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FARE
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vol.2 pag.634-658


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Definiz: FARE LE NONE. Prevenir colle parole colui, che si crede voler richieder di che che sia, con dir di non averlo, forse così detto per allusione alla parola negativa Non, e di essa fatto None. Lat. petitionem alicuius inficiando praeoccupare.
Esempio: Varch. Ercol. 83. Far le none, non si può dichiararsi, se non con più parole, come per cagion d'esempio: Se alcuno dubitando, che chi che sia nol voglia richiedere in prestanza del suo cavallo, il quale egli prestare non gli vorrebbe, cominciasse prevenendolo a dolersi con esso lui, che il suo cavallo fusse sferrato, o pigliasse l'erba, o avesse male a un piè, e colui rispondesse: non accade, che tu mi faccia, o suoni questa nona.
Definiz: FARE LESSO. Lessare. Latin. elixum facere, elixare.
Esempio: Cant. Carn. E quei lessi facciamo Nella stagion lor prima.
Definiz: FARE LETTO. Acconciar sostegno, o simile a che che sia, a guisa di letto. Latin. fulcrum supponere, fulcire.
Esempio: Dant. Purg. 7. L'altro vedete, che ha fatto alla guancia Della sua palma, sospirando letto.
Definiz: §. Fare il letto, nel figurato: Aggiustare col discorso la materia, e le parole in modo, che acconciamente vi si distenda appresso ad un concetto, e autorità di Scrittore, per aggiugner loro forza, e vaghezza. L. sententiae viam sternere, praeparare.
Definiz: §. Fare il letto: Raccomodare il letto, spiumacciarlo. Lat. lectum sternere, parare.
Esempio: Bocc. Nov. 80. 10. E in collo levatigli, amenduni nel letto fatto, ne li portarono.
Definiz: FARE LEVA, ec. Levar soldatesca. Lat. delectum habere.
Definiz: FARE LIETO. Rallegrare. Lat. laetificare, exhilarare.
Esempio: Boc. Nov. 17. 30. Io spero infra pochi dì, farvi di ciò liete.
Esempio: E Bocc. appresso. Currado voi avete fatto me lieto di molte cose.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 43. Fiaccandoti il collo, ec. e me farai il più lieto huomo del Mondo.
Esempio: Dan. Inf. 26. Lo qual dovea Penelope far lieta.
Esempio: E Dan. Purg. 3. Vedi oramai se tu mi puoi far lieto.
Definiz: §. Neutr. pass. Rallegrarsi. Lat. gaudere.
Esempio: Dan. Purg. 6. Or ti fa lieta, che tu n'hai ben onde.
Definiz: FARE LIMA LIMA.
Esempio: Varch. Erc. 85. Fare lima lima a uno, è un modo d'uccellare in questa maniera: Chi vuole dileggiare uno, piegando l'indice della mano destra in sull'indice della sinistra, verso il viso di colui, gli dice lima lima, aggiugnendovi talvolta moccéca, o moccicone, o altra parola simile.
Esempio: Morg. Or fate lima lima a' mocciconi.
Definiz: FARE LIMOSINA, ec. Dar limosina. L. stipem erogare, eleemosynam facere.
Esempio: Franc. Barb. 237. Guardati da coloro, Che lemosine loro Fanno palesemente, O digiuno apparente.
Esempio: Cecch. Dot. 1. 2. Oh faccia Conto di fare a' suo' dì una limosina.
Esempio: Segn. Pred. 18. Convertire un'anima sola, val più, dic'egli, che far limosine immense.
Definiz: §. Far delle limosine.
Esempio: Boc. Nov. 70. 9. Dir delle messe, e delle orazioni, e far delle limosine.
Definiz: FARE LONTANO. Allontanare. Lat. dimovere.
Esempio: Petr. Son. 217. Perchè lontan m'hai fatto da' miei danni.
Esempio: Dan. Purg. 28. Tre passi ci facea il fiume lontani.
