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1) Dizion.1° Ed. .
DANAIO e DENAIO,
Voce completa

pag.246-247


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Dizion. 1 ° Ed.
DANAIO. e DENAIO,
Definiz: e nel numero del più DANARI, e DENARI, moneta della minor valuta, alla quale, per la sua picciolezza, si dice anche, picciolo, che vale il quarto d'un quattrino, oggi è dismesso. Da alcuni detto in lat. minutia.
Esempio: Bocc. nov. 12. 4. E lascio correr due soldi per 24. danari.
Esempio: E Bocc. nov. 73. 4. Nella quale si legano le vigne con le salsicce, e avevasi un'oca a denaio, e un papero giunta.
Definiz: ¶ Per moneta generalmente. Lat. pecunia, nummus.
Esempio: Bocc. n. 84. 6. Volendo, per andarsene, L'oste pagare, non si trovò danaio.
Esempio: Com. Inf. c. 11. Danaio non può far danaio, ne ingenerar danaio.
Esempio: E Com. Inf. canz. 22. Buono è 'l danaio nel savio, reo nel prodigo, pessimo nell'avaro.
Esempio: Dan. Inf. c. 31. Del nò, per li danar vi si fa ita.
Esempio: Bocc. n. 13. 6. In pochi anni grandissima quantità di danari avanzarono.

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