perchè, come fatto fu il dì chiaro, ec.
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Definiz: | ¶ Usiamo anche fare per produrre. |
Esempio: | Dav. Colt. Vedi il poter della luna nel melagrano, che quanti giorni ell'ha,
quando il poni, tanti anni pena a farne, e posto a luna scema non ne fa. |
Definiz: | ¶ Avere a far con uno, o d'uno, vale, aver che trattare: e talora, aver carnal dimestichezza, sì
come vale appo i latini. Cum aliquo rem habere, Alicui cum aliquo rem esse. |
Esempio: | G. V. 6. 47. 2. Fu nato per madre d'una bella donna de' Marchesi Lancia di
Lombardia, con cui lo 'mperadore ebbe a fare. |
Esempio: | Vit. Plut. Filippo nel sogno vide, che un dragone giaceva presso alla sua moglie
Olimpiade, ed ebbe a far con lei. |
Esempio: | Boccac. n. 1. 9. Avendo tra gli altri a fare con Borgognoni, huomini pien
d'inganni. |
Esempio: | G. V. 12. 50. 2. Il quale si dice, che aveva, che far di lei, ed era in trattato
di torla per moglie. |
Definiz: | ¶ In questo modo vale anche, attenere, ed esser parente. |
Definiz: | ¶ Congiunto a TEMPO, nella terza persona del meno del dimostrativo presente significa E, o SONO. Come. |
Esempio: | Esempio del Compilatore Oggi fa tre mesi, o vero tre mesi fa. Lat.
tertius agitur mensis, tribus ab hinc mensibus. |
Esempio: | G. V. 11. 2. 26. Era sommo filosofo, e maestro più che Re, che portasse corona già
fa mille, e più anni. |
Esempio: | Boccac. nov. 42. 2. Fu un giovane (poco tempo fa) chiamato Pietro. |
Definiz: | ¶ Talora piglia il significato del verbo, ch'egli ha in sua compagnia, sì come, FACIO, de' latini. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 13. Io sentía d'ogn'intorno tragger guai, E non vedea persona che 'l
facesse [cioè, che gli traesse, o guaisse.] |
Esempio: | E Dan. Inf. can. 12. Si fan sentir con gli sospir dolenti
[cioè si sentono] |
Esempio: | Bocc. nov. 45. 3. Di cui più si fidasse, che di Giacomin facea [cioè si
fidava.] |
Definiz: | ¶ Farsi a credere, credere, e darsi ad intendere. Latin. credere,
existimare. |
Esempio: | Bocc. n. 10. 3. E fannosi a credere, che da purità d'animo proceda. |
Definiz: | ¶ Prende ancora il significato del verbo, dal quale deriva il sustantivo, o l'addiettivo, che va in sua
compagnia. |
Definiz: | Far parole, parlare. Lat. facere verbum, loqui. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 6. Per simil colpa, e più non fe parola. |
Definiz: | ¶ Fare onore, onorare. Lat. honorare, honorem habere, honorem
facere: disse Arnobio. |
Esempio: | Dan. Infer. c. 1. Lo bello stile, che m'ha fatto onore. |
Esempio: | Petr. Son. 167. Poser Natura, e 'l Ciel per farsi onore. |
Definiz: | ¶ Farsi nome, farsi nominare. Lat. se illustrare. |
Definiz: | ¶ Far difesa, difendersi. Lat. se defendere. |
Esempio: | Petr. Son. 204. Nasconder, ne fuggir, ne far difesa. |
Definiz: | ¶ Far fede, testimoniare. Latin. testari, testimonium perhibere.
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Esempio: | Petrar. Son. 206. E fa qui de' celesti spirti fede. |
Definiz: | ¶ Fare un lontano, allontanarlo. Lat. aliquem dimovere. |
Esempio: | Petr. Son. 217. Perchè lontan m'hai fatto da' miei danni? |
Definiz: | ¶ Farsi bello, abbellirsi. L. se exornare. |
Esempio: | Petr. Canz. 40. 4. E bella farsi Tanto più la vedrem, quanto più vale.
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Definiz: | ¶ Far forte, fortificare. Lat. munire. |
Esempio: | Petr. Son. 151. E s'amor contra me la fa sì forte, Sol quando parla:
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Definiz: | ¶ Far forte vale anche, operar con forza, e con violenza. |
Esempio: | Dicer. Div. Non s'intende esser tolto alcun beneficio, o grazia a lui fatta per lo
comune, o Senato di Roma. |
Definiz: | ¶ Far nido, annidarsi. Lat. nidificare, nidum construere. |
Esempio: | Petr. Canz. 18. 1. Occhj leggiadri, dove Amor fa nido. |
Definiz: | ¶ Fare spendio, disse Dante, in vece di spendere. Latin. impendium facere,
impensam facere. |
Esempio: | Dan. Infer. can. 7. Che con misura nullo spendio ferci. |
Definiz: | ¶ Farsi sicuro: assicurarsi. Lat. confidere, audere. |
Esempio: | Dan. Inf. Cant. 9. Ben so 'l cammin, però ti fa sicuro. | continua...
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