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53 59 97 156 1 366 voci
61 67 113 185 1 427 occorrenze
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141) Dizion.3° Ed. .
omografo. 1
COROLLARIO
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vol.2 pag.415

COROLLARIO.
Esempio: Boez. Varch. 3. p. 10. Ed io, questo è risposi un bello, e prezioso, o porisma, o corollario, o giunta, o vantaggio, che tu tel vogli chiamare.

142) Dizion.3° Ed. .
COSĖ
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vol.2 pag.426

COSÌ.
Esempio: E Bocc. Nov. 1. 1. E fattolsi chiamare, gli disse così.

143) Dizion.3° Ed. .
omografo. 5
DA
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vol.2 pag.451

DA.
Esempio: E Bocc. Nov. 23. 5. E fattosel chiamare, disse. Quando gli piacesse, da lui si volea confessare.

144) Dizion.3° Ed. .
DARE
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vol.2 pag.457-480

DARE.
Definiz: DARE NELLE TROMBE. Chiamare a battaglia. Lat. classicum canere.
Definiz: DARE TITOLO. Chiamare altrui con titolo, Onorar di titolo.
Esempio: Boez. Varch. 2. p. 6. Voi mortali pigliate piacere di chiamare le cose con nomi falsi, dando loro quelle virtù, che l'effetto d'esse mostra non esser vero.
Definiz: §. Dar voce: Parlare, chiamare.
Definiz: §. Dare una voce: Chiamare. Lat. clamare, vocare.

145) Dizion.3° Ed. .
omografo. 1
DETTO
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vol.2 pag.495

DETTO.
Esempio: Pallav. St. Conc. 182. Aiutavasi con chiamare in testimonianza dell'intenzione sua ne' detti il tenore della preterita vita ne' fatti.

146) Dizion.3° Ed. .
DISCORREVOLE
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vol.2 pag.537

DISCORREVOLE.
Esempio: Mor. S. Greg. Non è altro, se non porre la sua predicazione nello 'ntendimento de' savj del secolo, e chiamare a se i popoli, i quali sono discorrevoli alla colpa.

147) Dizion.3° Ed. .
DISCORTESIA
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vol.2 pag.537

DISCORTESIA.
Esempio: E Ber. Orl. 3. 5. 8. Ben discortese ti potria chiamare Quel Cavalier, che non sai chi si sia, E tanta usata gli hai discortesia.

148) Dizion.3° Ed. .
DRAGO
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vol.2 pag.580

DRAGO.
Esempio: Lab. n. 176. La qual molto più dirittamente drago potrei chiamare.

149) Dizion.3° Ed. .
EPITIMO
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vol.2 pag.602

EPITIMO.
Esempio: Ricett. Fior. L'epitimo è una pianta simile alla cuscuta, tal che si può chiamare cuscuta ditimo, al quale s'avvolge, co' suoi viticci.

150) Dizion.3° Ed. .
FARE
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vol.2 pag.634-658

FARE.
Esempio: E Bocc. altrove. E fattolsi chiamare, e famigliarmente ricevutolo seco, il fece sedere.

151) Dizion.3° Ed. .
omografo. 2
FATTO
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vol.2 pag.663-664

FATTO.
Esempio: Pallav. St. Conc. 182. Onde tristo, e confuso aiutavasi con chiamare in testimonianza dell'intenzione sua ne' detti, il tenore della preterita vita ne' fatti.

152) Dizion.3° Ed. .
FONDITORE
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vol.2 pag.704

FONDITORE.
Esempio: Tac. Dav. Post. 441. Ma Tiberio solamente tolse la dignità Senatoria a questi quattro scapigliati, per chiamare i fonditori delle loro facoltà, con questo nuovo vocabolo, che la nostra Città ha trovato al nuovo lusso strabocchevole entratoci.

153) Dizion.3° Ed. .
omografo. 2
FORNITO
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vol.2 pag.711

FORNITO.
Esempio: E Lib. Mott. altrove. Una donna, che si era maritata, credendo trovare il marito meglio fornito, cercando le cose sue, non trovandolo, così disse: Questa è carne da gatti, e cominciò a chiamare: muci, muci.

154) Dizion.3° Ed. .
GIRAFFA
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vol.2 pag.770

GIRAFFA.
Esempio: Bern. Orl. 1. 4. 36. Gradasso poi si fa chiamare avanti Un gran gigante Re di Trapobana, Ch'ha sotto una giraffa per alfana.

155) Dizion.3° Ed. .
GIURARE
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vol.2 pag.777-778

GIURARE.
Definiz: Chiamare Iddio, o i Santi, o le cose sacre in testimonianza, per corroborare il suo detto. Latin. iurare, iureiurare, iusiurandum dicere.
Esempio: Maestr. 2. 16. Giurare è chiamare Iddio per testimonio, ed è atto d'adorazione; onde dice S. Girolamo: chi giura, o egli fa reverenza, o egli ama colui, per cui egli giura, ec. Nel secondo modo si pigliano alcune creature, non secondo se, ma inquanto loro la divina virtù si manifesta, siccome, quando giuriamo per lo Vangelio, cioè per Dio, la cui verità nel Vangelio è manifestata. E pe' Santi, i quali credettono questa verità, e osservarono. E un'altro modo di giurare, cioè per esse creature, quando s'induce alcuna creatura, nella quale il divino giudicio sia esercitato, siccome suole alcuno giurare per lo capo suo, ovvero per lo figliuolo, e simili cose. Ma quello, che Iddio vietò di giurare nel Vangelio, per le creature, deesi intendere d'esser vietato, in quanto a loro fosse fatta reverenza divina, siccome i Giudei, che giuravano per gli Angeli, e per le creature.

156) Dizion.3° Ed. .
GRAVISSIMAMENTE
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vol.2 pag.798

GRAVISSIMAMENTE.
Esempio: Boc. Nov. 5. 19. E fattoselo chiamare, gravissimamente, e con mal viso, il riprese.

157) Dizion.3° Ed. .
GRIDATA
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vol.2 pag.801

GRIDATA.
Esempio: Espos. Vang. La gridata, e lo chiamare di questo misero, avete misericordia, manifesta la crudeltà.

158) Dizion.3° Ed. .
INDOLCIRE
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vol.2 pag.868

INDOLCIRE.
Esempio: P. Vett. Colt. nel prop. L'uliva ancor bianca, o verde, che noi la vogliamo chiamare, s'acconcia, e indolcisce.

159) Dizion.3° Ed. .
INGEGNO
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vol.2 pag.882-883

INGEGNO.
Esempio: E But. di sotto. Ingegno è quella virtù dell'anima, colla quale lo 'ntelletto fa l'operazione, e gli atti suoi, e impropriamente si dice ingegno quel delle mani, ma deesi chiamare attitudine.

160) Dizion.3° Ed. .
IN QUANTO
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vol.2 pag.894

IN QUANTO.
Esempio: Boc. Nov. 77. 41. Non si possa assai propriamente vendetta chiamare, ma più tosto gastigamento, in quanto la vendetta dee trapassar l'offesa.

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