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Dizionario 3° ediz.totali
259 259 voci
367 367 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
161) Dizion.3° Ed. .
PARAULA
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vol.3 pag.1154
PARAULA.
Definiz: V. A. Parola.

162) Dizion.3° Ed. .
omografo. 2
 PARLARE
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vol.3 pag.1157
PARLARE.
Definiz: Sust. L'atto del parlare, e la parola stessa. Lat. sermo, verbum.

163) Dizion.3° Ed. .
PARLATORE
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vol.3 pag.1157
PARLATORE.
Esempio: Retor. Tull. Se la parola sarae nella favella degnitosa, il parlatore dicerà il detto suo, con lavando, o con menando un poco la man dritta.

164) Dizion.3° Ed. .
PAROLA
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vol.3 pag.1158
PAROLA.
Esempio: E Bocc. Novell. 4. 9. D'una parola in altra procedendo, ad aprirle il suo desiderio pervenne.
Esempio: E Dan. Purg. Cant. 5. Quivi perdei la vista, e la parola.
Esempio: Petrar. Son. 138. Ond'io non potei mai formar parola.
Esempio: Amm. Ant. 9. 4. 12. Essendo tu fedele interpetratore, non ti curare di sponere parola per parola.
Definiz: §. Chieder la parola, domandar licenzia. Lat. veniam petere, facultatem.
Esempio: Pass. 94. Chiese la parola allo Scolaro di poterne ragionar coll'Abbate suo.
Definiz: §. Avere la parola: Avere il consenso.
Esempio: Vit. Crist. 171. E quegli, imperciocchè erono gravati di sonno, avuta la parola da lui, si dormirono.
Definiz: §. Dar parola: Acconsentire, e promettere. Lat. assentiri, promittere.
Esempio: Gio. Vill. 31. 2. Mai non vollono dar parola alla detta vendita.
Definiz: §. Dar la parola, obbligarsi a parola.
Esempio: Boc. Nov. 23. 22. Infino ad ora ti do la parola, che tu ne facci quello, che l'animo ti giudica, che sia ben fatto.
Esempio: Dittam. 5. 5. Figliuol, diss'egli: non t'avvenga mai, Quand'un parla di romper la parola, Se cagion degna a domandar non hai.
Definiz: §. Pigliare in parole: Attaccarsi a una parola del parlar d'uno, stravolgendo il senso di sua intenzione. Lat. capere in sermone, dice la Scrittura.
Definiz: §. Huomo di sua parola: cioè Che mantiene quel, che e' promette.
Definiz: §. Pigliar parola: è Farsi dar la parola di quel, che si debba fare.
Definiz: §. Andar sopra la parola: Assicurarsi sotto altrui fede.
Definiz: §. Le parole non s'infilzano: Col quale s'avvertisce a non si fidar di parola, ma assicurarsi con iscrittura, o con pruove.
Definiz: §. Ogni parola non vuol risposta: cioè Non bisogna tener conto, e levarsi in collora d'ogni minima cosa, che ti sia detta.
Definiz: §. Parola di Re: cioè Da osservarsi, senza alcuna eccezione, e che come disse Ar. Fur. Non ne manchi pure un'iota.
Definiz: §. Non far parola: Non parlare, tacere.
Esempio: Petr. Canz. 4. 4. M'aperse il petto, e il cor prese con mano, Dicendo a me: di ciò non far parola.
Definiz: §. Quistione di parola, o simile: dicesi Controversia, che sola consista nella formalità delle parole, e non nella sostanza del negozio. L. quaestio de nomine.
Esempio: Pallav. St. Concil. 113. Ne il Legato volle dissimulare in ciò, secondo, che alcuni lo consigliavano, quasi in quistion di parola, imperocchè intendeva egli, come il ricusar la parola, faceasi per negar il significato, che in quella parola si dichiarava.
Definiz: §. Non ne far parola, Acconsentire.
Definiz: §. Parola tronca: Parola non del tutto intelligibile.
Definiz: §. Parola torta: Parola ingiuriosa.
Esempio: Fir. Epist. 148. Fino a quest'ora, la Iddio grazia, non è stata una torta parola.
Definiz: §. Far delle parole fango: Non mantener la parola.
Definiz: Vale anche Quando alcuni dopo più parole vengano a rissa, che si dice: Una parola tira l'altra.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 2. 33. Una parola tirò l'altra, sino agli oltraggj.

