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1) Dizion.3° Ed. .
FICO, e FIGO
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vol.2 pag.682


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FICO, e FIGO.
Definiz: Albero fruttifero, noto: il suo frutto ancora si chiama fico, ed è di diverse spezie. Lat. ficus. Gr. συκή, σῦκον.
Esempio: Dan. Inf. 15. Che tra 'l lazzo sorbo Si disconvien fruttare il dolce fico.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 33. Che qui si rende dattero, per figo.
Esempio: Petr. Canz. 22. 3. Mal si conosce il fico.
Esempio: Nov. Ant. 73. Vide in sulla cima d'un fico, un bel fico maturo.
Esempio: Boc. g. 6. f. 8. Di ciriege, di fichi, e d'altre maniere assai d'alberi.
Esempio: E Lab. n. 191. De' quali ella faceva non altre corpacciate, che facciano di fichi, di ciriege, o di poponi i villani.
Esempio: Franc. Sacch. Avendo in un suo orto un bel fico castagnuolo, e avea molti fichi.
Esempio: Burch. E facevan fra loro un gran consiglio, Di far dar bando a' fichi castagnuoli.
Esempio: E Burch. altrove. E venti buchi di fichi sampieri.
Esempio: E Burch. altrove. Fanno piacere al Papa i fichi peccioli.
Esempio: Alam. Colt. 70. Molti, albergo gli dan tra verdi fronde Di latteggiante fico.
Esempio: Lor. Med. Cant. Carn. Fico fresco non ficaccio Al pincion beccar si dia.
Esempio: Allegr. 21. Quante mele francesche, Quanti fichi albi, e fiori, Quante castagne mi caddero in seno.
Definiz: §. Fico fiore: dicesi Quello, che Orazio il disse Latin. ficus prima.
Esempio: Gio. Vill. 7. 92. 4. Con quattro cofani pieni di fichi fiori.
Definiz: §. Aver voglia de' fichi fiori: vale Aver voglie stravaganti.
Esempio: Ambr. Furt. 1. 2. Parti, che egli abbia avuto voglia de' fichi fiori.
Esempio: Salv. Granch. 1. 1. O e' mi venne ben voglia Di fichi fiori, quando i' ebbi la fregola.
Definiz: §. Fico: un Malore, che viene nel sesso, che è superfluità di carne, altrimenti detto Creste, e per baia, Tattere. Latin. ficus ci, mariscae arum. Gr. σύκωσις.
Esempio: Lib. Cur. Malat. Fico è detto carne, che nasce intra due natiche, e hae granella, quasi come fico.
Esempio: M. Aldobr. Le ventose, che si pongono nelle cose di fuori, sì son buone a malattía del fondamento, siccome a postema, ed a fico, e ad altre malattie, che vengono nelle natiche.
Definiz: §. Fico: Malore, che viene nel piede a' Cavalli. Cr. lat. lo dice in Lat. ficus.
Esempio: Cr. 9. 56. 1. Avviene, che alcuna volta il piè del cavallo si dannifica sotto l'unghia, nel mezzo della pianta, ec. della qual lesione, quando l'unghia non si taglia dintorno, come si dice, nasce dal tuello una superfluità di carne, la quale soprasta la faccia della pianta, a modo d'un bozzolo, e però volgarmente, fico s'appella.
Definiz: §. Non istimare alcuno un fico: vale Averlo in dispregio, in vil prezzo. Lat. floccifacere.
Esempio: Bern. Orl. 1. 26. 62. E poi ti proverò quel ch'or ti dico, Che non ti stimo, e non ti prezzo un fico.
Esempio: Bellinc. Questo imbriaco non gli stima un fico.
Esempio: Lasc. Rim. Vi dico, certo ch'io Messer Donato non lo stimo un fico.
Definiz: §. Cercare i fichi in vetta, o simili: e significa Mettersi a cose, o difficili, o temerarie, o pericolose.
Esempio: Morg. E tal ch'ha 'l fico in man, ne cerca in vetta.
Esempio: Cecch. Corr. 3. 4. Voi volete ire a cercar de' fichi in punta.
Definiz: §. Quando il fico serba il fico, Mal villan serba il panico. Pronostico villereccio: Indizio di mala ricolta l'anno vegnente.
Definiz: §. Non valere un fico, non ne dare un fico: maniere per dinotare Una cosa vile, e di poco pregio. Il Lissio il disse in Lat. non emere sexertio nummo.

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