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Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
FARE
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vol.2 pag.348-403
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Omografo 1
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Esempio: | Varch. Ercol. 84. Fare il diavolo, e peggio è, quando altri avendo fatto capo
grosso, cioè addiratosi, e sdegnatosi con alcuno, non vuole pace, nè tregua, e cerca, o di scaricare se, o di caricare
il compagno con tutte le maniere, che egli sa, e può, e molte volte si dice per beffare alcuno, mostrando di non
temerne. |
Esempio: | Cas. lett. 76. Ma la vanità ti trasporta, e vuoi, che la Diva senta, che il sig.
Annibale fa il diavolo in montagna. |
Esempio: | Malm. 1. 51. Or ch'ei fa moto, fa sì gran fracasso, Ch'io ne disgrado il diavol
n'un canneto. |
Definiz: | FARE DI BUONO. Fare davvero; contrario di Fare da burla, Operare con attenzione. |
Esempio: | Malm. 1. 19. Che quanto al resto anch'io farò di buono. |
Definiz: | FARE DIETA. Tenere, o Adunare assemblea. Lat. concilium convocare,
concilium habere. Gr. συμβούλιον
συνάγειν. |
Esempio: | Fir. rim. burl. 119. Che se ciò fosse, i principi Tedeschi, Che fra lor fan dieta
tanto spesso, Sarebbon tutto l'anno grassi, e freschi. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 2. 4. Che in Biserta facea quella dieta. |
Definiz: | §. Fare dieta, vale Astenersi in parte dal mangiare, Mangiare meno del consueto. Lat. victum attenuare, tenui victûs ratione uti. Gr. λεπτῶς
διαιτᾶσθαι. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 2. 26. 12. Fa così gran dieta Colla vita discreta. |
Esempio: | Alleg. 164. Il nostro Marco ec. pigliando il legno, e però faccendo la dieta, fa
poco altro mai, che biscanterellar dolcemente poetando. |
Esempio: | E Alleg. 264. Venuta l'ora del mangiar, ritorna La prelibata
gente a far dieta. |
Esempio: | E Alleg. appresso: Che in tal foggia In casa monsignor si fa
dieta. |
Definiz: | FARE DI FATTI. Operar senza far parole. |
Esempio: | Cant. Carn. 62. A spender noi vogliam poche parole, A far di fatti cominciar si
suole. |
Definiz: | FARE DIFESA, e come disse alcuno antico FARE DIFENSA.
Difendersi. Lat. se defendere. Gr. εἰς
ἀλκὴν
τρέπεσθαι. |
Esempio: | Fr. Iac. T. Se non potesti fare Tu dall'amor difesa. |
Esempio: | Petr. son. 203. Dinanzi a cui non vale Nasconder, nè fuggir, nè far
difesa. |
Esempio: | Franc. Barb. 29. 2. E prendi il loco, che ti danno, e pensa, Che per far quì
difensa, Faresti lor per tuo vizio villani. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 17. 19. Nè v'è chi contra lui difesa faccia. |
Definiz: | FARE DIFFERENZA. Differenziare. Lat. discrimen facere. Gr.
διακρίνειν. |
Esempio: | Alleg. 114. Fa il mondo appunto quella differenza, Ch'è da aver bocca asciutta
all'aver sete. |
Definiz: | FARE DIGESTIONE. Digerire. Lat. digerere, concoquere. Gr.
πέπτειν. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 5. 1. 10. All'occhio non è congruo Di far digestione, Nè al naso
parlagione, Nè all'orecchio nasare. |
Esempio: | M. V. 9. 51. L'uomo appetisce di varj cibi, che di tal varietà lo stomaco piglia
conforto, e fa digestione. |
Definiz: | FARE DIGIUNO. Digiunare, Osservare il digiuno. Lat. ieiunare.
