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Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
FARE
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vol.2 pag.348-403
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Omografo 1
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Definiz: | §. Fare l'esecuzione, vale Giustiziare, Punire i rei. Lat. poenam
irrogare. Gr. ἀποπληροῦν. |
Esempio: | G. V. 8. 8. 2. Già era tratto fuori il gonfalone della giustizia per fare
l'esecuzione, ed egli l'assolvette. |
Definiz: | FARE ESENTE. Esentare. Lat. lege liberare, eximere. Gr.
ἐξαιρεῖν. |
Esempio: | Fr. Iac. T. Non farà legge nuova Da fartene esente. |
Definiz: | FARE ESERCITO. Radunare, Ammassare genti per bisogno di guerra. Lat. exercitum colligere, delectum facere. Gr. στρατιὰν
συλλέγειν,
στρατολογεῖν. |
Esempio: | Bemb. stor. 6. 86. Si fece venir i soldati, che 'l Duca d'Urbino avea proferti
alla Repubblica, ec. e fece esercito. |
Definiz: | FARE ESERCIZIO. Passeggiare, Camminare, Muoversi. Lat. ambulare.
Gr. περιπατεῖν. |
Esempio: | Alleg. 21. E faceva esercizio in casa, e fuora. |
Esempio: | Cecch. Stiav. 1. 1. O per trovarsi in brigata, o per fare Esercizio, o per
qualch'altro negozio Si mitiga. |
Esempio: | Galat. 17. O non hanno fatto esercizio, e dicono: egli è buon'ora. |
Esempio: | Red. lett. 1. 377. Fa esercizj, e moti di corpo assai validi. |
Esempio: | E Red. lett. 379. È ec. di temperamento caldo, e secco, magro
di corpo, solito a far grandi esercizj. |
Definiz: | §. Fare esercizio di checchessia, vale Esercitarsi in quella tal cosa. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 4. 38. 18. Da poi fatto il mio esercizio Ripensava ogni mio
vizio. |
Definiz: | FARE ESPERIENZA. Esperimentare, Provare. Lat. periculum facere,
experimentum sumere. Gr. πειρᾶσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 76. 9. Io fo fare l'esperienza del pane, e del formaggio. |
Esempio: | Cr. 2. 1. 2. E l'opere della villa fanno esperienza di queste cose. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 7. 10. Se e' voleva far pruova di me, disse egli, e' bisognava,
che ne facesse la sperienza, con donarmi tutto il suo imperio. |
Esempio: | Red. lett. 1. 53. Io son di parere instillatomi dalle molte lunghe esperienze da
me fatte, che queste suddette acque termali producano gli stessi effetti. |
Definiz: | FARE ETERNO. Eternare. Lat. aeternare. Gr. ἀθανατάζειν. |
Esempio: | Cant. Carn. 118. L'uom, che è più eccellente, Può delle virtù nostre tutte
ornarsi, E per fama del mondo eterno farsi. |
Esempio: | Buon. rim. 33. In qualche modo ei vive, E lega gli altri sassi, e fassi
eterno. |
Esempio: | Malm. 4. 10. E con gl'industri, e dotti suoi pennelli Suo nome eterno fa negli
sgabelli. |
Definiz: | FARE FACCENDE. Operare assai. Lat. facinora facere, multum ac prospero
successu negotiari. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 16. 20. Ma quei due cavalier senza paura Fanno faccende, e non dicon
parole. |
Esempio: | Fir. As. 107. Scelto appunto il tempo accomodato a far
faccende. |
Definiz: | §. Far faccende, e Far delle faccende, dicesi de' mercatanti, e degli artisti, i
quali spacciano molto le lor mercanzíe, e i lor lavori. Lat. multum de opificio lucrari, merces
suas distrahere. |
Esempio: | Cant. Carn. 115. Il guadagno consiste in far faccende. |
Esempio: | Malm. 1. 16. Onde il nostro mestiere, idest la guerra, Che sta in sul taglio, non
fa più faccende. |
Definiz: | FARE FACCIA. Che anche si dice FAR FACCIA TOSTA, e vale Essere sfacciato, ardito,
senza vergogna. Lat. perfrictae frontis esse, frontem perfricuisse. Gr.
