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341) Dizion.2° Ed. .
SCHIAVELLARE
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pag.754

SCHIAVELLARE.
Esempio: Vend. Cr. Poich'io ebbi la parola da Pilato, io lo schiavellai della croce.

342) Dizion.2° Ed. .
SCHIODARE
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pag.755

SCHIODARE.
Esempio: Dittam. Io ho sì ben legato, a nodo a nodo, Nella mia mente ciò, che detto avete, Ch'a pena una parola non ne schiodo.

343) Dizion.2° Ed. .
SCONCIARE
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pag.760-761

SCONCIARE.
Esempio: Valer. Mass. Affermando, che niuna parola uscirebbe della sua bocca, per la quale la sua causa se ne sconciasse.

344) Dizion.2° Ed. .
SCONVENEVOLE
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pag.762

SCONVENEVOLE.
Esempio: Tav. D. Per esser Seiano camera d'ogni enormità, ec. ogni disorbitante parola se ne credeva.

345) Dizion.2° Ed. .
SCUDO
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pag.767

SCUDO.
Esempio: Cavalc. med. cuor. Ogni parola d'Iddio è uno scudo a quelli, che in lui sperano.

346) Dizion.2° Ed. .
SEGNALE
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pag.772

SEGNALE.
Esempio: E Bocc. num. 8. E tutto nel viso cambiato, eziandio, se parola non avesse detta, diede assai manifesto segnale ciò esser vero.

347) Dizion.2° Ed. .
SENNO
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pag.776-777

SENNO.
Esempio: Amm. ant. Pregoti, che non metti parola, per parola, ma senno, per senno.

348) Dizion.2° Ed. .
SOPRABBONDANTE
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pag.807

SOPRABBONDANTE.
Esempio: Bocc. nov. 16. 31. Ne la soprabbondante pietà, e allegrezza materna, le permisero di potere alcuna parola dire.

349) Dizion.2° Ed. .
SORCO, e SORCIO
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pag.810

SORCO, e SORCIO.
Esempio: Sen. Pist. Il sorcio è una parola, il sorcio rode, il cacio: dunque la parola rode il cacio.
Esempio: E Sen. Pist. appresso. Il Sorcio è una parola, la parola non rode il formaggio, dunque il sorcio non rode il formaggio.

350) Dizion.2° Ed. .
SOTTESSO
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pag.813

SOTTESSO
Definiz: avverb. divenuto una parola, come lunghesso, e simili. Sotto. Lat. sub.

351) Dizion.2° Ed. .
SPIRITO, e poeticamente SPIRTO
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pag.826-827

SPIRITO, e poeticamente SPIRTO.
Esempio: Bocc. n. 73. 21. Non poteva raccoglier lo spirito a formare intera la parola.

352) Dizion.2° Ed. .
SPUNTONE
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pag.830-831

SPUNTONE.
Esempio: Mor. S. Greg. Egli percuote se medesimo con lo spunton della sua parola.

353) Dizion.2° Ed. .
STERNATO
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pag.839

STERNATO
Esempio: Cavalc. medic. cuor. Per la qual parola, quasi turbato, posò lo legno, e diedeli tante, che lo lascioe giacere sternato in terra, per morto, e poi riprese lo legno.

354) Dizion.2° Ed. .
STIPULARE
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pag.841

STIPULARE.
Definiz: Rimanere in concordia, obbligandosi per parola, o per iscrittura. Lat. stipulari.

355) Dizion.2° Ed. .
STRUMENTO, stormento, e sturmento
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pag.849

STRUMENTO, stormento, e sturmento.
Esempio: Maestruz. Imperocchè la parola, e 'l fatto sono strumento dello 'ngannare.

356) Dizion.2° Ed. .
SUCCIARE
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pag.853

SUCCIARE.
Definiz: ¶ Diciamo SUCCIO à quel segno, che rimane in su la pelle succiata, al quale, con più onesta parola, si dice anche ROSA,

357) Dizion.2° Ed. .
T
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pag.860

T
Definiz: Lettera di suono simile al D, e molte voci si dicono con l'una, e con l'altra, come ETATE ETADE, POTERE PODERE, LITO LIDO. Consente dopo di se la L, e R, col perdere alquanto di suono, ma la L malagevolmente, perchè non è suono di questa lingua, ne la riceve, se non in quelle voci, le quali non son fatte interamente nostrali, come ATLETA, ATLANTE. Con la R fa miglior suono, e più usitato, tanto nel principio della parola, quanto nel mezzo, come TRAVE, SCALTRO. Riceve, avanti di se, in mezzo della parola, in diversa sillaba, la L, N, R, S, come ALTO, PUNTA, ORTO, ASTA. In principio di dizion riceve la S, come STORIA, STUDIO, e si pronunzia la S nel primo suono, quale nella voce CASA, come nella lettera S abbiam detto. Raddoppiasi nel mezzo della parola, sì come l'altre consonanti, come ATTO, PETTO, ec.

358) Dizion.2° Ed. .
TENACITA
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pag.869

TENACITA
Esempio: Vit. S. Pad. Due generazioni sono di fame: l'una sì è difetto di sapienzia, e d'intendere la parola di Dio, e non empierla, l'altra d'avarizia, e tenacità.

359) Dizion.2° Ed. .
omografo. 1
TENERE
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pag.870-871

TENERE.
Esempio: Nov. Ant. Stamp. vecch. n. 7. I Regni non si tengon per parola, ma per prodezza.

360) Dizion.2° Ed. .
TERMINE
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pag.873

TERMINE.
Definiz: ¶ Diciamo ancor termine a parola, e a locuzion propria, e particolare di scienze, e d'arti.

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