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1) Dizion.3° Ed. .
PARTORIRE
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vol.3 pag.1162


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PARTORIRE.
Definiz: Mandar fuor del corpo il figliuolo, e dicesi proprio delle Donne, che anche si dice Fare il bambino. Lat. parere, parturire.
Esempio: Boc. Nov. 16. 4. E quivi partorì un'altro figliuol maschio.
Esempio: G. V. 9. 248. 1. Tornando la detta Reina, morì sopra partorire (Qui lo 'nfinito, per lo verbale, perchè più comunemente diciamo Morir sopra parto)
Esempio: Petrar. Canz. 49. 4. Tu partoristi il fonte di pietate.
Esempio: Dant. Purg. 3. Che se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria.
Esempio: Serm. S. Ag. La qual sola meritò Iddio, e huomo ricevere da doverlo partorire.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Dan. Par. 1. Che partorir letizia in sulla lieta Delfica deità.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 28. Che grazia partorisce, e buona voglia.
Esempio: Cas. Ufic. Com. Partoriscono odio, e sospetto.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 229. Poichè la condensazione, dice egli, partorisce diminuzione di mole, ed augumento di gravità.

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