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VENA
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vol.3 pag.1759


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VENA.
Definiz: Canale per cui negli animali viventi corre il sangue per tornare al cuore. Nel plurale fa vene, e veni. Latin. vena.
Esempio: Dant. Purg. 25. Sangue perfetto, che mai non si beve, Dall'assetate vene,
Esempio: Petr. Canz. 18. 3. Che 'l sangue vago per le vene agghiaccia.
Esempio: E Petr. Son. 170. E sì le vene, e 'l cuor m'asciuga, e sugge.
Esempio: Lib. Mascalc. Quando vuogli trar sangue da' membri d'entro da della saetta nelle mezze vene.
Esempio: Boc. Nov. 65. 19. E' convien del tutto, ch'io sappia, ec. o io ti segherò le veni.
Esempio: E Bocc. Nov. 73. 23. E non so a quello, che io mi tengo, ch'io non le sego le veni.
Esempio: Dan. Inf. 1. Ch'ella mi fa tremar le vene, e i polsi.
Esempio: E Dan. Purg. 23. Che menò Cristo lieto a dire Elì, Quando ne liberò colla sua vena (cioè col suo sangue)
Esempio: Sagg. Nat. Esp. 168. Cominciando da un sottilissimo velo, e da vene capillari, e invisibili.
Definiz: Vena: Quel canaletto naturale sotterraneo, ove corre l'acqua. Latin. fistula, vena.
Esempio: Dant. Purg. 28. L'acqua, che vedi, non surge di vena, Che ristori vapor, che giel converta.
Esempio: Boc. g. 3. p. 6. Non so se da natural vena, o da artificiosa, ec. gittava tanta acqua, e sì alta verso il Cielo.
Esempio: Tes. Br. 2. 36. La terra tutta cava dentro di luogo in luogo, ed è piena di vene, e di caverne.
Esempio: Petr. Son.Rapido fiume, che d'alpestre vena.
Esempio: Alam. Colt. 1. O di pioggia, o di vena onda che apporte Dipredando l'altrui, de' colli il meglio.
Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 6. Rapido fiume che d'alpestra vena, Impetuosamente a noi discendi.
Definiz: §. Vena di metalli, o di pietre: cioè Luogo, donde si cavano.
Esempio: Coment. Ne' monti di Lunigiana, ec. li quali monti tengono vena di marmo bianco.
Esempio: Petr. Son. 185. Onde tolse Amor l'oro, e di qual vena.
Esempio: Ricett. Fior. Cose fossili, o cavate dalle vene de' metalli.
Esempio: E Ricett. Fior. altrove. La scoria de' metalli, chiamata da' Latini recremento, e è differente dalla scaglia detta di sopra. Si chiama scoria quello, che si separa dal metallo, quando nelle fornaci, si è cotto insieme colla sua vena.
Definiz: §. Vena: per similit. Quei segni, che vanno serpendo ne' legni, e nelle pietra, a guisa che fanno le vene nel corpo degli animali. Lat. vena.
Esempio: Tes. Br. 3. 6. In tal maniera, che n'esca tutto l'umidore, che è nelle vene del legno.
Definiz: §. Vena: per metaf. Copia, fecondità, abbondanza. Lat. vena, copia.
Esempio: Petr. Son. 252. Secca è la vena dell'usato ingegno.
Esempio: E Petr. capit. 10. La lunga vita, e la sua larga vena D'ingegno.
Definiz: §. Aver vena d'una cosa: si dice dell'Avervi disposizione, e talento, come Aver vena di poesia.
Esempio: Ar. Satir. 6. Ride il volgo se sente un ch'abbia vena Di poesia.
Definiz: §. Avere il vino una vena di dolce: cioè Tanto poco, che a pena si senta.
Definiz: §. Avere una vena di pazzo: è Sentire alquanto del pazzo. Latin. desipere.
Definiz: §. Fare una cosa di vena: Farla di voglia.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 188. E ben si paiono allo stile stentato, e non di vena.
Esempio: Bern. Orl. 2. 16. 51. Però non siate voi meco adirati, Se non m'avete trovato di vena.
Definiz: §. Vena: talora: per Arteria.
Esempio: Firenz. Asin. 10. Ahi vane menti de' Medici, il polso della vena lo stemperato caldo, ec. sono segni incerti, e dubbiosi.

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