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Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
STARE
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vol.4 pag.709-730
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Esempio: | E Stor. Pist. 30. Stette più dì, che i Fiorentini, e i
Lucchesi non lo poterono fornire. |
Definiz: | STARE. Vivere. Lat. degere. Gr. διάγειν. |
Esempio: | Lasc. Spir. 1. 3. O ella si mariterà a lui, o ella si starà così, tanto che muoia
suo padre, o Giovangualberto, che a ragione di mondo ci sono stati assai più, che la parte loro. |
Definiz: | STARE. Per Andare. Si usa Con alcune proprie voci, e maniere, come: |
Definiz: | STARE. Parlandosi di botteghe, o di artefici, vale Lavorare, Tenere la bottega aperta. |
Definiz: | STARE. Con espressione del prezzo, ha la forza di Costare, Valere. |
Esempio: | Lor. Med. Arid. 2. 4. Subito la vo' vendere, s'io la dovessi dar per manco due
fiorini, ch'ella non mi sta. |
Definiz: | STARE. Per Istar mallevadore. Lat. praedem esse. Gr. ἐγγύτην
εἶναι. |
Esempio: | Lasc. Gelos. 5. 16. In quanto a me gli ne darò volentieri, ma non so già, se egli
la vorrà ora ec. L. Ve ne vo' star io. |
Esempio: | Ambr. Cof. 5. 6. Oimè i mie' panni. H. sta di grazia Cheto, ch'io ti sto io, che
non puoi perdere Nulla. |
Definiz: | STARE. Fruttare, Rendere. |
Esempio: | Fir. nov. 7. 261. Ancorchè e' girasse certi suoi danaiuoli, che fra ugioli, e
barugioli e' gli stavano a capo all'anno a trentatrè, e un terzo per cento il manco manco. |
Definiz: | STARE. Toccare, Appartenere. Lat. spectare, pertinere. |
Definiz: | STARE. Aver egual proporzione; termine geometrico. Lat. ita se habere. Gr.
πρὸς ἀλλήλου
εἶναι. |
Esempio: | Gal. dial. mot. 567. E perchè nella parabola F B A la A B alla B C sta come il
quadrato della F A al quadrato di C N, è manifesto ec. |
Esempio: | Viv. prop. 165. Imperciocchè A D, D B, sta, per ragion de' triangoli simili, come
G E ad E B. |
Definiz: | STARE. Sta, detto così assolutamente, è maniera, colla quale si chiede silenzio, o attenzione
dall'uditore. Lat. en en, paulisper mane. |
Esempio: | E Stiav. 2. 2. Sta', ch'i' l'ho trovata, Io l'ho trovata per mia
fede. |
Esempio: | Ambr. Cof. 4. 10. Ma sta', veggh'io quà carico Un facchin d'un
forziero? |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 2. 4. Sta', ch'io n'ho vedut'uno far capolino, e porgerci
l'orecchio. |
Definiz: | STARE. Retto dal verbo Fare; diciamo Fare stare alcuno; e vale Costringerlo a quel, ch'e' non
vorrebbe, Tenerlo a dovere, Tenerlo a segno. Lat. compellere. Gr.