Definiz: FARE LUME. Illuminare. Lat. illuminare.
Definiz: §. Far lume: per Mostrare la via con torchio, o cosa simile. Lat. facem praeferre, praelucere.
Definiz: §. Far lume: Risplendere. Lat. lucere.
Definiz: FARE LUNGI. Allontanare. Lat. removere, dimovere
Definiz: §. Farsi lungi: Allontanarsi. Latin. longius abire.
Definiz: §. Farsi da lungi, ec. Cominciar da lontano. Lat. rem altius repetere.
Esempio: Bocc. Nov. 60. E quanto da lungi fatto si fosse, e con che parole.
Definiz: FARE LUOGO. Conceder luogo. Lat. locum concedere, via decedere.
Esempio: Boc. Nov. 11. 5. Egli non sarà alcuno, che veggendoci, non ci faccia luogo.
Definiz: §. Fare luogo: Abbisognare, convenire. Lat. facere, convenire, concedi.
Esempio: Boc. Proem. E se non a coloro, che me atarono, alli quali per avventura non abbisogna, a quegli almeno, a' quali fa luogo, alcuno alleggiamento prestare.
Definiz: FARE LUSTRO. Render lustro. Lat. in splendorem redigere, nitidare.
Esempio: Cecch. Corr. 2. 7. I farò, ch'e' farà lustro ogni cosa, Come un Sole.
Definiz: FARE MAGAZZINO. Adunare insieme. Lat. merces reponere, cumulare.
Esempio: All. 267. Là dove magazzin fanno, e bottega.
Definiz: §. Fare i magazzini: Mettere in ordine le cose, che abbisognano alle grandi imprese, particolarmente per eserciti, fabbriche, ec. Lat. apparatum facere, armamentaria, penus instruere.
Definiz: FARE MALE. In signif. att. col terzo caso: Offendere. Lat. malè facere, nocere.
Esempio: G. V. 8. 68. 3. Molti mali si commisono in Città, e in Contado di micidj, d'arsioni, e ruberíe, siccome in Città rotta, e sciolta, e sanz'ordine di Signoria, se non, chi più potea far male l'uno all'altro.
Esempio: Bocc. Nov. 78. 7. E di far questo non aver dottanza niuna, che io ti prometto, che io non gli farò male alcuno.
Definiz: §. Far male: Arrecar danno.
Esempio: G. V. 6. 67. E sotto l'ombra, ec. fece molti mali.
Esempio: Dan. Inf. 18. Sì che la coda non possa far male.
Definiz: §. Fare del male: Commétter del male. Lat. mali aliquid facere. E anche Restar con lesione. Latin. malum pati.
Definiz: §. Farsi male, neutr. pass. Rimanere offeso della persona. Lat. laedi.
Esempio: Boc. Nov. 32. 22. Il fondo v'era grande, ed egli sapeva ben notare, sicchè male alcuno non si fece.
Definiz: §. Fare per male: Operar con cattivo fine. Lat. dolose agere, pravo animo facere.
Esempio: Cecch. Corr. 2. 5. Io non lo fei per mal nessuno.
Definiz: §. Fare male in che che sia: Scapitarvi, perdervi. Lat. laedi, detrimentum capere.
Definiz: §. Far male: per Fare cosa mala, o indecente. Lat. male facere.
Esempio: Franc. Barb. 32. Mal fa la man, che corre.
Esempio: E Franc. Barb. 31. E credo che fa male Colui che taglia, essendo a suo maggiore [parla del trinciante]
Definiz: §. Farla male: Essere in cattivo stato. Lat. malè rem gerere.
Esempio: Cecch. Dot. 2. 5. Che noi abbiamo a farla male.
Definiz: §. Fare male d'occhio. Lat. fascinare.
Esempio: Varch. Ercol. Che i Latini dicevano, fascinare, se bene fascinare è proprio quello, che noi diciamo, far mal d'occhio.
Definiz: §. In proverb.
