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Dizion.3° Ed. .
FUMMO, e FUMO
Voce completa
vol.2 pag.734
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Definiz: | Vapor, che esala da materie, ch'abbruciano, o che son calde. Lat. fumus. |
Esempio: | Dan. Purg. 33. E se dal fummo, fuoco s'argomenta. |
Esempio: | Bocc. Nov. 50. 12. Egli è , che dianzi io imbiancai miei veli col solfo, e poi la
tegghiuzza, sopra la quale sparto l'avea, perchè il fummo ricevessero, io la misi sotto quella scala, ec.
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Esempio: | E Bocc. appresso. E sfogato fu alquanto il fummo. |
Esempio: | Tes. Br. 5. 17. Pecchie, ec. elle fanno Re, e oste, e battaglia, e fuggono per lo
fummo, e raunansi per suono di ferro, o di pietre, o di cosa, che faccia grande romore. |
Esempio: | M. V. 3. 98. E fatto questo, cognoscendo, che altra medicina bisognava, a riducere
costui alla via diritta, che suono di campane, o fummo di candele. |
Esempio: | Nov. Ant. 8. 4. Ora che ha venduto fummo, che è la parte disutile della cucina.
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Esempio: | Dant. Infer. 8. Se 'l fummo del pantan nol ti nasconde. |
Esempio: | Cresc. 2. 3. 3. Il nutrimento, che è nella detta corteccia, si parte da esse, e si
risolve in fumo, per la virtù, e caldo del Sole. |
Definiz: | §. Fummo: Ogni altro vapore, e esalazione. Latin. vapor, halitus. Gr.
ἀναθυμίασις. |
Esempio: | Cr. 3. 8. Della quale il fumo al capo salendo, al celabro nuoce.
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Definiz: | §. Fummo del Greco, e vini generosi: dicesi la lor forza. Lat. vapor, spiritus.
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Esempio: | Bellinc. Egli è buon greco, Imbottalo per te, ch'io vo 'l trebbiano, Che non ha
tanto fumo, ed è più sano. |
Esempio: | Cir. Gell. Che insino, ch'e' non son posati que' fumi del vino.
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Esempio: | Dant. Inf. 7. Portando dentro accidioso fummo [cioè la caligine de' pensieri
accidiosi] |
Esempio: | E Dan. Par. 18. Ond'esce 'l fummo, che 'l tuo raggio vizia.
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Definiz: | §. Fummo: Superbia, fasto, vanagloria. |
Esempio: | Matt. Vill. 8. 67. Vantandosi di lor cuore, e ardire, col fummo della vittoria,
senza contasto, si fermarono. |
Esempio: | Trat. Pecc. Mort. Ma se volesse, che Dio principalmente fosse l'onorato, e
anch'egli ne vorrebbe un poco di fummo, sarebbe veniale. |
Esempio: | Bern. Orlan. 1. 7. 68. Tanto eri altiero, superbo, insolente, Ora il tuo fumo, e
'l tuo rigoglio è rotto. |
Esempio: | E Ber. Orl. 3. 5. 4. Tanta insolenzia, tanto esser manesco,
Tanto fumo d'arrosto caverebbe Le ceffate di mano a San Francesco. (Onde Aver fummo: diciamo per
Aver superbia, albagía, alterigia. Latin. magnos spiritus
habere) |
Definiz: | §. Fumo: talora vale Un minimo che, un niente. Lat. nihil ferè, nequidquam, minimum
quid. |
Esempio: | Fir. Trin. 2. ult. Molto si è rimutato, che sino a iersera non n'ha mai voluto
sentir fumo. |
Definiz: | §. Fumo di ragione: vale un Non so che di ragione, un minimo che di ragione. |
Definiz: | §. Convertirsi in fumo, andare in fumo, e simili: vale Svanire. |
Esempio: | M. V. 9. 30. I Sanesi, la profferta, ec. la qual feciono, che si convertì in
fummo. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 5. 51. Il Diavolo in un tratto in fumo è andato. |
Esempio: | Tac. Dav. Ann. 15. 210. Nel quarto mese la creatura morì, tutto andò in fumo.
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