Gr. νηστεύειν. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 3. 25. 18. O Francesco, che farai? Te medesimo occiderai Del digiuno,
che fai, Sì l'hai duro cominciato. |
Esempio: | Morg. 18. 139. E carità, limosine, o digiuno, O orazion non creder, ch'io ne
faccia. |
Definiz: | FARE DILIGENZA ec. Usar diligenza. Lat. satagere. Gr.
ἐπιμελεῖσθαι. |
Esempio: | Cecch. Stiav. 4. 2. E' si vedrà di farci La diligenza, che sarà
possibile. |
Definiz: | FARE DIMANDA. Dimandare. Lat. percontari. Gr.
πυνθάνεσθαι. |
Esempio: | Dant. Inf. 10. Però alla dimanda, che mi faci, Quinc'entro soddisfatto sarai
tosto. |
Definiz: | FARE DI MANO. Lavorar di mano. |
Esempio: | Cron. Vell. Sapeva far di mano ciò, che si voleva. |
Definiz: | FARE DI MENO. Far senza, o Fare altrimenti. Lat. aliter
facere. |
Esempio: | G. V. 12. 8. 19. Assai avemo detto sopra i processi, e opere del Duca d'Atene ec.
e non si poteva fare di meno, acciocchè sieno manifeste le cagioni, perchè i Fiorentini si rubellaro della sua
signoría. |
Definiz: | FARE DI MESTIERI, o DI MESTIERE. Far di bisogno, Bisognare. Lat. opus
esse. Gr. δεῖν. |
Esempio: | Malm. 3. 70. Fa di mestieri battere il taccone. |
Esempio: | Red. Ins. 25. Per tornare al primo filo, fa di mestiere, ch'io vi dica
ec. |
Esempio: | E Red. lett. 1. 59. Essendo di vacca, o di pecora (il
latte) fa di mestiere esser più parco. |
Definiz: | FARE DIMORA, o DIMORANZA. Dimorare. Lat. moram facere, morari.
Gr. διατρίβειν. |
Esempio: | Dant. Inf. 10. Quando s'accorse d'alcuna dimora, Ch'i' faceva dinanzi alla
risposta, Supin ricadde. |
Esempio: | Franc. Barb. 120. 16. Non può nel vizioso Far longamente sua dimora il
fallo. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 3. 10. 7. Vanne, ballata mia, non far dimora, E da mia parte
inchinati, e saluta La madre di pietate mia signora. |
Esempio: | E Fr. Iac. T. 3. 17. 21. E con esso non fe più
dimoranza. |
Esempio: | E Fr. Iac. T. 4. 7. 2. Faccio grande villanía Di più far
dimoranza. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 18. 4. Senza fare a quel ponte più dimora, Isolier vi lasciò con
Calidora. |
Definiz: | FARE DIMOSTRAZIONE, o DIMOSTRANZA. Dimostrare, Ostentare. Lat. ostendere,
ostentare. Gr. ἐπίδειξιν
ποιεῖν. |
Esempio: | Franc. Barb. 199. 1. La pazienza Quì comenza, E fatti dimostranza. |
Esempio: | Cecch. Mogl. 1. 3. Io vo' fuor del mio solito Far gran dimostrazioni, e pochi
fatti. |
Esempio: | Cant. Carn. 289. Dimostrazion palese a tutti fanno Come si perde il
giorno. |
Definiz: | §. Far dimostrazione, dicesi del Provare nella geometría, e nella calculazione ec. Lat.
ostendere. |
Definiz: | FARE DIPARTENZA, o LA DIPARTENZA. Dipartirsi. Lat. discedere.