κατείργειν. |
Esempio: | Cecch. Esalt. cr. 1. 4. Voi potreste dar forse in qualcun altro, Che vi farebbe
stare. |
Esempio: | E Cecch. Esalt. cr. 2. 6. Quand'e' sentì, ch'e' si faceva
stare Vostro padre. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 2. 277. Si vantavano per li padiglioni superbamente d'aver fatto
stare i Quattordicesimani (il T. Lat. ha: coercitos) |
Esempio: | Varch. Ercol. 78. S'e' si vuol mostrare, lui essere uomo per aggirare, e fare
stare gli altri, si dice ec. |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 4. 6. Di quei, ch'a poco a poco Si vantan d'aver fatto or uno
stare, Un altro ritirare. |
Definiz: | STARE. Retto dal verbo Lasciare, vale Desistere, Cessar di fare. Lat. desistere, desinere,
praeterire. Gr. ἀπολήγειν. |
Esempio: | Din. Comp. 2. 44. Tanto crebbe il biasimo per la città, che egli lasciò
stare. |
Definiz: | §. I. Lasciare stare chicchessia, vale Non l'inquietare, Cessar di noiarlo. |
Esempio: | Bocc. nov. 47. 18. Udito il comandamento del suo signore, lasciata star lei, a lui
se ne ritornò. |
Definiz: | §. II. Lasciare stare, vale anche Non toccare, Non ricercare, Non muovere. |
Esempio: | Petr. son. 210. Perchè morte fura Prima i migliori, e lascia stare i
rei. |
Esempio: | Bocc. nov. 67. 8. Che ella, lasciandolo stare nella forma, nella qual si stava,
fosse contenta, che egli l'amasse. |
Definiz: | §. III. Lasciami stare, talora in modo basso si usa in forza di nome, onde diciamo: Pieno di
lasciami stare; e vale Pieno di noia, o d'inquietudine, o di stracchezza, Infastidito, Stracco. |
Esempio: | Car. lett. 2. 191. Dovrà non maravigliarsi, e scusarmi anco, se sono stato tanto
infingardo a rispondere ec. trovandomi ancora accapacciato, e piano di lasciami stare. |
Definiz: | STARE. Accompagnato cogli add. ha la forza del verbo Essere. Lat. esse. Gr.
εἶναι. |
Esempio: | Bocc. introd. 53. Al governo delle camere delle donne intente vogliamo, che
stieno. |
Esempio: | E Bocc. nov. 2. 12. Per la qual cosa, dove io rigido, e duro
stava a' tuoi conforti ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 10. 3. Come statue di marmo, mutole, e
insensibili stanno. |
Esempio: | E Bocc. nov. 12. 16. Deh Rinaldo, perchè state voi così
pensoso? |
Esempio: | E Bocc. nov. 33. 16. Il Duca pur fermo a volerne far giustizia
stava. |
Esempio: | E Bocc. nov. 43. 15. Ma ricordandosi là dove era, tutta
riscossasi stette cheta. |
Esempio: | Dant. Inf. 32. Là dove i peccatori stanno freschi. |
Esempio: | E Dan. Par. 31. E 'l gaudio mi facea Libito non udire, e
starmi muto. |
Esempio: | Stor. Pist. 16. Stette la città scorsa tutto quel dì. |
Definiz: | STARE. Cogl'infiniti de' verbi, mediante la particella A, o AD, dà grazia, ma non aggiugne, o muta la
significazione, onde tanto è a dire: Io sto ad ascoltare, quanto Io ascolto. |
Esempio: | Bocc. nov. 20. 4. Incominciò ad insegnare a costei un calendario buono da
fanciulli, che stanno a leggere. |
Esempio: | E Bocc. nov. 45. 5. Ella non mi starebbe mai ad ascoltare.
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Esempio: | Cron. Morell. 336. Fatto questo, andarono agli anziani, e stettono a sedere con
loro. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 22. 46. Io d'altra parte non stetti a dormire, Ma per la tomba me
n'andai sotterra. |
Esempio: | E Ber. rim. 1. 35. O buona gente, che state a udire, Sturatevi
gli orecchi della testa ec. |
Definiz: | STARE. Congiunto agl'infiniti de' verbi colla particella PER, vale Essere in procinto, o in rischio di quella tal
cosa da quegli infiniti significata, come: |
Esempio: | Cecch. Stiav. prol. E pur con tutto ciò io sto per dirvelo. |
Definiz: | §. Talora vale Significare. Lat. valere, significare. Gr. σημαίνειν. |
Esempio: | Com. Purg. 16. Idi da edo edis, che sta per
mangiare; gli antichi facevano in quelli Idi certi mangiari. |
Esempio: | But. Purg. 31. 1. Viene da sterno, sternis, che
sta per abbattere. |
Definiz: | STARE. Cogl'infiniti de' verbi, e colle particelle IN SUL, dinota l'Esser vicino a far quell'azione, o pure Far
quella cosa di genio, per professione, come: Stare in sul comprar grani, Farne l'incetta; O anche Esser
risoluto di comprar grani; Star sulla caccia, Avervi genio, Dilettarsene. |
Definiz: | STARE. Co' gerundi de' verbi esprime l'azione significata dal verbo, da cui si trasse il gerundio, come:
Star leggendo, Star mangiando, che significano Leggere, Mangiare attualmente.
