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1) Dizion.3° Ed. .
NOTTURNO
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vol.3 pag.1094


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NOTTURNO.
Definiz: Di notte, che appartiene a notte. Lat. nocturnus.
Esempio: Lib. Astr. Multiplica le diurne in parte di un'ora diurna non iguale, e le notturne in parte d'un'ora notturna non iguale.
Esempio: Guid. Giud. Infinchè la terra si cuopra di caligine notturna.
Esempio: Dan. Purg. 7. Non però, ch'altra cosa desse briga, Che la notturna tenebra ad ir suso.
Esempio: Petr. Canz. 22. 5. Le notturne viole per le piagge, E le fere selvagge.
Definiz: §. Per una Parte del Mattutino, che si recita da' Fedeli. Lat. nocturnum.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Aveano appena recitato il primo notturno.

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