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FORO
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vol.2 pag.711


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FORO.
Definiz: Col primo o stretto. Buco, buca, apertura. Lat. foramen, rima, cavum.
Esempio: Boc. Concl. n. 4. Dir tutto di foro, e caviglia, e mortaio.
Esempio: Dial. S. Greg. M. Fa lo segno della Croce alla bocca del foro, e incontanente il serpente se ne trae morto.
Esempio: Dant. Purg. 5. Quindi fu io, e li profondi fori, Onde uscì 'l sangue.
Esempio: E Dan. Purg. Cant. 21. Nel tempo, che 'l buon Tito, coll'aiuto Del sommo rege, vendicò le fora, Ond'uscì 'l sangue per Giuda venduto.
Esempio: Med. Vit. Cr. Se io non vedessi nelle sue mani, e piedi le fora de' chiavelli, ec. io non crederrò.
Esempio: Pallad. Indi ritratto fuori quello agutello, incontanente sommettere ivi in quel foro un ramucello.
Esempio: Lib. Cur. Malat. Se le fora dell'orecchie sono vedute sane, e non hanno alcuna di queste cose, intendesi, che 'l nervo dell'udire è infermo.
Esempio: Tes. Br. 3. 2. Ma l'acque del lago si entrano sotto terra, e corrono chiuse, e per fori privati dentro della terra.
Esempio: Vendet. Crist. G. S. Gli uscivano le vespe del naso, cioè delle fora del naso.

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