Esempio: Boc. Nov. 32. 3. Chi è reo, e buono è tenuto, Può fare il male, e non è creduto.
Definiz: FARE MALEFICIO. Commetter delitto Lat. maleficium facere, crimen committere.
Esempio: Boc. Nov. 12. 9. Per altro maleficio da loro fatto, ec.
Esempio: G. V. 6. 59. 3. Non vi lasciarono far nulla rubería, ne altro maleficio.
Definiz: FARE MALIA. Termine espressivo dell'Usar arti diaboliche, e venefiche. Lat. veneficij crimen admittere.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 20. Fecer malíe con erbe, e con imago.
Definiz: FARE MAL PIGLIO. Fare Atto, con che si esprime naturalmente dispiacere, e dolore che si senta di che che sia. Lat. frontem caperare, frontem asperare.
Esempio: Franc. Barb. 53. E poi forte si duole, S'io contra quel, che li piace, consiglio; E facendo un mal piglio, ec.
Definiz: FARE MANIFESTO. Manifestare. Lat. manifestum facere.
Esempio: Boc. Nov. 18. 27. Ma ancora di cui, vi farò manifesto.
Esempio: E Bocc. Nov. 20. 23. Il parer mio, in poche parole, vi farò manifesto.
Esempio: E Bocc. Intr. E con lieto viso salutatigli, loro la loro disposizione fe manifesta.
Esempio: Dant. Inf. 10. La tua loquela ti fa manifesto.
Definiz: FARE MARAVIGLIA, e FARE MERAVIGLIA. Lat. admirationem parere.
Esempio: Petr. Canz. 4. Che meraviglia fanno a chi l'ascolta.
Esempio: Boc. Nov. 86. Andate in qua, e in là senza sentirmi, e farvi far maraviglie.
Definiz: §. Far maraviglia: Operar cose da indur maraviglia. Latin. strenuam operam navare.
Esempio: Gio. Vill. 10. 29. 4. Feciono maraviglie di combattere.
Esempio: E G. V. 10. 216. I quali ciascuno fece il dì maraviglie in arme.
Esempio: E G. V. 8. 56. 4. Gli quali in quel giorno feciono maraviglie d'arme di loro mano.
Definiz: §. Farsi maraviglia: Maravigliarsi. Lat. mirari, demirari.
Esempio: Cecch. Mogl. 2. 1. Se e' m'ha detto Il vero, egli era alle strette, e si fa Maraviglia di questa nuova volta.
Definiz: FARE MARTIRII. Martirizzare. Lat. discruciare.
Esempio: Senec. Declam. Le fece molti martirij, perchè le discoprisse il vero. (Qui dare martorj: Martoriare, per cavare la confessione dal reo Lat. quaestionem exercere, torquere.)
Definiz: FARE MASSERIZIA. Andar parco, usar parcamente di che che sia, risparmiare. L. parcere. Gr. φείδεσθαι.
Esempio: Cec. Dot. 3. 5. I' vorrei ben vedere Far masserizia, ma non tanto.
Esempio: Cant. Carn. E nessun da qui innanzi masserizia Faccia del suo.
Esempio: E Cant. Carnasc. altrove. Pigliatene or, che gli e' per Carnovale, Ch'e' n'è poi men dovizia; Fatene masserizia.
Definiz: FARE MEGLIO. Operare in forma migliore. Lat. rectiùs facere, meliùs facere.
Definiz: §. Fare il meglio. Lo stesso.
Esempio: Cecch. Mogl. 3. 4. Voi fareste il meglio A star piu in pace colla vostra moglie.
Esempio: E Cecch. Mogl. 3. 5. Voi fareste Il meglio a dare un po manco scontenti A questa poverina.
Definiz: FARE MEMORIA. Ricordare, rammentare. Lat. monere, submonere, admonere, mentionem facere. Gr. ὑπομιμνίσκειν ὑπομιμνήσκειν.
continua...
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