ἀναισχυντεῖν. |
Esempio: | Cavalc. Med. cuor. L'uomo accieca più intanto che pecca manifestamente, e fa
faccia, e non si vergogna. |
Esempio: | Malm. 10. 9. Fa faccia tosta, e va con lieta fronte, Sperando ognor, che venga un
accidente. |
Definiz: | §. Fare faccia di pallottola, vale Essere volubile. |
Esempio: | Cecch. Dot. 1. 1. E dandola pel mezzo a braccia quadre, Senza tener più conto di
persone, Fe faccia di pallottola. |
Definiz: | FARE FAGOTTO. Affardellare. |
Esempio: | Libr. cur. malatt. Fa un fagotto di tutte quelle cose, e sotterralo sotto la
soglia. |
Esempio: | Malm. 10. 42. Va Paride pian piano, e fa fagotto. |
Definiz: | §. Figuratam. Andarsene, e talora Andarsene dal mondo, Morire. Lat. e vita
migrare. Gr. τὸν βίον
τελευτᾶν. |
Esempio: | Malm. 12. 13. E ad ogni passo trova gente morta, O per lo men, che sta per far
fagotto. |
Definiz: | FARE FALLO. Fare errore, o torto, Errare. Lat. errare. Gr.
σφάλλεσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 67. 16. E hai creduto, che io volessi, o voglia al mio signore far
questo fallo? |
Esempio: | Franc. Barb. 120. 7. Voi, che parlate dogliendo d'amore, Dogliavi più del fallo,
che 'n ciò fate. |
Esempio: | E Franc. Barb. 150. 13. Mettesi a far li suoi falli palese,
Per dar esemplo dannoso al paese. |
Definiz: | §. Fare fallo, nel giuoco di palla, o simili, vale Mandar la palla in fallo, o Contravvenire altrimenti alle
regole del giuoco. |
Esempio: | Cant. Carn. Paol. Ott. 21. Ch'è cosa brutta, e stolta Il gittarla (la
palla) con mano, e fassi fallo, Qual poi a racquistallo Si pena un pezzo, e non s'acquista mai. |
Esempio: | Malm. 6. 42. Che fa nel giuoco con due palle fallo. |
Definiz: | FARE FALLORE. V. A. Lo stesso, che Far fallo. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 2. 1. 15. La vita lussuriosa, Ch'ha fatto gran
fallore. |
Definiz: | FARE FALÒ. Lo stesso, che Far baldoria, Fare fuochi d'allegrezza. |
Esempio: | G. V. 10. 24. 1. Venuta in Pisa la novella, e l'ulivo della coronazione del Bavero
in Melano, se ne fece falò, e festa per certi usciti di Firenze. |
Esempio: | E G. V. 11. 134. 5. Fece della nostra sconfitta falò, e grande
allegrezza. |
Definiz: | §. I. E Far falò, vale Abbruciare. Lat. incendere, comburere.
Gr. φλέγειν. |
Esempio: | Burch. 2. 81. A furia a far falò n'andrai di peso. |
Esempio: | Dav. Scism. 71. A quanti libri di teología fondamentali possono avere ec. fanno
da cotali giovanacci fare esequie giocose, portandoli nelle bare per la città in piazza a farne belli
falò. |
Definiz: | §. II. Far falò, vale Consumare tutto il suo. Lat. proterviam
facere. |
Definiz: | §. III. Far falò, per metaf. vale anche Far comparsa, Risplendere. |
Esempio: | Tratt. pecc. mort. Abbia molta famiglia, begli cavalli, e grandi magioni, e
ricche possessioni, e faccia di se grande falò, e vista alle genti. |
Definiz: | FARE FARDELLO. Lo stesso, che Far fagotto. Lat. sarcinulas
colligere. |
Esempio: | Fir. As. 188. Poichè voi fatto fardello d'ogni cosa ritornate al vostro campo,
ec. |
Esempio: | Buon. Fier. 2. 4. 20. Se questo nido Mi si confermi, o s'ho da far
fardello. |
Definiz: | FARE FARE CHECCHESSIA. Ordinare alcuna cosa, Costringere a fare alcuna cosa. Lat.
