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1) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
SBUFFARE
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vol.4 pag.346


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Omografo 1
Omografo 2
SBUFFARE.
Definiz: Neutr. Mandar fuora l'alito con impeto, e a scosse per lo più a cagione d'ira. Lat. anhelare, fremere. Gr. αἰσθμαίνειν, φυσιοῦν.
Esempio: Dant. Inf. 18. Quindi sentimmo gente, che si nicchia Nell'altra bolgia, e che col muso sbuffa, E se medesma colle palme picchia.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 24. Ma non s'avventa il fuoco sì alla stoppa, Nè d'una fiera un can salta alla pelle, Come levato si rivolta Orlando Di sdegno acceso soffiando, e sbuffando.
Esempio: Varch. Ercol. 55. Se v'aggiugne parole, o atti, che mostrino lui aver preso il grillo, essere saltato in sulla bica, cioè essere adirato, e avere ciò per male, si dice: e' marina, egli sbuffa, o soffia.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 61. Fatto cuore, rientra in senato, e trova rinforzate l'accuse, i Padri sbuffare, contrario, e terribile ogni cosa.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 11. 138. Non più bisbigliando, ma sbuffando alla scoperta, dicevano ec.
Definiz: §. Sbuffare, in signific. att. vale Profferire, o Dire con isdegno.
Esempio: Serd. stor. 13. 528. Incominciarono giornalmente a sbuffare le medesime cose ne' cerchi, e nelle tende.

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