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Dizion.2° Ed. .
LUCE
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pag.481
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Omografo 1
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Definiz: | Ciò che illumina, splendore. Lat. lux, lumen. |
Esempio: | Bocc. g. 4. p. 13. La luce il cui splendor la notte fugge, aveva, ec. E già
per la nuova luce vegnente, ogni parte del nostro Mondo era chiara. |
Esempio: | Medit. arb. cr. Egli è quel sol vivo, e vero, che eternalmente a ogni luce da
lume. |
Esempio: | Dan. Par. 2. Da essa vien ciò che da luce a luce. |
Esempio: | E Dan. Par. cant. 3. Questa è la luce della gran Gostanza
[cioè anima glorificata.] |
Esempio: | Dan. Par. 3. Che la verace luce, che l'appaga [cioè Iddio.]
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Esempio: | Lab. n. 3. Della sua luce sì fattamente illumini il mio intelletto, e la mano
scrivente regga. |
Esempio: | Dan. Parad. 2. Voglio informar di luce sì vivace [cioè di verità così
chiara.] |
Esempio: | Bocc. g. 4. p. 13. Sentendo la virtù della luce degli occhj vostri.
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Esempio: | Petr. Son. 215. Renda a questi occhj le lor luci prime. |
Definiz: | ¶ E luci del Cielo, per le stelle. |
Esempio: | Petrar. canz. 44. 5. E le luci empie, e felle, Quasi in tutto del Cielo eran
disperse. |
Definiz: | ¶ Per la pupilla dell'occhio, e per l'occhio stesso. Latin. oculus, pupilla.
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Esempio: | Petr. canz. 31. 4. Che 'l mio sol s'allontana, e triste, e sole Son le mie luci.
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Esempio: | Dan. Infer. c. 10. Noi veggiam, come quei, che ha mala luce.
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Esempio: | Bocc. nov. 41. 11. Quelle da crudele obumbrazione offuscate, con la sua forza,
ridusse in chiara luce [cioè fece chiare, e intelligibili.] |
Esempio: | E Bocc. nov. 55. 3. E perciò avendo egli quell'arte
ritornata in luce [cioè nel suo primo splendore.] |
Definiz: | ¶ E Dare in luce, o mettere in luce, val pubblicare. Lat.
edere, publicare, divulgare. |
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