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1) Dizion.4° Ed. .
VAGHEGGIARE
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vol.5 pag.185


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VAGHEGGIARE.
Definiz: Fare all'amore, Stare a rimirar fisamente con diletto, e con attenzione l'amata. Lat. intente amasiam inspicere. Gr. χάσκειν.
Esempio: But. Vagheggiare, con disiderio d'avere la cosa amata ragguardare.
Esempio: Bocc. nov. 25. 3. Avea lungo tempo amata, e vagheggiata infelicemente la donna di messer Francesco.
Esempio: E Bocc. nov. 45. 4. Per la qual cosa da diversi fu cominciata a vagheggiare.
Esempio: E Bocc. nov. 64. 3. Essendosi avveduta, che un giovane ec. la vagheggiava, discretamente con lui s'incominciò ad intendere.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 84. Avea una sua donna assai vana, la quale un Sanese buono pezzo avea vagheggiata.
Esempio: Malm. 7. 39. Ei, che vagheggia sotto alle lenzuola Il gentil volto, e le dorate chiome, Nè anche gli risponde una parola.
Definiz: §. Per Rimirar con diletto checchessia. Lat. aspicere, contemplari. Gr. διασκέπτεσθαι, θεωρεῖν.
Esempio: Dant. Purg. 16. Esce di mano a lui, che la vagheggia ec. L'anima semplicetta.
Esempio: E Dan. Par. 8. Che 'l sol vagheggia or da coppa, or da ciglio.
Esempio: EDan. Par. 10. E lì comincia a vagheggiar nell'arte Di quel maestro, che dentro a se l'ama.
Esempio: Tass. Am. 1. 1. Allor, che fuggirai le fonti, ove ora Spesso ti specchi, e forse ti vagheggi.

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