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Definiz: | STARE. Retto da altri verbi, come pure accompagnato da varie particelle, o da diversi nomi forma moltissime
locuzioni, anche non comprese nelle suddette dichiarazioni generiche, onde della più parte e dell'une, e dell'altre si
farà appresso menzione col solito ordine dell'alfabeto. |
Definiz: | STARE A BADA. Trattenersi, Baloccarsi. Lat. morari, moram
trahere. Gr. μέλλειν. |
Esempio: | G. V. 11. 133. 1. Stando a bada co' Pisani, e fermi, gli straccavano, e
consumavano. |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 3. 4. Se si potesse dire esalazione, Ricreazion, riposo, refrigerio
Un lungo cicalare, e stare a bada, Noi abbiamo esalato. |
Definiz: | §. Stare a bada, lo stesso, che Stare a speranza, o in aspettativa di checchessia. |
Esempio: | Dant. Inf. 31. Tal parve Anteo a me, che stava a bada Di vederlo chinare.
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Definiz: | STARE A BANCO. Stare i giudici nel tribunale per profferir le sentenze. |
Definiz: | STARE A BOCCA APERTA. Ascoltare con attenzione. Lat. intenta ora
tenere. Gr. ἀναχάσκειν. |
Esempio: | Varch. Ercol. 91. Stare a bocca aperta significa quello, che Virgilio spresse nel
primo verso del secondo libro dell'Eneida: Conticuere omnes, intentique ora
tenebant. |
Esempio: | Boez. Varch. 3. pros. 1. Pieno di stupore stava cogli orecchi tesi, e a bocca
aperta per ascoltarla. |
Definiz: | §. Per Aspettare con desiderio. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 4. 20. Costui sta a bocca aperta aspettando, che l'amico muoia.
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Esempio: | Boez. Varch.3. pros. 3. Stanno sempre a bocca aperta, e sempre chieggiono alcuna
cosa. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 2. 2. Che le disgrazie stanno a bocca aperta, E la miseria, e la
vergogna, e 'l danno. |
Definiz: | STARE A BOTTEGA. Esercitare gli artefici qualche mestiero nelle botteghe. Lat.
officinam habere. Gr. ἐργαστήριον
ἔχειν. |
Esempio: | Lasc. Pinz. 1. 4. Almen fussi tu da tanto, che tu sapessi stare a
bottega. |
Definiz: | STARE A BRACE. Star senza considerazione, Vivere inconsideratamente. |
v. BRACE §. II.
Definiz: | STARE A CALCOLO. Conteggiar secondo il calcolo. |
Definiz: | STARE A CAMPO. Essere accampato. Lat. in acie esse. Gr.
στρατεύειν. |
Esempio: | G. V. 7. 119. 4. Ma stando a campo, la vilia di S. Giovanni Batista fu il
maggiore turbico di vento, e d'acqua, che si ricordi. |
Esempio: | E G. V. 8. 35. 8. Il tappeto sopra la terra è il letto de'
maggiori, e sempre stanno a campo. |
Esempio: | Cron. Morell. 335. Infra questo tempo si stette a campo a
Vico. |
Definiz: | STARE A CANNA BADATA. Stare con tutta l'applicazione possibile. | continua...
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