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FORO
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vol.2 pag.711


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FORO.
Definiz: Col primo o largo. Luogo dove si giudica, e negozia. Lat. forum. Gr. ἀγορά.
Esempio: Maestr. 1. 23. I bigami sono privati di ogni brivilegio chericile, e legati al foro secolare.
Esempio: E Maestruz. 1. 36. In foro divino, quanto vagliono le Indulgenze?
Esempio: E Maestruz. 1. 34. In foro giudiciale è creduto all'huomo contro a se, non per se, in foro penitenziale è creduto all'huomo contro a se, e per se.
Esempio: Petr. Cap. 8. Curzio, ec. Che di se, e dell'armi empiè lo speco, In mezzo 'l foro orribilmente voto.
Esempio: Dan. Par. 10. Quell'altro fiammeggiare esce del viso Di Graziano, che l'uno, e l'altro foro Aiutò sì, che piace in Paradiso.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 250. Pisone dal furibondo crescere della sedizione, e dalle voci, risonanti fino a Roma, spaventato, raggiunse Galba, vicino al foro.
Definiz: §. Foro delle scene: dicesi quella Parte, che è in faccia agli spettatori. Lat. forum, prospectus scenicus.

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