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OFFESA
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pag.554


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OFFESA.
Definiz: Danno, ingiuria, oltraggio di fatti, e di parole. Lat. iniuria, laesio.
Esempio: Boccac. n. 77. 33. Non sa quanto dolce cosa sia la vendetta, ne con quanto ardor si disideri, se non chi riceve l'offese.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 33. Si per la difesa del suo paese, sì per l'offesa dell'altrui.
Esempio: Dan. Purg. c. 13. Gli occhj diss'io, mi fieno ancor qui tolti, Ma picciol tempo, che poca è l'offesa.
Esempio: Petr. canz. 4. 7. Dopò quantunque offesa a mercè viene.
Definiz: Levar l'offese. Il proibir, che fa la giustizia, sotto una certa pena, a' contrastanti, che non s'offendano,
Esempio: Ar. Fur. Levan l'offese, ed il nocchier s'accosta, Getta la fune.

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