Gr. ἀπιέναι. |
Esempio: | M. V. 11. 54. Sonate le trombe si fe dipartenza. |
Esempio: | Cecch. Spir. 3. 4. Avrei bisogno Ire a parlare al consolo, e pigliare Quelle
lettere, e far la dipartenza. |
Esempio: | Malm. 6. 78. Il Re fatta con lei la dipartenza, Al Salon del consiglio se ne
torna. |
Definiz: | FARE DIPORTO. Diportarsi. Lat. genio indulgere, spatiari. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 6. 2. 8. Venga el diletto nell'orto, Ed ivi facciam
diporto. |
Definiz: | FARE DIRE. Operare, che altri sappia, o sia fatto avvertito per terza persona. Lat.
per alium admonere. |
Esempio: | Bocc. nov. 43. 3. E d'altra parte fecero dire a Gilliozzo Saullo, che a niun
partito attendesse alle parole di Pietro. |
Esempio: | Cecch. Dot. 1. 1. E gliele feci dir da loro, e da' religiosi. |
Definiz: | §. I Fare dire, val Dar maniera, o occasione di parlare. Lat. in bonam, vel malam partem
loquendi ansam praebere. |
Definiz: | §. II. Si usa anche con maniere particolari, come |
Esempio: | Esempio del Compilatore Far dire altrui, Far dir la gente, Far dir di se,
Far dir de' fatti suoi; e vale lo stesso. Lat. populo fabulam esse, obloquendi de se ansam
praebere. Gr. ἐν μύθῳ
γενέσθαι. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 15. 17. E se non era il giorno tanto tardo, Facea de' fatti suoi
molto più dire. |
Esempio: | Ambr. Furt. 4. 15. Le vostre pazzíe farebbon ragunate di popolo, e faremo dir di
noi. |
Definiz: | §. III. Farsi un gran dire di alcuna cosa, vale Ragionarsene assai. Lat. sermones seri, ingentem rumorem percrebescere. Gr. θρυλλεῖσθαι. |
Definiz: | §. IV. Farsi dire, per Farsi pregare. |
Esempio: | Franc. Sacch. rim. Fatti ben dire assai, come villano, Che cantar suogli, ed io
udito l'ho. |
Esempio: | E Franc. Sacch. rim. appresso: E ho la boce, che par di
capretta, Sicchè per questo tanto dir mi fo. |
Definiz: | §. V. Far dire, Termine de' mercatanti, e vale Porre i danari, o le partite in faccia, o in credito
ad alcuno. |
Esempio: | Lasc. Sibill. 1. 2. Pose i danari in sul banco de' Salviati a otto per cento,
facendoli dire in lui. |
Definiz: | §. VI. Farsi dire, per Chiamarsi, Appellarsi, Intitolarsi. |
Esempio: | Stor. Pist. 204. Lodovico di Baviera era stato in isdegno della Chiesa, perchè
s'avea fatto dire Imperadore. |
Definiz: | FARE DIRITTO. Amministrare giustizia. Lat. ius dicere. Gr.
δικάζειν. |
Esempio: | Nov. ant. 67. 1. Fammi diritto di quello, ch'a torto m'hae morto il mio
figliuolo. |
Definiz: | FARE DISCORDE. Discordare; e si usa anche neutr. pass. Lat. dissidere,
dissentire. Gr. ἐναντιοῦσθαι. |
Esempio: | Dant. Purg. 10. Ed al sì, ed al no dicordi fensi. |
Definiz: | FARE DISCORRIMENTO. Discorrere, Scorrere. Lat. discurrere. Gr.
διαδρομεῖν. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 3. 18. 10. Ricordivi, che spesso udimmol dire, Ch'e' ne convien
partire, E per lo mondo far discorrimento. |
Definiz: | FARE DISCORSO. Discorrere, Ragionare. Lat. sermonem habere. Gr.
ἐννοεῖν,
λογίζεσθαι. |
Esempio: | Fr. Iac. T. Se n'avesser cotal morso, Non farien cotal
discorso. |
Definiz: | FARE DISEGNO, o UN DISEGNO. Pensare, Disegnare, Sperare. Lat. meditari,
assectare, cogitare. Gr. μελετᾶν. | continua...
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