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Dizionario 2° ediz.totali
198 198 voci
274 274 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
121) Dizion.2° Ed. .
OSO
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pag.567

OSO.
Esempio: Dan. Purg. 14. Forse la mia parola par troppo osa.

122) Dizion.2° Ed. .
OZIOSO
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pag.570

OZIOSO.
Esempio: Omel. S. Greg. Quella parola è oziosa, alla quale manca, o utilità di dirittura, o ragione di giusta necessità.
Esempio: G. V. 12. 7. 20. Si dolse, e di essa alcuna parola oziosa per una imposta [cioè vana]

123) Dizion.2° Ed. .
P
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pag.570

P.
Definiz: LETTERA, assai simile al B, e all'V consonante, con la quale molte voci si pronunziano scambievolmente come COPERTA COVERTA, SOPRANO e SOVRANO. Consente, dopo si se, delle consonanti, nella medesima sillaba, la L, e R, e ne perde alquanto di suono, come PLACARE, APPLICAZIONE, PRATO, GINEPRO: quantunque con la L più di rado si truovi. Nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, ammette avanti di se la L, M, R, S, come alpe, TEMPO, CORPO, ASPIDO, benchè la S gli si ponga avanti ancora nel principio di dizione: come SPADA, SPINTA. La S avanti al P, si profferisce nel modo più comune, cioè col suono più intenso, quale è nella voce CASA, di che vedi nella lettera S. ¶ Raddoppiasi nel mezzo della parola, quando è necessario di farlo come CAPPA, STOPPA.

124) Dizion.2° Ed. .
PANE
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pag.575

PANE.
Definiz: ¶ E PANE diciamo ad una certa quantità di zucchero, di burro, di pece, d'argento, di cera, o d'altre sì fatte cose, alla quale diremmo ancora Mozzo, pronunziato col primo O largo, e col Z come nella parola Rozzo.

125) Dizion.2° Ed. .
omografo. 2
PARLARE
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pag.580

PARLARE
Definiz: sust. L'atto del parlare, e la parola stessa. Latin. colloquium, sermo, verbum.

126) Dizion.2° Ed. .
PARLATORE
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pag.580

PARLATORE.
Esempio: Retor. Tull. Se la parola sarae nella favella degnitosa, il parlatore dicerà il detto suo, con levando, o con menando un poco la mano dritta.

127) Dizion.2° Ed. .
PAROLA
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pag.580-581

PAROLA.
Esempio: E Bocc. nov. 4. 9. D'una parola in altra procedendo, ad aprirle il suo disiderio pervenne.
Esempio: E Dan. Purg. cant. 5. Quivi perdei la vista, e la parola.
Esempio: Petr. Son. 138. Ond'io non potei mai formar parola.
Esempio: Amm. ant. Essendo tu fedele interpretatore, non ti curare di sponere parola per parola.
Definiz: ¶ Diciamo Chieder la parola, domandar licenzia. Lat. veniam petere, petere facultatem.
Esempio: Passav. 94. Chiese la parola allo Scolaio di poterne ragionar con l'Abate suo.
Definiz: Dar parola, acconsentíre, e promettere. Lat. assentiri, promittere.
Esempio: G. V. 5. 31. 2. Mai non vollono dar parola alla detta vendita.
Definiz: Dar la parola, obbligarsi a parola.
Esempio: Bocc. nov. 23. 22. Infino ad ora ti do la parola, che tu ne facci quello, che l'animo ti giudica, che sia ben fatto.
Definiz: Pigliare in parole: attaccarsi a una parola del parlar d'uno, stravolgendo il senso di sua intenzione. Lat. capere in sermone, dice la scrittura.
Definiz: Huomo di sua parola, cioè che mantiene quel ch'e' promette.
Definiz: Pigliar parola, è farsi dar la parola di quel che si debba fare.
Definiz: Andar sopra la parola. Assicurarsi sotto altrui fede.
Definiz: Le parole non s'infilzano: col quale s'avvertisce a non si fidar di parola, ma assicurarsi con iscrittura, o con pruove.
Definiz: Ogni parola non vuol risposta: cioè non bisogna tener conto, e levarsi in collora d'ogni minima cosa, che ti sia detta.
Definiz: Parola di Re. cioè, da osservarsi, senza alcuna eccezione, e che, come disse. Ar. Fur. non ne manchi pure un iota.
Definiz: Non ne far parola. Acconsentire.

128) Dizion.2° Ed. .
PAROLETTA
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pag.581

PAROLETTA.
Definiz: Dim. di parola.

129) Dizion.2° Ed. .
PAROLOZZA
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pag.581

PAROLOZZA.
Definiz: Parola materiale, e rozza.

130) Dizion.2° Ed. .
PAROLUZZA
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pag.581

PAROLUZZA.
Definiz: Dim. di parola.

131) Dizion.2° Ed. .
PERDERE
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pag.596

PERDERE.
Esempio: Bocc. n. 37. 7. Non istette poi guarì, che egli perdè la vista, e la parola, e in brieve egli si morì.
Esempio: Dan. Purg. 5. Quivi perdei la vista, e la parola.

132) Dizion.2° Ed. .
PERGAMO
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pag.598

PERGAMO.
Esempio: But. Pergamo è lo luogo alto, dove stanno li predicatori ad annunziare la parola di Dio al popolo.

133) Dizion.2° Ed. .
PERITOSO
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pag.599

PERITOSO.
Esempio: Tav. dicer. La parola del Signore non può far prode huomo del peritoso, ne forte, ne ardito del codardo.

134) Dizion.2° Ed. .
PERMETTERE
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pag.599

PERMETTERE.
Esempio: Bocc. nov. 16. 31. Le permisero di potere alcuna parola dire.

135) Dizion.2° Ed. .
PERVEGNENTE
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pag.602

PERVEGNENTE.
Esempio: Collaz. S. Pad. viva è la parola di Dio, ed efficace, e più trapassevole d'ogni coltello acuto, e pervegnente insino alla division d'anima.

136) Dizion.2° Ed. .
POSPORRE
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pag.624

POSPORRE.
Esempio: E Dan. Par. cant. 14. Forse la mia parola par tropp'osa, Posponendo il piacer degli occhj belli.

137) Dizion.2° Ed. .
PREDICANTE
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pag.628

PREDICANTE.
Esempio: Dan. Purg. 22. E la parola tua sopra toccata, Si consonava a' nuovi predicanti.

138) Dizion.2° Ed. .
PREDIRE
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pag.628

PREDIRE.
Esempio: Collaz. S. Pad. E quella parola, che molto tempo dinanzi fu predetta per l'Ecclesiaste.

139) Dizion.2° Ed. .
PREGHIERA
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pag.629

PREGHIERA.
Esempio: E Tes. Br. appresso. Preghiera è boce di miseria, e parola di dolore.

140) Dizion.2° Ed. .
PROSPEROSO
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pag.643

PROSPEROSO.
Definiz: ¶ Diremmo anche in questo significato RUBIZZO, ma è parola bassa, e, per lo più, si dice de' vecchj.

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