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Dizion.4° Ed. .
INTELLIGENZA, e INTELLIGENZIA
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vol.2 pag.874-875
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INTELLIGENZA, e INTELLIGENZIA.
Definiz: | Intelletto. Lat. intelligentia, intellectus. Gr. νοήσις,
ἔννοια. |
Esempio: | Teol. Mist. La intelligenza è in noi quella cosa, per la quale naturalmente
investigando, ovvero ragionando, ciascheduna anima conosce il suo creatore. |
Esempio: | Com. Par. 6. Intelligenza è quella, la quale ragguarda quelle cose, che al
presente sono. |
Esempio: | Dant. Purg. 25. L'altre potenzie tutte quante mute, Memoria, intelligenzia, e
volontade. |
Esempio: | E Dan. Par. 1. Nè pur le creature, che son fuore
D'intelligenzia, quest'arco saetta. |
Esempio: | Nov. ant. pr. 2. E quale avrà cuore nobile, e intelligenzia sottile, sì gli potrà
assimigliare nel tempo, che verrà per innanzi. |
Definiz: | §. I. Intelligenza per Cognizione. Lat. intelligentia, cognitio. Gr.
διάνοια. |
Esempio: | Bocc. lett. Pin. Ross. 280. Voi non avete a correre; sedendovi, e riposandovi
vede la mente le cose lontane, e con acuta intelligenzia, di quelle, secondo l'ordine della ragione, dispone.
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Definiz: | §. II. Intelligenze, diciamo anche Quelle sostanze incorporee, che più comunemente si dicono
Angioli. Lat. angeli. Gr. ἄγγελοι. |
Esempio: | Dant. Conv. 46. Massimamente conoscono quella intelligenzia motrice. |
Esempio: | Bocc. Vit. Dant. 12. Con assiduo studio pervenne a conoscere
della divina essenzia, e dell'altre separate intelligenze quello, che per umano ingegno quì sene può comprendere.
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Esempio: | Varch. Ercol. 30 Perchè i filosofi non vogliono, che alle intelligenze (che così
chiamano essi gli agnoli) faccia di mestieri il favellare in modo alcuno. |
Definiz: | §. III. Per Corrispondenza. |
Esempio: | Cecch. Esalt. cr. 1. 2. S'assicurò, Ch'egli aveva là grandi intelligenze D'uomini
d'importanza. |
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