165) Dizion.3° Ed. .
PAROLETTA
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vol.3 pag.1158
PAROLETTA.
Definiz: Dim. di Parola.

166) Dizion.3° Ed. .
PAROLONE
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vol.3 pag.1158
PAROLONE.
Definiz: Accrescit. di Parola. Latin. speciosum verbum, sesquipedale.

167) Dizion.3° Ed. .
PAROLOZZA
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vol.3 pag.1158
PAROLOZZA.
Definiz: Parola materiale, e rozza.
168) Dizion.3° Ed. .
PAROLUZZA
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vol.3 pag.1158
PAROLUZZA.
Definiz: Dim. di Parola.

169) Dizion.3° Ed. .
PEGNO
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vol.3 pag.1175
PEGNO.
Definiz: §. Dar la fede in pegno: vale Impegnarsene di parola.

170) Dizion.3° Ed. .
PELO
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vol.3 pag.1177-1178
PELO.
Esempio: Amb. Furt. Sono stata a un pelo, per dire una mala parola.

171) Dizion.3° Ed. .
PERDERE
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vol.3 pag.1186-1187
PERDERE.
Esempio: Boc. Nov. 37. 7. Non istette poi guari, che egli perdè la vista, e la parola, e in brieve egli si morì.
Esempio: Dan. Purgat. 5. Quivi perdei la vista, e la parola.
172) Dizion.3° Ed. .
PERGAMO
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vol.3 pag.1189
PERGAMO.
Esempio: But. Pergamo è lo luogo alto, dove stanno li Predicatori, ad annunziare la parola di Dio al popolo.
173) Dizion.3° Ed. .
PERITOSO
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vol.3 pag.1191
PERITOSO.
Esempio: Tav. Dicer. La parola del Signore, non può far prode huomo del peritoso, ne forte, ne ardito del codardo.

174) Dizion.3° Ed. .
PERMETTERE
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vol.3 pag.1192
PERMETTERE.
Esempio: Boc. Nov. 16. 31. Le permisero di potere alcuna parola dire.
175) Dizion.3° Ed. .
PERVEGNENTE
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vol.3 pag.1197
PERVEGNENTE.
Esempio: Collaz. S. Pad. Viva è la parola di Dio, ed efficace, e più trapassevole d'ogni coltello acuto, e pervegnente, insino alla division d'anima.

176) Dizion.3° Ed. .
POLTRONE
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vol.3 pag.1228-1229
POLTRONE.
Esempio: Galat. Nominandolo con quella parola, colla quale è usanza nominare i poltroni, e' contadini.

177) Dizion.3° Ed. .
POSPORRE
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vol.3 pag.1238
POSPORRE.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 14. Forse la mia parola par tropp'osa, Posponendo il piacer degli occhi belli.

178) Dizion.3° Ed. .
PREDICANTE
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vol.3 pag.1247
PREDICANTE.
Esempio: Dan. Purg. 22. E la parola tua sopra toccata, Si consonava a' nuovi predicanti.

179) Dizion.3° Ed. .
PREDIRE
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vol.3 pag.1247
PREDIRE.
Esempio: Coll. S. Pad. E quella parola, che molto tempo dinanzi fu predetta per l'Ecclesiastico.

180) Dizion.3° Ed. .
PREGHIERA
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vol.3 pag.1248
PREGHIERA.
Esempio: E Tes. Br. appresso. Preghiera è boce di miseria, e parola di dolore.

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