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Dizion.2° Ed. .
COCCA
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pag.242
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Definiz: | Pronunziata con l'o stretto. E proprio tacca della freccia, nella quale entra la corda dell'arco. Lat.
crena. |
Esempio: | Bocc. nov. 42. 14. Far fare saettamento, le cocche del quale non sien buone se non
a queste corde sottili, ec. Perciocchè la sottil corda riceverà ottimamente la saetta, ch'avrà larga cocca.
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Esempio: | Dan. Infer. c. 12. Chiron prese uno strale, e con la cocca Fece la barba indietro
alle mascelle. |
Definiz: | ¶ Per lo strale stesso. Lat. sagitta. |
Esempio: | Dan. Par.8. Diposto cade a provveduto fine, sì come cocca in suo segno diretta.
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Definiz: | ¶ Per navilio. Lat. navigium. |
Esempio: | G. V. 8. 77. 2. E armò ottanta navi, o vero cocche, a modo di quel mare.
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Esempio: | Bocc. n. 14. 6. Nel qual seno poco stante, due gran cocche di Genovesi, ec. con
fatica pervennero. |
Esempio: | Lib. Viagg. Ad uno porto, dove apportano, o vero approdano, le cocche, o navi
grosse. |
Definiz: | ¶ COCCA diciamo a quel bottoncino, che è all'uno, e all'altro capo del fuso, che ritiene il filo, e anche quel
poco d'annodamento, che vi si fa, perchè non iscatti, quando si gira il fuso, e si torce. |
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