opus faciendum locare, ad opus faciendum adigere. |
Esempio: | G. V. 8. 4. 1. Mandogli dicendo, che dovesse far fare l'ammenda. |
Esempio: | Din. Comp. 2. 43. Molte ruberíe fece fare. |
Esempio: | Bocc. nov. 42. 14. A voi convien far fare corde molto più sottili agli archi de'
vostri arcieri. |
Esempio: | Cecch. Dot. 4. 6. Due cose sono intra l'altre, che possono Farci fare ogni
cosa. |
Definiz: | §. Far fare uno, vale ancora Ingannarlo, Aggirarlo. Lat. aliquem
circumvenire. Gr. ἐξαπατᾶν. |
Esempio: | Varch. Ercol. 78. Quando alcuno, per esser pratico del mondo, non è uomo da essere
aggirato, nè fatto fare, si dice: egli se le sa. |
Esempio: | Cecch. Spir. 2. 3. Acciocchè e' faccia far me, e tutti, e rida? |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 4. 6. Gli uomin lesti fantini, Che con lor cavallette, e
sopravventi Fan fare gli altri. |
Definiz: | FARE FASCIO. Adunare insieme in un fascio. Lat. in fascem
colligere. Gr. εἰς τὸ
φάκελον
συλλέγειν. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. D'allora in quà, ch'io ci fui rinchiusa, feci quasi un fascio de'
miei peccati, ed abbogli sempre tenuti dinanzi agli occhi. |
Definiz: | §. I. Fare d'ogni cosa un fascio, vale Mandare in conquasso, in rovina, Atterrare. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 18. 30. Fa d'ogni cosa un fascio, e soffia, e
sbuffa. |
Definiz: | §. II. Fare d'ogni erba fascio. |
v. FARE ERBA.
Definiz: | FARE FATTO. Operare. Lat. rem gerere, facere facinus. Gr.
ἔργον
ἐργάζεσθαι. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 1. 4. 1. Facciam fatti, deh facciamo, Se 'n vertà Cristo
amiamo. |
Esempio: | E Fr. Iac. T. 4. 38. 10. Egli è tempo far fatti, Non parole
come matti. |
Esempio: | Cecch. Mogl. 1. 3. Io vo' fuor del mio solito Far gran dimostrazioni, e pochi
fatti. |
Esempio: | Cant. Carn. 6. Quand'egli è 'l tempo vostro, fate fatti. |
Definiz: | §. I. Fare i fatti suoi, vale Amministrare le sue faccende. Lat. res suas
agere. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 22. Io ho sempre di bene in meglio fatti i fatti miei. |
Esempio: | E Bocc. nov. 24. 10. E appresso questo con simplicità fare
tuoi fatti, se a far n'hai alcuno. |
Definiz: | §. II. Fare il fatto altrui, vale Far checchessia, che torni comodo ad altri. Lat.
alienum negotium agere. |
Esempio: | Sen. Pist. 70. Perocchè colui, che dee morire a posta del nimico suo ivi a tre o
quattro dì, fa il fatto altrui, se vive. |
Definiz: | §. III. Fare il fatto suo, vale Procurare il proprio utile. |
Esempio: | Cron. Morell. 322. Cercavamo e col Re di Francia, e col Duca di Oriensi ec. fare
i fatti nostri. |
Esempio: | Cecch. Donz. 2. 5. E' mi bisogna avere Pazienza, per fare il fatto
mio. |
Esempio: | Borgh. Orig. Fir. 321. Disegnò col titolo dell'Imperio potere far bene i fatti
suoi. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. Intr. Non farei così bene il fatto mio. | continua...
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