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1) Dizion.3° Ed. .
DANAIO, e DENAIO, DANARO, e DENARO
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vol.2 pag.455


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DANAIO, e DENAIO, DANARO, e DENARO.
Definiz: Benchè forse appo i migliori queste due ultime voci si trovino usate nel numero del più, anzi che nel singolare: Moneta della minor valuta, alla quale, per la sua picciolezza, si dice anche Picciolo; da alcuni detto in Lat. minutia.
Esempio: Boc. Nov. 12. 4. E lascio correr due soldi per ventiquattro danari.
Esempio: E Bocc. Nov. 73. 4. Nella quale si legano le vigne colle salsicce, e avevasi un'oca a denaio, e un papero giunta.
Esempio: Nov. Ant. 94. 2. Usavansi allora le medaglie in Firenze, che le due valevano un danaio piccolo.
Definiz: §. Per Moneta generalmente. Lat. pecunia, nummus.
Esempio: Boc. Nov. 84. 6. Volendo, per andarsene, l'oste pagare, non si trovò danaio.
Esempio: Com. Inf. 11. Danaio non può far danaio, ne ingenerar danaio.
Esempio: E Com. Inf. Cant. 22. Buono è 'l danaio nel savio, reo nel prodigo, pessimo nell'avaro.
Esempio: Dant. Inf. 21. Del no, per li denar, vi si fa ita.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 22. Denar si tolse, e lasciogli di piano.
Esempio: Boc. Nov. 13. 6. In pochi anni grandissima quantità di danari avanzarono.
Definiz: §. Abbruciato di danaro: vale Bisognoso, e quasi mendico. Lat. mendiculus.
Esempio: Tac. Dav. Stor. 1. 296. Il quale adescando i più leggieri di cervello abbruciati di danari, precipitosi a' garbugli, ec.
Definiz: §. Fare che che sia per danari: dicesi del Lasciarsi corrompere con danari.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 4. 25. Vergognamoci, che alcuno benifizio si ritrovi, il quale per danari si faccia.
Definiz: §. Accennar coppe, e dare in denari; proverb. preso dal giuoco delle carte: vale Mostrare di fare una cosa, e farne altra da quella diversa.
Esempio: Salv. Spin. E non si accenni coppe, e vogliasi dare in danari.
Definiz: §. Danaio, o Danaro: è Sorta di peso contenente la vigesima quarta parte dell'oncia.
Esempio: Red. Esp. Nat. 6. Le maggiori per lo più non passano un danaio, e diciotto grani, e le minori pesano un danaio, e sei grani.

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