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PRATO
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vol.3 pag.689


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» PRATO
PRATO.
Definiz: Propriamente quel Campo, il quale non lavorato serve per produrre erba da pascolare, e da far fieno. Lat. pratum. Gr. λειμών.
Esempio: Cr. 7. 1. 1. I prati furono dalla natura per divino comandamento creati, acciocchè la terra, la quale imprima era nuda, si vestisse, e ornasse, e acciocchè le loro erbe così secche, come verdi, dessero agli animali convenevole nudrimento.
Esempio: E Bocc. num. 4. L'ottima postura del prato è quella, la quale abbia sopra se rivo, che corra, per lo qual si possa, quante volte sarà bisogno, adacquare.
Esempio: Bocc. nov. 10. 1. Ne' lucidi sereni sono le stelle ornamento del cielo, e nella primavera i fiori ne' verdi prati.
Esempio: E Bocc. nov. 95. 6. In un bellissimo prato vicino alla città con sue arti fece ec. un de' più be' giardini, che mai per alcuno fosse stato veduto.
Esempio: Dant. Inf. 4. Giugnemmo in prato di fresca verdura.
Esempio: E Dan. rim. 13. Fresca rosa novella, Piacente primavera, Per prata, e per rivera, Gaiamente cantando, Vostro fin pregio mando alla verdura.
Esempio: Petr. son. 78. Questa vita terrena è quasi un prato, Che 'l serpente tra' fiori, e l'erba giace.
Esempio: Cron. Vell. 83. E perchè la sera stando in sulle pratora della Gusciana vi traea vento, e io ne ricevetti assai ec. sentíi di male di fianco.

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